Non si chiamano Giove, Apollo e Marte gli dei dell’Olimpo, oggi portano i nomi di Vinicius, Bellingham e Mbappé. Loro tre con altrettanti gol hanno battuto l’Atalanta. Che peccato perché la Dea, tanto per stare in tema, non ha demeritato affatto, anzi ha fatto soffrire, e non poco, il Real Madrid. Li chiamano galacticos e a Bergamo si sono ricordati di questo sontuoso appellativo e con tre invenzioni di giocatori fuoriclasse hanno vinto. L’Atalanta incassa la prima sconfitta della Champions ma il suo futuro non cambia, resta radioso perché è stata protagonista di una prestazione gagliarda, generosa, a tratti dominante contro i campioni d’Europa. Come si sapeva la partita di stasera è stata lontana parente di quella di Supercoppa a Varsavia. Soprattutto da parte del Real Madrid, la cui classifica di Champions è alquanto complicata se non deficitaria, che voleva vincere sapendo di correre grossi rischi di fronte all’Atalanta di questi tempi. Il pareggio, del resto, sarebbe stato più equo e lo dicono i numeri dei tiri in generale (20-10) e verso la porta (9-6) da parte dell’Atalanta. Peccato perché l’occasione è arrivata negli istanti finali della partita quando Lookman ha offerto un pallone d’oro a Retegui che, a porta praticamente sguarnita, ha calciato verso i ragazzi della curva Pisani. E il gol del 3-3 sarebbe stato strameritato. Non cambiano le prospettive future, come abbiamo già sottolineato. Gasperini, omaggiato dalla Pisani con una coreografia che lo vede con la coppa dell’Europa League in mano e in sella ad un destriero, conferma la formazione vincente di venerdì sera, Ancelotti arretra Tchouameni, e non sarà una buona scelta, a fianco di Rudiger, esterni Lucas Vazquez e Fran Garcia, Ceballos e Valverde in mezzo, Bellingham libero di muoversi a piacimento, poi Vinicius, Brahim Diaz e Mbappé. L’avvio è da far paura ma Carnesecchi sventa con una paratona un tiro di Brahim sfuggito al controllo di Kolasinac. Al primo affondo il Real passa in vantaggio: ancora Brahim Diaz appoggia a Mbappé che prima fulmina De Roon, fermo al palo, e poi con un diagonale anche Carnesecchi. I nerazzurri sembrano faticare a controllare il Real e, infatti, è ancora Carnesecchi protagonista su Mbappé abbandonato da Hien. L’Atalanta si assesta subito e mette in pratica un inedito ma sostanziale 3-5-2 che costringe i madridisti ad indietreggiare e i palloni per Lookman e De Ketelaere aumentano a vista d’occhio. De Roon da dietro a evitare strappi, Ederson, in modo particolare e forse il migliore in campo, e Pasalic a dirigere le operazioni. L’area del Real Madrid è sempre più affollata per le incursioni di Lookman e i movimenti di De Ketelaere. Si notano interventi salvifici di Rudiger, che sfiora l’autogol, e di Tchouameni. S’infortuna Mbappé sostituito da Rodrygo. Prima del pari nerazzurro Bellingham inventa un assist per Rudiger che fallisce il raddoppio. Ecco il pari: Pasalic invita Kolasinac ad inserirsi in area, ha sul piede il pallone del pareggio, Tchouameni lo sgambetta e Marciniak (lo speaker lo ha chiamato Marcinkus!), decreta il calcio di rigore trasformato da De Ketelaere con un sinistro perfetto. Nella ripresa il micidiale uno-due del Real: all 11’ va a segno Vinicius che sfrutta uno sfortunato rimpallo su Ederson, dopo il rinvio di Hien, al 14’ Bellingham si fa beffe del malcapitato De Roon e infila Carnesecchi. Seduta stante Gasperini inserisce Samardzic al posto di Pasalic, l’Atalanta non ha nulla più da perdere e conquista la supremazia territoriale e attacca con convinzione ispirata da Samardzic. Tocca a lui costruire l’assist per Lookman che riesce ad infilare Courtois. I nerazzurri sognano il pari e cercano di costruirlo anche con l’ingresso di Kossounou, Zappacosta e Retegui e nel finale di Zaniolo. C’è il salvataggio di Carnesecchi su Rodrygo. Poi nei minuti finali l’Atalanta insiste e cerca il pari: protagonista Retegui che prima costringe Courtois a salvarsi in angolo e poi a fallire il 3-3 su assist, da sinistra, di Lookman.
Giacomo Mayer
mercoledì 11 Dicembre 2024