E’ uno dei pilastri del centrocampo giallorosso dello Scanzorosciate. Uno abituato a non mollare mai un centimetro in tutte le zone del rettangolo verde. Marco Zambelli, classe 1998, si prepara al rientro nel campionato di Serie D con i bergamaschi: a meno di clamorose sorprese da parte della Federazione, il “giorno X” è fissato per domenica 13 dicembre. E le sue impressioni sono cariche di speranze: “Dopo essere partiti, il fatto di averci fermato nuovamente è stata personalmente una batosta, allenarsi è stato molto difficile. Nei primi giorni post stop abbiamo lavorato con meno intensità, nell’ultima settimana invece stiamo aumentando in maniera graduale i carichi per essere pronti al rientro sul rettangolo verde. Allenarci senza la partita della domenica lasciava una mancanza pesante, adesso speriamo davvero di non fermarci più”.
Inevitabile una considerazione sulla questione protocolli Covid nel torneo di Serie D, considerato quello del semi-professionismo: “Qualche cambiamento nel protocollo non è obbligatorio ma quasi – ha sottolineato Zambelli -, fino ad oggi è stato decisamente complicato gestire le gare. Tanti di noi lavorano, c’è il rischio di compromettere la vita quotidiana extra calcio e questa cosa non va sottovalutata. La Federazione deve fare in modo che ciò non accada, con decisioni appropriate e sensate considerando il momento storico surreale. Le società hanno speso somme notevoli per mettere tutto a norma e continuano a farlo, è necessario che venga riconosciuto questo impegno dei club con un sostegno forte. Diversamente, le cose potrebbero peggiorare con il passare del tempo”.
Norman Setti
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