Iseo Serrature Pisogne-Lemen 3-2 (26-24) (25-19) (15-25) (18-25) (15-13)Pisogne:
Mazzucchelli, Mehic, Stornati (L), Camanini 10, De Vecchi 2, Ghezzi 15, Pandocchi 12, Zavaglio 19, Pasqua 2, Bondioni 2, Chiappini 1, Moda 12. All.: Lorenzo Bonomi, secondo all.: Iveta Mikusova, Dir. Matteo Zon
Lemen: Codognola, Rossato, Paddy (L), Formenti (L1), Morstabilini 30, Erba 1, Lorenzi 13, Milesi 17, Ghisleni 4, Canavesi 2, Cavagna 10, Fusi 1, Carissimi 13. All: Antonio Stucchi, secondo all.: Maurizio Lozza, Dir. Carlo Bonati.
Arbitri: Michele Marconi, secondo arbitro: Stefano Nava
Brescia – Errori di valutazione personali e vecchie abitudini al servizio della prima partita di ritorno fanno cadere un Lemen insapore nei primi due set e regalano, di contro, la vittoria alle padrone di casa del Pisogne. Sfugge la vittoria del primo set e il secondo va da sé, il terzo aumenta l’adrenalina delle bergamasche che con il quarto confermano il desiderio di tornare a casa con la vittoria. Quinto e ultimo set, il Lemen regala cinque punti e impacchetta la vittoria alle avversarie di turno. Nel primo set il Lemen è scatenato, infatti si trova con un balzo sul punteggio di 11-6, ma la paglia brucia in fretta e la squadra di Stucchi si fa raggiungere velocemente, non facendo tesoro del vantaggio acquisito e cedendo il testimone a un Pisogne poco generoso che non ricambiando la cortesia. Barlume di speranza per il Lemen quando sul 24-21 il successo è vicino, ma è proprio sul 24-24 che il Lemen decide che non vale la pena prendersi sul serio e lascia la vittoria alle avversarie, proprio sul più bello, che firmano il 26-24. Nel secondo set il Lemen, scosso dal risultato precedente, non prende in considerazione la vendetta, se non a tratti. Il 12 a 2 per le bresciane lasciano presagire alla disfatta con disonore per il Lemen che invece reagisce e tira fuori tutto il suo orgoglio, frissando il punteggio sul 25-19. Quello che scende in campo nel terzo set è un Lemen tutto nuovo: i padroni di casa del Pisogne non ci stanno e lottano su ogni pallone, cercando di fermare le ragazze di Stucchi che, però, trovano energia e voglia di riscatto. In questo set, il Lemen ha commesso più errori rispetto le avversarie, ma attaccando con voracità, non ha mai dato tempo alle avversarie di compattare le difese e si è portato a casa il parziale. Nel quarto set il Pisogne, ancora stordito dalla reazione delle bergamasche, non riesce a serrare i ranghi. I dieci dei diciotto punti del Pisogne son merito degli errori del Lemen che ne sigla venti. Lemen in una serie bellissima di buona pallavolo finisce il set sul 18 a 25. Nel quinto set il trasformismo del Lemen diverte. Primi due set da dimenticare, i successivi da antologia e quest’ultimo, l’ennesimo cambiamento del Lemen. Milesi in battuta regala il primo punto alle avversarie, velocemente si arriva sul 6-1 poi si va sul 6-6. Il Pisogne macina punti, ma il Lemen la raggiunge e si va sul 13 pari. Poi l’emotività o l’eccesso di sicurezza fanno la differenza. L’amarezza del 15-13 è un risultato che lascia tanta amarezza alla compagine bergamasca.
Pagelle Lemen
Erba 6: entra in servizio e svolge egregiamente il suo compito.
Morstabilini 8,5: torna a mostrare le qualità nei momenti difficili.
Formenti 8: due ricezioni negative ne penalizzano il buon rendimento costante. In crescita.
Cavagna 8: palleggio che si muove come un centrale e difende come un libero. 6 muri su 14.
Canavesi 6,5: grintosa ma poco incisiva. Pecca di maggior cattiveria.
Fusi 6: maggior convinzione quando chiamata in causa.
Milesi 6: crede poco nelle sue possibilità. Sa e può fare molto meglio.
Lorenzi 5,5: legge poco e lenta a entrare in partita.
Carissimi 7: entra su Canavesi nel secondo set e mostra grandi capacità in difesa.
Ghisleni 5: non entra in partita. E’ molto più brava di quel che ha dimostrato in campo.
Stucchi non riesce a trattenere il suo disappunto per la sconfitta subita dalle sue ragazze: “C’è grande amarezza per il risultato – spiega -, è chiaro che un punto conquistato è sempre un punto meritato. Amarezza per il risultato pieno che non siamo riusciti a conquistare, allontanando gli spettri della classifica che ci mordono le gambe e non ci lasciano giocare con quella tranquillità di cui avremmo bisogno. Sono rammaricato per il gioco espresso in campo che a volte ha regalato agonismo e divertimento, a volte invece ha latitato davvero troppo. Dobbiamo credere maggiormente nelle nostre capacità, non siamo meglio delle nostre avversarie, ma non siamo neppure secondi a nessuno. Credo che la mia sia una squadra valida, con delle buone qualità che dobbiamo mettere al servizio della squadra. Non dobbiamo mollare; al contrario dobbiamo subito rimetterci in pista”.
A cura di Gianfranco Bulla