Addio Champions, anzi arrivederci alla prossima stagione. Speriamo. Il Bruges ripete la prestazione dell’andata, addirittura meglio, e annienta l’Atalanta con tre azioni di contropiede che portano ad altrettanti gol.Talbi al 3’ è al 27’, Jutglà al 48’. Ecco, al termine del primo tempo i sogni di gloria si erano già spenti e la ripresa giocata con forza, determinazione e generosità era purtroppo un tempo già perduto. Ancora una volta la formazione fiamminga è stata capace di creare difficoltà e problemi ai nerazzurri di casa nostra: velocità, aggressività, senza particolari punti di riferimento che mettevano in crisi i nostri. L’Atalanta non è stata subito vigile perché si è scoperta presto sui fianchi, soprattutto il destro, da dove sono partite tutti e tre i micidiali contropiedi. Nelle occasioni dei gol l’Atalanta ha perso il pallone quando stava attaccando e col baricentro decisamente alto si è trovata infilzata come un pollo allo spiedo, rosolato bene bene. E sì che alla vigilia della partita Gasperini aveva predicato attenzione. La voglia di recuperare il tempo perduto nelle Fiandre ha, evidentemente, giocato uno scherzo alla generosità degli atalantini.  A questo punto vale la pena raccontare la successione dei gol, praticamente scritti sullo stesso spartito: Sul primo De Cuyper appoggia a Vanaken, apertura verso destra dove si trova Talbi, dimenticato da un po’ di gente, che batte Carnesecchi, il secondo vede una lunga fuga di Jashari, tallonato inutilmente da Ederson e da Toloi, altra apertura  a Talbi che lascia di sasso Kolasinac e batte per la seconda volta Carnesecchi, il terzo è un contropiede di Tzolis che regala a Jutglà il pallone del 3-0. Ecco, tre azioni, in pratica, in fotocopia sempre a  velocità supersonica e per l’Atalanta non c’è stato nulla da fare. Il secondo tempo è stata un’altra partita e l’ingresso di Lookman ha cambiato le carte in tavola ma il Bruges aveva già vinto la briscola, o se volete, la scopa d’assi. Ademola ha subito segnato, alla sua maniera, poi ha fallito un rigore, concesso da Zwayer dopo lungo conciliabolo al Var (Cuadrado steso da Tzolis) e tante occasioni dalla parte di Mignolet che ha parato anche l’imparabile, e già nel primo tempo era stato salvato dal palo colpito da Zappacosta, sull’assedio portato con un’immensa generosità dai nerazzurri. Poi nel finale la trance agonistica ha coinvolto Toloi che ha aggredito De Cuyper. E il capitano è stato espulso e il belga ammonito.  Una prestazione, comunque, che merita di essere messa sotto osservazione perché se la generosità e l’impegno non sono in discussione, alcuni aspetti tattici e tecnici invece sì: Carnesecchi incolpevole e addirittura era riuscito ad evitare il 2-0 sul primo tiro, i tre difensori presi d’infilata e con diagonali posticce sui tre gol, De Roon a tamponare, Ederson la copia molto sbiadita di quello che di solito è, Zappacosta e Cuadrado non sempre lucidi seppur generosi nelle spinte, De Ketelaere impalpabile nel primo tempo, più convincente nel secondo, Retegui troppo solo. Poi Lookman che ha riacceso la luce anche sa ha sbagliato un calcio di rigore tirando addosso a Mignolet. Adesso ci si concentra sul campionato.
Giacomo Mayer