LECCE – Sarà un’altra volta, la quarta, Champions League. 2- 0 a Lecce con i gol della coppia Scamacca-De Ketelaere e un viatico più che lusinghiero in vista di Dublino. Non solo ma il successo ottenuto in terra salentina scaccia via la delusione dell’Olimpico e certifica l’ottava vittoria lontano da Bergamo, confermando un girone di ritorno strepitoso soprattutto, appunto, fuori casa. 30 vittorie in 53 partite giocate. Un’enormità. Alla vigilia la sfida di Lecce si presentava insidiosa e i grumi sanguinanti della sconfitta nella finale potevano essere micidiali. Invece il lavoro psicologico di Gasperini, nel verde del Centro Giulio Onesti all’Acquacetosa, è stato decisivo e si è visto in campo, seppur una formazione per forza di cose inedita e, forse ma era necessario, non proprio degna dei dettami tattici e tecnici del suo tecnico. Otto cambi con Musso in porta, Toloi, Hien e finalmente Bonfanti, discreta prestazione soprattutto nel secondo tempo, Hateboer e Zappacosta esterni, l’inedita coppia di centrocampo Scalvini-Pasalic e uno strano tridente con Miranchuk trequartista ma anche centrocampista offensivo, e poi Scamacca e Touré in attacco. Il Lecce, salvo e col pensiero alla festa nella notte salentina, ha fatto da sparring partner spigoloso e concentrato ma con animo leggero. A condurre le danze iniziale è l’Atalanta che esalta le doti di Falcone con i tiri di Miranchuk e di Pasalic, in mezzo Pasalic dirige le operazioni anche se i ritmi sono bassi con piacere dei nerazzurri, i salentini cercano di rispondere con Dorgu e con l’ex Piccoli ma senza esagerare. L’Atalanta domina ma pasticcia soprattutto dalle parti di Touré e anche di Miranchuk mentre Scamacca non è deciso come altre volte. Eppure Touré riesce a rendersi pericoloso con un diagonale che esce di poco e anche Zappacosta che, grazie ad un rimpallo, colpisce all’incrocio dei pali ma, sotto il diluvio, si va al riposo sullo zero a zero. Come fa spesso in simili circostanze Gasperini, squalificato in tribuna, in panchina Gritti dirige e insieme correggono la formazione con gli inserimenti di De Ketelaere e di Ederson, fuori Touré e Zappacosta. I cambi funzionano e anche Scamacca si rinvigorisce. S’inventa l’assist del gol, dopo tre minuti gioco: lancio perfetto per De Ketelaere che vola verso la porta inseguito da Gallo e con un pallonetto infila Falcone. Dopo cinque minuti il raddoppio: angolo battuto da Miranchuk, Scamacca anticipa d’un soffio Falcone e raddoppia. Sale ad undici gol in campionato mentre sono dieci quelli del belga. C’è tempo di vedere in campo anche Adopo e Bakker, oltre a Djimsiti. Adesso è il momento di mettersi in viaggio verso Dublino.
Giacomo Mayer