Con il secondogenito del direttore che non vuole fare sport, ma starsene ogni pomeriggio a cazzeggiare sul divano, vi chiediamo i cinque motivi che vi fanno giocare a pallone (per poi raccontarli a lui e convincerlo a lasciare l’amato “divaning”).
Vale tutto, dal bisogno di correre e di saltare, alla ragazza con le zucche grosse che sta in tribuna e che vi lancia sguardi languidi, fino alla voglia di farsi tre sere lontani da casa, a quella di passare del tempo col proprio migliore amico che fa il bomber, al rimborso che vi dà la società per cui siete tesserati o alla doccia di gruppo a raccontarsela per ore o all’aperitivo della domenica sera. Ogni motivazione finirà in una classifica, che aggiorneremo via via e comparirà ogni venerdì pomeriggio sul nostro sito.
Chi scrive, che è il direttore, e che gioca a pallone il martedì e il giovedì sera a Orio, fa da cavia, dandovi i suoi motivi, i primi. Ricordatevi che è un gioco, siate allegri e onesti, proprio come quando andate al campo.
Votate compilando la scheda che trovate qui sopra e mandatecela sia whatapp (340 8605833), via messenger (alla nostra pagina) o via mail (bergamosport@gmail.com).
Ed ecco le cinque cose del direttore, Matteo Bonfanti:
1 – Menare il Cinga a centrocampo per placare l’invidia del suo piede sopraffino, ma senza fargli troppo male
2 – I golassi di Flavio Acerbis, detto il bomber
3 – La doccia con Zio Ferdinand, un saggio
4 – Svuotare il frigo dopo la partita che tanto ho fatto sport
5 – Evitarmi le traduzioni serali d’inglese con mio figlio Vinicio che mi tratta male