34a giornata (15a R) serie C girone A – Caravaggio, Stadio Comunale – domenica 30 marzo (ore 12.30)
Atalanta Under 23 – Padova 1-1 (0-1)
ATALANTA U23 (3-4-2-1): Vismara 6; Bergonzi 6, Obrić 6, Ceresoli 5,5; Scheffer 6 (1′ st V. Vlahović 6,5), Gyabuaa (cap.) 6,5, Panada 6,5, Bernasconi 7; Ghislandi 6 (37′ st Alessio sv), Cassa 5,5 (12′ st De Nipoti 7); Vavassori 6. A disp.: Pardel, Bertini; Berto, Pounga, Masi, Mencaraglia, Navarro, Lonardo, Soppy. All.: Alessandro Gamberini (Francesco Modesto squalificato) 6,5.
PADOVA (3-5-2): Fortin 6,5; Belli 7 (20′ st Faedo 6), Delli Carri 6, Perrotta 6,5; Favale 6, Fusi 7,5 (26′ st Cretella 6), Crisetig (cap.) 6, Varas 6,5 (38′ st Kirwan sv), Capelli 6; Bortolussi 6,5 (38′ st Valente sv), Spagnoli 6,5 (25′ st Buonaiuto 6). A disp.: Voltan, Sala; Russini, Villa, Bianchi, Granata, Pirrello, Montrone, Tumiatti. All.: Matteo Andreoletti 6,5.
Arbitro: Sacchi di Macerata 6,5 (Fratello di Latina, Tini Brunozzi di Foligno; IV Frasynyak di Gallarate).
RETI: 32′ pt Fusi (P), 44′ st V. Vlahovic (A).
Note: pomeriggio soleggiato, spettatori 977 di cui 502 ospiti per un incasso di 8.401 euro. Ammoniti Panada, Varas e Kirwan per gioco scorretto. Tiri totali 7-6, nello specchio 5-3, parati 4-2, respinti/deviati 1-1. Corner 3-4, recupero 2′ e 4′.

Caravaggio – Una ne vede, tante ne prende, altrettante ne infila. La diciassettesima stagionale di Vanja Vlahovic, servito al bacio sulla fronte dal corner corto a rientrare di Bernasconi, evita all’Atalanta Under 23 la tredicesima sconfitta acciuffando la capolista Padova poco prima del novantesimo. Se sia stata detronizzata o meno, lo scoprirete googlando Pro Vercelli-Vicenza col mapellese Stefano Vecchi a pregustare il sorpasso. Sotto per il diagonale di Fusi, sigillatore del 3-1 dell’andata (Bortolussi su rigore, Perrotta e Del Lungo gli altri marcatori del 4 dicembre), la Seconda Squadra di Zingonia accusa il colpo faticando un po’, ma non per questo rinuncia a macinare gioco pur nei pochi spazi a disposizione. E alla fine, chi risica rosica. Ritrovato il successo nel poker sporco di due domenica fa alla Feralpisalò dopo otto turni con soli tre punti conquistati, la squadra di Modesto, sempre nona (47 punti) ma al limite della zona playoff, mercoledì 2 recupera in casa della Pro Patria (18.30) e domenica prossima (17.30) rende visita aal Caldiero Terme.

Nella noia da studio del primo tempo, l’attesa per il primo tiro rasenta le 22 lancette con la botta alta dalla lunga di Panada in scia a una delle non infrequenti salite di Ceresoli. Pronta la replica sull’asse tacco-spostamento sul sinistro tra Spagnoli e Capelli un tris d’orologio più tardi, con Obric a rifugiarsi in angolo e Fusi a raggiungere la siepe sugli sviluppi dopo il cross del precedente respinto da Vismara. Due minuti (molto) scarsi oltre la mezzora, ecco il rompighiaccio del mezzodestro ospite lungo l’azione in verticale della catena di destra rifinita dal terminale ancora col calcanhar de ouro alla Socrates. A una dozzina dalla pausa, ecco la staffilata parecchio a lato di Varas dal centrodestra, ma la Dea-bis deve stare all’erta soprattutto sullo scarico dal fondo di Spagnoli servito dal partner di linea: Capelli s’avventa, Scheffer lo chiude secco evitando un raddoppio già scritto.

Se la prima conclusione nello specchio atalantina è lo stacco di Vavassori chiamato al 40′ da Cassa dall’out, tanto da richiedere la presa in tuffetto di Fortin, la seconda arriva subito dopo quando la rimessa di Bernasconi allontanata timidamente da Perrotta in gioco aereo agevola taglio e sinistro in mischia del pendolino argentino ex Carrarese, però masticato. Dal tunnel sbuca Vanja Vlahovic con sequela scalata a destra a tutta fascia di Ghislandi, ma è di Panada e Cassa il contropiede pericoloso number one che Belli (9′) deve sventare per il terzo tiro dalla bandierina di casa, il primo a metà campo invertite. L’apripista si ricandida al referto due giretti cronometrici dopo appoggiato dalla mancina senza scomodare l’estremo atalantino più di tanto, suscitando anzi la reazione immediata con la mediana a mo’ di innesco per lo scambio tra l’italobrasiliano e il serbo con piatto centrale sullo scarico (13′).

All’ora di gioco, la sovrapposizione crossata di Varas a Spagnoli trova Bortolussi in fuorigioco davanti al secondo palo, ma pericolo chiama altro pericolo con Bernasconi a sventare sopra la traversa l’inserimento centrale di Favale chiamato sempre dal corridoio di sinistra patavino. De Nipoti prova a metterci la sua potenza da torello sbattendo contro il muro rosso, Vismara lo erige per difendere da Bouonaiuto, raggiunto dall’altro subentrato Cretella, il legno di competenza (28′). Il mancino friulano riceve dalla conduzione di Bergonzi per provarci dal limite col serbo in scia, senza sorprendere Fortin che smanaccia alla bell’e meglio. Si vivacchia fino alla battuta di dribbling denipotiana che costringe Kirwan al fallo da cartellino oltre il lato corto di destra: batte Bernasconi, terzo tempo che sfiora il cielo e zio Vanja timbra l’1-1 schiacciandolo centralmente. Il killer insticnt del bomber vero non si smentisce mai.
Effe