LECCE
– L’Atalanta è più forte delle avversità e dei capricci (vero Koop, vero Lookman? Ma le dichiarazioni di Luca Percassi sono state chiarissime) e regala al popolo nerazzurro un esordio scintillante a Lecce, dove, qualche mese fa, aveva conquistato l’accesso alla Champions. Stasera il successo, peraltro più vistoso, è ancora più clamoroso per i malefici inghippi del fine settimana. Invece De Roon e compagni, quelli veri, hanno dimostrato di essere forti, coraggiosi e indomiti. E c’è di più perché i quattro gol sono stati confezionati da doppiette di due esordienti: Mateo Retegui e Marco Brescianini. Una prima di campionato incredibile. Solo da applausi. Il Lecce pericoloso nel primo quarto d’ora, è rimasto invischiato dalle ragnatele, finissime ed efficaci, dei nerazzurri guidati da due super come Pasalic ed Ederson e gli altri hanno fatto la loro e anche di più. Se si temeva la trasferta nel Salento per i casi esplosi nel fine settimana, il gol di Brescianini al 35’ ha fugato timori e ossessioni di mercato. E’ vero, quest’Atalanta ha molte parole da spendere in un campionato che è cominciato al rallentatore, non è il caso di esaltarci sapendo che il Lecce, col dovuto rispetto, non è il Real Madrid ma la prova dei nerazzurri è come un triplo salto da oro olimpico. Gasperini, come accade dal settembre del 2016, plasma il suo materiale umano e tecnico, costruisce e esalta le doti dei suoi, si chiamino Papu Gomez, Ilicic o Matteo Ruggeri, tanto per dire. E così a Via del Mare, 28 mila e più spettatori 340 bergamaschi compresi hanno dovuto inchinarsi davanti alla Dea. La formazione: ha riproposto Musso in porta, De Roon braccio sinistro difensivo insieme a Djimsiti ed a Hien, Ruggeri e Zappacosta ai loro posti, in centro Ederson e Pasalic, uno meglio dell’altro, poi ha lanciato nell’agone dal primo minuto Marco Brescianini, dopo un paio di allenamenti a Zingonia, prima trequartista e poi largo a sinistra in aiuto dell’inedita coppia Retegui, altra scelta azzeccata, De Ketelaere. I nerazzurri patiscono la foga iniziale del Lecce: è Dorgu a creare gli unici grattacapi mentre in mezzo al campo Rafia e Ramadani sembrano comandare. L’illusione del Lecce dura poco, al 24’ l’Atalanta è vicinissima al vantaggio: Ederson lancio per CDK, colpo di testa che costringe Falcone a salvare la porta poi il belga cerca di ribadire in rete ma non è preciso. La coppia di sinistra Ruggeri-Brescianini si mette in moto: cross perfetto ma Zappacosta al volo non indovina la porte. Il lecce si fa vivo con Dorgu lanciato a rete da Rafia ma il danese non sfrutta l’occasione d’oro. Il Lecce finisce qui e comincia seriamente l’Atalanta che va in vantaggio con Brescianini: cross di Zappacosta, Retegui di testa costringe Falcone alla respinta, l’ex Frosinone ribadisce in rete. Comanda l’Atalanta e prima del fischio del primo tempo raddoppia: Pasalic apre a Ruggeri, pronto cross per Retegui, l’italo-argentino anticipa Baschirotto e infila il portiere del Lecce. Gotti cambia e manda in campo Banda e Coulibaly per Morente e Pierret, Gasperini conferma i suoi che continuano a tessere gioco, scambi e aperture laterali senza dannarsi l’animo fino al 3-0. CDK lancia sulla destra Zappacosta, cross in mezzo all’area Coulibaly anticipa Retegui con un pestone maledetto, arriva Ederson che tira al volo, Falcone in angolo. Paterna e Sozza richiamano Massa al Var. Controllo al monitor e calcio di rigore trasformato con un malefico scavetto da Retegui. La partita finisce in questo momento (undicesimo minuto) anzi no perché c’è 4-0 di Brescianini che raccoglie un assist al bacio di Pasalic e infila il portiere giallorosso. Mancano ventisei minuti al fischio finale, c’è tempo per vedere in campo Bakker, Godfrey, il giovanissimo Cassa, esordiente in serie A, Palestra e Sulemana. Alla faccia delle fake news pomeridiane messe in giro da improbabili “mercanti” sulle dimissioni di Gasperini al termine del match.
Giacomo Mayer