Un fulmine a ciel sereno. “Non farò mai più il team manager, dopo più di 800 panchine lo stress ha passato i livelli di guardia”. Angelo Locatelli lascia la Virtus CiseranoBergamo e anche un ruolo che l’ha reso famoso nella Bergamasca: “Sono stato il primo nel calcio provinciale a introdurre questa figura, sulla scorta degli insegnamenti del mio maestro Maurizio Bucarelli. Il primo ad andare in panchina facendo da tramite tra club e squadra, alla Trevigliese di Angelo Passera, che vinse il campionato nel 1995, e il primo a portare in campo il backdrop per le interviste ai giocatori”. Niente divorzio, soltanto una scelta di vita e di carriera: “Auguro ogni bene alla Virtus che ringrazio, conservo un’enorme stima per il settore tecnico e i giocatori. A 62 anni è un lavoro delicato e impegnativo, d’ora in avanti farò l’interlocutore con gli sponsor per portarne a chi vorrà accordarmi la sua fiducia. Responsabile marketing: mai più in panchina, ne ho già fatte tante…”.
Una parabola professionale snodatasi dalla Zanconti Treviglio fino ai colori dell’ultimo biennio, e passata per tappe importanti, storiche, quella di Locatelli: “I mister cui sono più affezionato sono Ivan Del Prato, che con lo squadrone affidatogli questa estate è il logico favorito, spero, per il salto di categoria, e Stefano Vecchi. La Tritium, una grande esperienza in serie C, resta la società cui sono più affettivamente legato insieme alla Zanconti, il mio primo amore, la Trevigliese e la Colognese. Ricordo anche la promozione dalla C del Como”, ci tiene a sottolineare a noi di Bergamo & Sport, destinatari primi della notizia del suo abbandono della big fusion. Qualcosa in cantiere, ovviamente, c’è: “Ho ricevuto offerte e interessamenti anche da sodalizi del terzo campionato professionistico nazionale, ma preferisco una tranquilla serie D. Ormai è il mio pane”.
Già all’opera, oltre che con l’AlzanoCene e a Ponte San Pietro, anche con lo Zanica che si allenava nell’attuale centro sportivo dell’AlbinoLeffe, allora di proprietà della BCC della Bergamasca, capace di ritagliarsi un po’ di gloria tra i semipro, Angelo qualche rimpianto lo lascia. “Mi piange veramente il cuore di dover dire basta, anche perché alla Virtus CiseranoBergamo sono stato molto, molto bene. Le auguro davvero di vincere il girone, perché con un allenatore come Del Prato nessun traguardo può essere precluso – conclude l’interessato -. Tengo a precisare di aver assunto questa sofferta decisione in prima persona, per motivi del tutto personali. Più di 800 panchine sono tantissime, non ce la faccio più. Preferisco portare sponsor al club che vorrà servirsi della mia esperienza: dopo tutto posso comunque andar fiero di essere stato il primo team manager del nostro calcio. Fosse poco…”.
Simone Fornoni