di Matteo Bonfanti

A sei giornate dalla fine del campionato la famosa “ammazzacampionato” si gioca domenica il primo match point Promozione. Giornata, quindi, dal sapore dolcissimo per il Villongo, formazione che ha saputo tenere un ritmo punti impressionante (2,6 a partita), club da celebrare già oggi, che è l’antivigilia, perché non è da tutti chiudere i giochi a metà marzo. Ci vogliono parecchie cose: forza, classe, cuore, intelligenza, esperienza e programmazione. E poi serve che la rosa sia sempre sul pezzo, attenta, concentrata, senza mai il minimo calo.
Sipario quindi sui galattici, dominatori incontrastati del Girone F di Prima categoria. Chiuso in estate l’abbraccio mortale coi cugini lacustri, la coppia formata dal presidente Adriano Signorelli e dal direttore sportivo Paolo Plebani ha dato vita a una compagine mostruosa, con diversi ragazzotti scesi di due categorie pur di restare a giocare nello stadio di via Camozzi, al servizio dei dirigenti di sempre, persone che conosco personalmente, che ai loro calciatori tengono parecchio. Sei i giocatori che nell’anno passato vestivano la casacca del fu VillongoSarnico, cinque che fanno ancora la regola, ognuno dal rendimento straordinario, stratosferico Paolo Filippoli, classe 1998, baby attaccante di fascia esplosivo, tecnico, velocissimo, meraviglioso, capace di saltare l’uomo come pochi altri, andato in gol ben otto volte in questo campionato. Accanto a lui il puntero che più ha deciso le magnifiche sorti e progressive del gruppo sapientemente costruito in luglio dal diesse Plebani. Parliamo di Edoardo Quarantini, uno che non ha certo bisogno di presentazioni pur essendo relativamente giovane, è un 1989, che ha già vinto in un sacco di piazze. Il bomber ne ha fatti diciassette in campionato e cinque in Coppa, giocando alla grande, addirittura in modo divino nella parte centrale della stagione. Identico il discorso da fare per un altro classe 1989, che da anni non sbaglia una partita, ossia Gianluca Marchetti, centrocampista offensivo col vizietto del gol, otto in ventisei presenze nel 2015/2016 con la maglia della Castellese, già nove quest’anno, uno che tira le punizioni con la stessa percentuale realizzativa di chi calcia i rigori. I nomi da celebrare sono parecchi, ci sono Carlo Gallinelli, 95, incredibile corridore sulla fascia, giovane capitano, uomo simbolo del nuovo corso, fondamentale anche nelle dinamiche dello spogliatoio, i due centrali, Marco Farinotti, 90, che chiude le falle lì dietro, ma che sa pure impostare, vera e propria scoperta del diesse Plebani, e Serlind Curri, 23 anni, ma che sembra averne dieci di più tanta è la sapienza tattica e l’esperienza che ci mette per fermare gli avversari. Da applausi Manuel Belotti, 86, terzino moderno, amatissimo dal pubblico perché spinge all’impazzata regalando cross che son solo da girare in rete. Avanti con la mediana, reparto chiave, formato dall’estro e dai polmoni di Nicola Pagani, 91, perennemente in stato di grazia, Roberto Bonalumi, 94,  piedino fatato, fantasista imprendibile che in questo 2016/2017 si è inventato venticinque assist-gol, qualcosa di strepitoso, ritenuto dagli addetti ai lavori il calciatore che ha permesso la fenomenale ascesa dei biancorossi, e Nicola Baggi, 1988, mezzala dal calcio raffinato, che quando s’inserisce crea momenti di panico tra le fila avversarie. Nelle ultime giornate l’astro nascente è Alessandro Cancelli, 93, che prima stava in panchina e che ora che gioca la mette (quasi) sempre partendo dalla fascia: dribbling ubriacanti e bordata nel sette.
Insomma squadra da urlo, arrivata a 64 punti, con settanta reti fatte (che significa tre a gara…) e appena venti subite, con un solo nome altisonante e tanti che hanno fatto il grande salto e sono pronti a fare la differenza anche in Promozione. Meritano più di una citazione Paolo Plebani, probabilmente il migliore direttore sportivo attualmente nella Bergamasca, l’esperto che va a vedersi persino il Csi, e Roberto Garbelli, il tecnico, bravissimo nei primi mesi a creare un giocattolo indistruttibile.
Per festeggiare basta un pareggino in casa della Nuova Valcavallina, che ha un disperato bisogno di conquistare il bottino pieno per allontanare la zona rossa della graduatoria. Difficile però che i galattici non sfruttino l’occasionissima. Fischio d’inizio domenica alle 14.30, match per palati fini, ovviamente tutto da gustare.