Alla fine a Gian Piero Gasperini non resta che sorseggiare il bicchiere mezzo pieno posando il calice amaro degli errori decisivi. “Cos’ho pensato sull’occasione di Retegui all’ultimo secondo? Tutto troppo veloce. Brucia, ma è uno stimolo ad aggiungere le virgole che ci mancano per poter essere all’altezza del Real Madrid. Sono orgoglioso di tutti i giocatori e anche degli avversari, per giocar bene bisogna essere in due, senza mezzucci, senza simulazioni né perdite di tempo, animati solo dalla voglia di superarsi lealmente”. La festa del calcio è festeggiata anche dall’Atalanta alla prima sconfitta in Champions dopo la serie positiva di 14 con 12 vinte sui due fronti: “C’è la soddisfazione di esserci avvicinati al livello del Real. Sono contento al 99,9 per cento, perché il risultato alla fine conta. I meriti vanno ai giocatori, qualcuno nei miei nei Blancos non ci starebbe male”.
Il tecnico dei bergamaschi elogia anche la dirigenza e il pubblico: “Ogni anno cerco di rincorrere qualcosa di più, perché noi facciamo gli architetti coi soldi dei proprietari e lavoriamo per realizzare sogni. E ringrazio i tifosi per lo striscione in sella a un cavallo con la coppa in mano, mai visto qualcosa di simile”. L’analisi della partita è sintetica come sempre: “Nel primo tempo è mancata qualcosina, poi siamo stati sfortunati sul rimpallo del secondo gol ma ci siamo ripresi. L’ambizione è anche il risultato. Se concedi qualcosa al Real prendi gol – spiega l’allenatore di casa -. All’inizio faticavamo a prendere le misure ma siamo stati poi bravi a togliere l’iniziativa al Real, mancata velocità negli inserimenti e nel palleggio nel primo tempo fino all’inserimento di Kolasinac per il rigore. Nel secondo è subentrata un po’ di fatica e il Real ne ha approfittato”.
“Ci siamo andati vicini. Una partita dura in cui chi ha vinto ha sfruttato tutto ciò che gli abbiamo concesso noi. Siamo usciti a testa altissima da una sfida difficile fin dalla vigilia, adesso non ci resta che pensare al Cagliari – le parole dell’autore del 2-3 della speranza, Ademola Lookman -. Io cerco di giocare al meglio ogni partita e so che per i miei compagni vale lo stesso discorso. Ci siamo confrontati con i migliori e ci portiamo tante cose buone come tanti errori da correggere per nelle competizioni che ci stiamo giocando. Il segreto è non deprimerci e ritrovarci anche psicologicamente”.
Infine, un tris d’assi ai microfoni dell’ufficio stampa del club. “Una bella partita contro una squadra forte, la differenza l’ha fatta la qualità nelle ultime situazioni e anche nelle ultime azioni – ha osservato Isak Hien -. Credo sia mancata un po’ di fortuna, ma noi crediamo sempre di poter far bene come stasera in partite così impegnative. E così è stato. Alcune cose possiamo rivederle per migliorarle. Finora abbiamo percorso una grande strada in Europa, dove mancano due partite: possiamo vincerle entrambe a patto di essere lucidi e di mantenere la fiducia”.
“Il pareggio sarebbe stato meritato, ma col Real è questione di dettagli, ha vinto chi ha segnato un gol in più. Arriviamo in tanti nella fase offensiva
– i rimpianti di Charles De Ketelaere -, è un peccato segnarne due a una squadra fortissima senza raccogliere nemmeno un punto. Il quasi gol alla fine è davvero un peccato”. Infine, da parte bergamasca, Raoul Bellanova: “Non dobbiamo buttarci giù considerata la grandissima prestazione. Tranne i primi minuti abbiamo cercato di controllarla tenendo il possesso palla per creare occasioni. Siamo orgogliosi di potercela giocare con qualsiasi squadra: il calcio è così e il Real pure, un’occasione concessa significa gol preso. Il mister ci ha detto che dobbiamo prendere le cose positive: non eravamo campioni prima e non siamo scarsi adesso, dobbiamo pensare alla prossima partita a Cagliari che sarà difficilissima anche quella”.
Carlo Ancelotti, l’amico-rivale del Gasp: “Vittoria di sacrificio e qualità”
“Abbiamo avuto difficoltà, ma la partita andava combattuta e l’abbiamo fatto. Con la sofferenza e il sacrificio abbiamo portato a casa il risultato: una boccata d’ossigeno, la vittoria della qualità”. Carlo Ancelotti, allenatore del Real Madrid, esalta la prestazione dei suoi a Bergamo.
“L’Atalanta fisicamente richiede molto, mobilità a centrocampo e dinamismo davanti. La partita è riuscita bene contro un avversario che gioca su ritmi alti: abbiamo messo bene le palle dietro i loro difensori.
Arriviamo a Natale in condizioni migliori per chiudere l’anno. Stiamo recuperando, abbiamo rivisto in campo Vinicius, abbiamo avuto grande dinamismo da Bellingham e Mabppé che s’è smarcato molto bene. Ora ci giochiamo la fase successiva nelle ultime due gare di Champions League: il calendario è molto duro, avere tanti infortuni non ci consente di avere la rotazione che vorremmo. Bisogna anche saper resistere.
“Mbappé ha iniziato in modo fantastico segnando un bel gol, anche se avrebbe pottuto fare qualcosa di più. Nella ripresa Vinicius creava pressione sul difensore centrale, Rodrygo invece ha dato il meglio che poteva ma non era al cento per cento. Anche Ceballos e Fran Garcia hanno fatto molto bene, segno che le seconde linee stanno dando buoni frutti”.