ROMA – Uno a uno, oltre cento minuti di lotta e di poco governo e l’Atalanta guadagna un ottimo punto con due protagonisti, il portiere Carnesecchi e un fantasista come Miranchuk, giocatore “resuscitato” dalle ombre oscure di un po’ di tempo fa e, oggi, attaccante imprescindibile nel gioco dei nerazzurri. E’ stata una partita da “botte da orbi” da una parte e dall’altra, senza ritegno e cercando di giocare d’anticipo sugli avversari. Non si sono mai tirati indietro gli atalantini, non da meno i romanisti. Tanti ammoniti, sette atalantini e un solo romanista, forse un poco, oltre alla solita espulsione di Mourinho per proteste. Spesso la strategia della tensione che il tecnico portoghese mette in atto non solo è controproducente ma è dannosa. Un pareggio che accontenta di più l’Atalanta che la Roma. Subito in gol la Dea con il settimo sigillo di Koopmeiners, colpo di testa vincente su meraviglioso cross di Miranchuk, il pari dei giallorossi su calcio di rigore trasformato da Dybala, concesso da Aureliano per uno scomposto intervento di Ruggeri su Karsdorp, dopo un salvataggio di Djimsiti su tiro di Karsdorp. Era un pari giusto perché fino a quel momento, minuto 38, Carnesecchi aveva parato di tutto, di più. Poi nel secondo tempo la Roma ha certato i tre punti ma, stavolta, la Dea ha retto senza subire il solito golletto finale. L’Atalanta chiude il girone d’andata a 30 punti, cinque in meno della scorsa stagione, a tre punti dal quarto posto mentre s’accende, di partita in partita, la lotta per il lasciapassare verso l’Europa. Gasperini concede una convincente fiducia al duo fantasia De Ketelaere-Miranchuk, presenta Holm al posto di Zappacosta mentre torna Koopmeiners. Mourinho, rispetto alla partita persa con la Juve domenica scorsa, cambia. In difesa Kristensen a destra, Llorente e Mancini, Karsdorp laterale di destra, in mezzo al campo Pellegrini, Bove e Cristante con Lukaku e Dybala in attacco. Subito il gioco dei duelli in mezzo al campo: Ederson disastroso di fronte a Cristante, autentico dominatore, De Roon contro Bove, altro duello rusticano, mentre Djimsiti ingaggia una sfida aperta con Lukaku, il problema spesso è Dybala che si trova spesso al posto giusto, ci prova spesso Kolasinac mentre Scalvini tiene a bada Pellegrini, Holm s’interessa di Zalewski mentre Ruggeri, brutta prestazione fallo di rigore a parte, controlla Karsdorp o Kristensen, Koopmeiners largo a destra, stavolta più convincente e, in attacco, Miranchuk spaventa Llorente e crea un sacco di guai alla retroguardia giallorossa e, per tutto il tempo della partita, le azioni offensive nascono dai suoi assist, anche De Ketelaere ingaggia una lotta senza quartiere con Mancini, l’arbitro Aureliano tollera in modo eccessivo gli interventi proditori dell’ex difensore dell’Atalanta. Eppure comincia con ottime trame l’Atalanta che va in vantaggio, dopo solo otto minuti: sulla destra Miranchuk semina il panico, crossa al centro dell’area Koopmeiners di testa anticipa Karsdorp e infila Rui Patricio. La Roma, efficace in mezzo al campo con Cristante ma anche con Bove, attacca con Lukaku e con Dybala, Carnesecchi si esalta ed evita il pari almeno in tre occasioni, poi si fa notare De Ketelaere che ha il pallone del 2-o, dopo aver beffato Mancini, ma Rui Patricio riesce a salvare la baracca giallorossa. Continua ad esaltarsi Carnesecchi, altre due parate su Bove e su Lukaku. Poi arriva il pari al termine di un’azione dove succede di tutto: Carnesecchi esce per anticipare Lukaku, poi il nostro portiere intercetta ancora, Karsdorp ha il pallone del pari ma salva Djimsiti mentre Ruggeri entra in modo scomposto sull’olandese. Aureliano viene chiamato al Var, rigore trasformato da Dybala. Nella ripresa entra Scamacca, ancora un prova così così ma meglio di altre volte, anch’egli lotta ma fa confusione anche se va in gol su cross di Koop ma la spinta su Zalewski è troppo evidente. E’ il momento della Roma ma in porta c’è Carnesecchi, che significa portiere imbattibile. L’Atalanta risponde con Miranchuk e la Roma trema. Lancio di Scalvini, Scamacca, finalmente, appoggia a Ederson che s’invola verso la porta giallorossa ma conclude alto. Poi Gasperini toglie i due peggiori in campo, Ederson e Ruggeri, entrano Pasalic e Zappacosta, poi toccherà a Palomino ed a Hien per Scalvini e per Kolasinac. Con l’ingresso di Spinazzola ed El Shaarawy Mourinho vuole la vittoria. L’Atalanta resiste e ci pensa il solito Carnesecchi a spegnere le fiammate romaniste. Finalmente un bel pareggio.
Giacomo Mayer