GELSENKIRCHEN – In Champions l’Atalanta vola, 3-0 ma i gol potevano essere di più, molto di più perché la differenza tra la Dea e lo Shakthar si è rivelata abissale. Del resto, stavolta numeri e cifre non mentono, tanto per capire la superiorità dei ragazzi di Gasperini: cinque tiri in porta a zero, quindici contro quattro tiri in generale, cinquantaquattro per cento il possesso, venti cross contro otto e fermiamoci qui. E poi, ciò che conta di più, la prima volta di Lookman, di Djimsiti e di Bellanova come goleador di Champions ma potevano aggiungersi anche altri compagni, in numero cospicuo. Insomma ancora una volta l’Atalanta ha dimostrato che in Europa spopola e mette in difficoltà grandi e piccole, prima ha fermato l’Arsenal, rischiando di vincere, e stasera ha messo a nudo, in modo impietoso, i limiti della formazione del Donbass che non è mai riuscita a creare problemi a Carnesecchi. Un’Atalanta perfetta e inappuntabile in tutti i reparti anche se lascia Gelsenkirchen con gli infortuni di Djimsti e Koussonou e c’è poco di stare allegri nel reparto difensivo. Si vedrà. Dopo il gol salvifico di Bologna Gasperini decide di confermare Samardzic e anche a Gelsenkirchen l’ex Udinese è stato tra i migliori ispirando azioni su azioni e cercando, a sua volta, il gol. Pasic, invece, stravolge la sua squadra per cercare di bloccare sul nascere le offensive nerazzurre, si rivela, ben presto, un flop perché il 3-5-1-1 si sfalda dopo una decina di minuti, il tempo di dare il via all’Atalanta di procedere con la sua organizzazione di gioco, al suo pressing incessante e alle sue folate offensive che fanno venire i brividi ai giocatori nero arancioni. Ederson e De Roon presidiano il centrocampo, nelle zone laterali i nerazzurri creano problemi: a destra Bellanova e De Ketelare con il sostegno di Samardzic, a sinistra con un imprendibile e scatenato Lookman che gode del sostegno di Zappacosta e, addirittura, di Kolasinac, in difesa Djimsiti e Kossounou sono insuperabili. Lo Shakthar arretra, non riesce a chiudere gli spazi e i nerazzurri arrivano dalle parti dell’impaurito Riznyk da ogni dove. Il gol è nell’aria anche perché Lookman, in modo particolare, sembra una freccia acuminata e velenosa che fa molto male. Finalmente al 21’ arriva il meritato gol del vantaggio: su punizione Samardzic appoggia a Lookman, cross, deviazione di Ederson verso il palo sinistro del portiere ucraino dove è appostato Djimsiti che insacca. L’Atalanta continua a giocare come se fosse sullo zero a zero, lo Shakthar più passano i minuti, più s’inabissa sul fondo del mare, ecco allora che Samardzic ne fa fuori tre ma una deviazione fortuita salva Riznyk, De Keteleare ha una bella occasione ma calcia alto, cross di Bellanova da destra, su assist di CDK, Lookman girata volante sulla traversa. E il raddoppio quando arriva? Samardzic, da sinistra, appoggia a Kolasinac, pronto cross, Lookman al centro dell’area infila il portiere ucraino, come un calcio di rigore in movimento. Il primo tempo termina con solo due gol di vantaggio. Nella ripresa Pasalic sostituisce Djmsiti, fermato per un fastidio all’anca sinistra, De Roon torna in difesa, nello Shakthar Konoplya sostituisce il tunisino Ghram, affettato da Lookman per tutto il tempo. Ed è proprio il nuovo entrato, dopo una bella combinazione tra Sudakov e Zubkov, a trovarsi tra i piedi una palla-gol. Che sciupa. L’Atalanta ribalta subito l’azione: Samardzic, ancora lui, apre a Lookman, immediato appoggio a Zappacosta, cross verso l’estrema destra dove Bellanova sorprende Pedro Henrique e di testa spedisce in rete: 3-0. E siamo solo al terzo minuto del secondo tempo. Per non farsi mancare nulla Zappacosta, uno dei migliori in campo, su assist del solito Lookman, un altro tra i migliore, da sinistra colpisce il palo. Si ha la netta sensazione che tutte le volte che l’Atalanta attacca possano succedere sfracelli nell’area dei nero-arancioni. Gasperini concede spazio a Zaniolo (fuori Lookman) discreta prestazione, a Retegui (fuori CDK), egli piuttosto male, poi arriva il momento di Cuadrado per Bellanova e, nel finale, entra in campo anche Godfrey per sostituire Koussounou, ottima partita, che esce toccandosi la coscia destra.
Giacomo Mayer