L’unico che può farcela è Rafael Toloi. Il suo allenatore Gian Piero Gasperini, commentando l’accasciamento del suo centrale di destra alle soglie del triplice fischio a Crotone, aveva ipotizzato una contusione al ginocchio. La seduta mattutina della domenica a Zingonia, nell’ottica della preparazione alla terza giornata del Gruppo D di Champions League martedì 3 novembre al Gewiss Stadium di Bergamo contro il Liverpool capolista, pur annoverando l’italobrasiliano tra i cinque giocatori sotto terapia lascia qualche speranza di recupero, perché oltre a una botta alla coscia destra non c’è.
All’opposto o quasi le condizioni e la situazione dei compagni ai margini del gruppone compatto dell’Atalanta, reduce dalla trasferta vittoriosa di campionato allo “Scida” e divisi in due scaglioni come da prammatica sulla base del minutaggio. Il lungodegente Marten de Roon, che ne avrà per una decina di giorni ancora, è alle prese con la lesione all’adduttore sinistro, mentre il destino di Robin Gosens, fermatosi nella rifinitura di venerdì, è legato agli esami del lunedì mattina: si sospetta una microlesione al soleo del polpaccio sinistro, ma di certezze non ce ne sono.
Controlli del resto previsti anche per i due neo infortunati, leggi proprio in Calabria, Hans Hateboer e Cristian Romero, entrambi alle prese con malanni all’adduttore: destro per l’esterno olandese, sinistro per il perno argentino. L’entità dei danni dei singoli, dunque, sarà chiara durante la giornata di domani, alla vigilia della supersfida contro i Reds di Mané, Salah, Henderson e Klopp, a loro volta privi di Thiago Alcantara, Oxlade-Chamberlain, Van Dijk e Fabinho.