Sabato 16 aprile e domenica 17 aprile dilettanti in campo con 10 minuti di ritardo (5′ per le gare del settore giovanile): questa la decisione presa dal CRL per condannare ogni atto di violenza – fisica e verbale – di cui sono oggetto gli arbitri. Di seguito il comunicato del CRL.“A seguito del ripetersi, e anzi moltiplicarsi, di episodi di violenza ai danni dei direttori di gara avvenuti nelle ultime settimane, il Comitato Regionale Lombardia esprime ferma condanna nei riguardi di ogni atto di prevaricazione, di violenza verbale e anche fisica e di razzismo che vada a minare i valori di correttezza e lealtà sui quali lo sport e in particolare il calcio giovanile e dilettantistico si fondano.Per tale motivo il CRL dispone di ritardare di 5 minuti l’inizio di tutte le gare di settore giovanile regionale e provinciale e di ritardare di 10 minuti l’inizio di tutte le gare regionali e provinciali dilettanti in programma sabato 16 e domenica 17 aprile 2016.Ciò al fine di dare un segnale forte di solidarietà, fermo restando l’applicazione delle previste sanzioni disciplinari agli autori dei gesti scellerati, a chi è stato colpito dai suddetti disdicevoli episodi e soprattutto di prendere le distanze da fatti che nulla hanno a che vedere con il nostro mondo e ne offendono la dignità stessa offuscando il lavoro svolto da tanti volontari con onestà e passione messe al servizio di intere generazioni di giovani.Allo scopo di sensibilizzare tutti i presenti circa l’importanza del rispetto delle persone e della correttezza sportiva si chiede a tutte le società affiliate di voler dare lettura, durante i cinque minuti di stop antegara, e/o affiggere nei propri impianti di gioco il seguente messaggio:La FIGC – Lega Nazionale Dilettanti – Comitato Regionale Lombardia e tutte le sue società affiliate ripugnano ogni forma di violenza, verbale e fisica, contrastante con i sani valori dello sport promossi nel calcio giovanile e dilettantistico.Il momento agonistico non può in nessun caso travalicare i confini del rispetto e della correttezza tra le diverse parti in gioco con il ruolo di calciatore, tecnico, dirigente, arbitro o sostenitore che sia.Ricordando altresì le severe sanzioni previste, anche a carico delle società, in caso di atti violenti, si invitano pertanto tutti i presenti all’evento sportivo, all’interno e fuori dal rettangolo di gioco, a mantenere sempre un comportamento leale e corretto all’insegna della vera sportività”.

Violenza e razzismo verso gli arbitri: domenica dilettanti in campo con 10′ di ritardo
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