Trieste, stadio “Nereo Rocco”, 4a giornata del campionato di Serie C NOW girone A – 20.45

Triestina – Atalanta 1-5 (1-2)
TRIESTINA (4-2-3-1): Ross 7; Pavlev 5, Struna (cap.) 6, Rizzo 5,5, Vallocchia 5; Braima 4,5 (31′ st Jonsson 5,5), Correia 6 (22′ st Vicario 4,5); El Azrak 7 (1′ st Attys 6), Voca 5,5, D’Urso 6,5 (22′ st Krollis 6); Vertainen 6. A disp.: Borriello, Diakite; Frare, Moretti, Ballarini, Thordarson. All.: Michele Santoni 5.
ATALANTA U23 (3-4-2-1): Dajcar 6,5; Del Lungo 6,5, Tornaghi 6,5, Navarro 6 (37′ st Obric sv); Bergonzi 6,5, Gyabuaa (cap.) 6,5, Panada 7 (37′ st Manzoni sv), Bernasconi 6,5; De Nipoti 7 (37′ st Scheffer sv), Cassa 6 (15′ st Vavassori 7,5); Vlahović 10 (41′ st Alessio sv). A disp.: Zanchi, Bertini; Muhameti, Sodero, Idele, Chiwisa. All.: Francesco Modesto 8.
Arbitro: Poli di Verona 6,5 (Scardovi di Imola, Ferraro di Frattamaggiore; IV Scicolone di San Donà di Piave).
RETI: 3′ pt, 18′ e 40′ st Vlahovic (A), 27′ pt Panada (A), 34′ pt D’Urso (T), 35′ st Vavassori (A).
Note: Ross para il rigore a De Nipoti al 3′ st. Ammoniti Panada, Navarro e Braima per gioco scorretto, Modesto (all. A.) al 28′ st per proteste. Tiri totali 12-18, nello specchio 6-13, parati 4-8, respinti/deviati 1-3, legni 1-1. Corner 4-2, recupero 1′ e 3′.

Triestina – 3+assist, 5 totali in 4 turni. Vanja Vlahovic per la serie C sta diventando molto più d’un lusso. Due minuti e 36 secondi per sbucare al dunque e prendere la mira col tocco sotto da palo-gol. Poi, 27 per rendere il favore all’assistman del primo gol per bissare a tre corsette dalla mezzora, 63 per archiviare la pratica imbracciando la doppietta grazie al vassoietto di Vavassori, che nel finale firma il poker sporco, e 88 per calare il tris personale. All’Atalanta Under 23, per affrontare in discesa la trasferta della quarta giornata nella tana della Triestina, in crisi nera per il terzo ko partendo da favorita del girone A, basta il primo recupero alto di Panada sull’imbambolato Braima come innesco, perché alla detonazione ci pensa l’ex Partizan che prima o poi convincerà il Gasp a tenerselo come secondo centravanti alla bisogna. Di fronte al dimezzamento delle distanze di D’Urso, la Dea-bis rischia fin troppo, non approfitta di un penalty a metà campo invertite e dilaga lo stesso nella seconda metà sulle ali del talento dalla cintola in su.

Quadruplica il cronometro dall’acuto del vantaggio e la Seconda Squadra nerazzurra aumenta di nuovo i giri, all’improvviso, confezionando coi due quinti da sinistra a destra la palla buona per l’estirada dell0ex barcelonista Navarro, un braccetto, respinta col piedone sulla linea dal ragazzo in guantoni. A un tiretto dal quarto d’ora Correia di testa effettua la prima conclusione nello specchio per modo di dire, ma è De Nipoti quasi di punta a mancare il bis sprecando l’apertura di Gyabuaa. Oltre il ventesimo, se Voca da fuori cerca quasi l’impossibile, è Struna ad alzare il muro addosso allo slalomista Cassa e Panada a tirare alto di poco da calcio franco. Il sinistro a rimorchio del regista bresciano pare averla chiusa qui, o quantomeno indirizzata. Non la mette in ghiaccio l’imbucata per Tornaghi, perché Ross salva capra e cavoli. E allora al primo vero affondo l’Unione passa, perché il cambio gioco di chi alla fine la mette la serve su un piattino a El Azrak, Dajcar non può trattenere e la sponda aerea di Correia è manna dal cielo per il tap-in del numero 10 locale.

Tra 37′ e 38′, il botta e risposta tra l’apripista dello score che alza di fronte lo scavino del trequartista destro e lo stacco di Struna dal primo corner di casa vanificato dal recupero di Bergonzi a mezzo metro dal palo lontano. I Modesto-boys vanno leggermente nel pallone e riecco il pericolo, direttamente dalla mezzala destra entrata prepotentemente nell’azione della riapertura della sfida, cui manca la mira nella seccata dalla distanza servita dallo scarico del firmatario del gol giuliano. La ripresa comincia con lo spreco di De Nipoti dal dischetto dopo essersi procurato il rigore grazie alla spinta di Braima da tergo. Ross non deve sforzarsi troppo per respingere il tracciante per nulla angolato, chiudendo altresì da campione su Del Lungo a corridoio aperto dall’autore dell’errore atalantino senza opposizione. Allarme rosso due volte al 13′, quando D’Urso cambia gioco per la new entry Attys e oltre al suo destro secco dal fondo all’estremo sloveno tocca rimanere sul pezzo per dire di no anche al tacco di Vertainen a un metro dall’area piccola.

Correia svetta a palombella cogliendo la traversa alta sul corner successivo e al mister s’accende la spia: out Cassa, dentro Vavassori che la frega a Vallocchia, si fa parare la conclusione ravvicinata da Ross ma ha tutto il tempo e la misura per appoggiarla a zio Vanja per il piatto a specchio spalancatissimo. Una manita più tardi il mancino di Cervignano telefona centralmente dalla lunetta, quindi il conato di Krollis vano dall’altra parte. Se non è garbage time, adesso, poco ci manca. Eppure i nerazzurri spingono a tavoletta sempre. La punta triestina appena entrata fa la sponda all’indietro per il suo centrattacco che sbaglia oltre il limite, ma in compenso Bernasconi a più di un metro dalla lunetta manda una magistrale punizione praticamente all’incrocio alla mezzora. De Nipoti insiste per cancellare l’onta del tiro fallito dagli 11 metri, stragioca, borseggia Vicario in uscita da una tremebonda costruzione dal basso e lancia basso nello spazio dalla posizione di rifinitore l’italobrasilianpolacco che apre il piattone senza farsi pregare all’ottantesimo. E l’esordiente Mateo Scheffer, vaga rassomiglianza con Retegui, la porge dal fondo per il destro a incrociare comodo comodo della tripletta del bomber plavo. A cercar gloria, pure Bergonzi nel recupero. Ora il trittico settimanale Lumezzane-Pergolettese-Virtus Verona: tra due mercoledì, in mezzo a due festivi, l’infrasettimanale casalingo a Caravaggio. 
Simone Fornoni