Il pensiero di Luigi Tedoldi, dirigente della Virtus Petosino, circa il confermato blocco del calcio dilettantistico è un mix tra amarezza e rassegnazione: “A questo punto, penso che sia giusto lo stop. Gli allenamenti andavano consentiti, ma da subito, ovviamente rispettando tutti i protocolli imposti, ma ora non avrebbero senso. Dopo il lockdown di novembre ero, personalmente, favorevole e speranzoso di ripartire. Adesso, non più: sembrerebbe solo un accanimento a voler giocare a tutti i costi, solo per non dover prendere quote d’iscrizione o soldi come, stando alle voci, qualcuno sta facendo. A livello di Serie D, ci può stare. Girano anche un po’ di soldi e le società possono permettersi, anche se a fatica, tamponi e altro. L’ipotesi passata su alcuni organi di stampa nei giorni scorsi di sottoporre i tamponi alle squadre delle categorie inferiori per farli tornare in campo sarebbe improponibile. Quasi nessuna società potrebbe spendere circa 200 € a settimana per giocare la domenica. Meglio stare fermi, a questo punto, e programmare la prossima stagione“.
Michael Di Chiaro