Torino – Atalanta 1-4 (1-1)TORINO (4-3-3):
Abati 5,5; Marchioro 6, Mendes 5,5, Dellavalle (cap.) 5,5, Muntu 5 (1′ st Desole 5,5); Dalla Vecchia 6 (14′ st Perciun 6), Silva 5,5 (41′ st Acar sv), Ciammaglichella 5; Dell’Aquila 7 (34′ st Franzoni sv), Gabellini 5 (1′ st Longoni 6), Njie 6,5. A disp.: Bellocci, Keita, Rettore, Bianay Balcot, Casali, Magui. All.: Giuseppe Scurto 5.
ATALANTA (3-4-1-2): Pardel 6,5; Tavanti 7 (34′ st Ghezzi sv), Comi 7, Tornaghi 7; Guerini (cap.) 6, Colombo 6,5, Riccio 7,5 (40′ st Bonanomi sv), Regonesi 6,5 (47′ st Bonsignori sv); Manzoni 7,5; Fiogbe 7 (34′ st Castiello 6,5), Vavassori 9 (40′ st Capac sv). A disp.: Sala, Ramaj, Armstrong, Martinelli, Camara, Ragnoli Galli. All.: Marco Zanchi (Giovanni Bosi squalificato) 7,5.
Arbitro: Zoppi di Firenze 6,5 (Decorato di Cosenza, Morea di Molfetta).
RETI: 8′ pt Vavassori (A), 32′ pt Dell’Aquila (T), 41′ pt Manzoni (A), 6′ e 39′ st Vavassori (A).
Note: pomeriggio piovoso, spettatori 100. Ammoniti Silva, Gabellini e Tavanti per gioco scorretto, Ciammagliachella per proteste. Espulso Njie per proteste al 47′ st. Occasioni da gol 7-15, tiri totali 10-20, parati 2-3, respinti/deviati 1-9, legni 0-1. Corner 4-5, recupero 1′ e 3′.
Orbassano (Torino) – Ce ne saranno altri due, ma che meraviglia il settimo sigillo di Vavassori in pallonetto, che poi è il quinto in campionato, lì per lì rintuzzato da Dell’Aquila. Lo stesso di Manzoni in estirada sul suggerimento di Regonesi, invece, non trova il secondo pareggio di un Muntu che se lo mangia e allora il ragazzo con l’11 può insaccare la doppietta in avvio di ripresa per far prendere il largo alla Primavera dell’Atalanta col Torino come in classifica. La tripletta per il poker finale è una giocata da cineforum d’essai per scuole calcio. Il sesto risultato utile consecutivo, mentre i bottini pieni di fila sono tre, è una promessa di secondo posto a quota 40 a braccetto con la Roma. Sabato 2 all’una di pomeriggio si spariglia proprio coi giallorossi, quindi da calendarizzare Sassuolo e Frosinone prima della pausa di campionato dopo metà marzo. In panchina c’era Marco Zanchi, vice facenti funzioni del responsabile tecnico Giovanni Bosi che scontava la giornata di squalifica.
Apre le danze proprio chi non ci metterà troppo a inquadrare il bersaglio, ultimo a toccare nel contrasto della diagonale di Marchioro tagliando sul suggerimento di Fiogbe. Poco più d’un giro di lancetta ed ecco, alla cinquina, due svettate suscettibili di schiodare lo score. Solo che Abati toglie la ragnatela al suo palo assaltato da Riccio, salito a incrociare il cross di Guerini, prima della torre di Tavanti dal corner susseguente che la punta italobrasiliana. A ruota sbaglia Muntu nella cervellotica costruzione in orizzontale e da terra Manzoni la tocca quanto basta per lo scavetto sontuoso dal limite dell’apripista.
Dellavalle chiude la navata a Manzoni scollinato il decimo per trasformare in una telefonatina al portiere granata la girata del fantasista-suggeritore sul piede preferito, ma i pericoli da parte bergamasca mica finiscono qui. Intorno al diciottesimo, Riccio stampa il sinistro sull’incrocio ricevendo da Vavassori e ancora Marchioro stoppa qualcuno, nella fattispecie Fiogbe, in controsterzata sul la di Tavanti a coronamento di una combinazione dalla trequarti in su con Colombo e Guerini. Quando i granata sbucano, però, rischiano di trovare subito il pari, perché è la mira a difettare a Njie nella spaccata rimanendo in piedi assecondata dalla sponda da corner di Dellavalle. Il ventesimo è superato, il copione riprende intonso ed è il capitano di casa a tiro della mezzora a fermare Manzoni, imbeccato dal beninese in lungolinea; servito a rimorchio, Colombo si fa fermare a corpo morto da Ciammaglichella e ancora il trequartista stacca a campanile. Le premesse necessarie per farsi acciuffare dall’ala locale mancina, lesta a tramutare in oro di esterno il travolgente lavoro di preparazione di Njie che fa secco l’atalantino con la fascia al braccio per tagliar fuori dal fondo la difesa schierata.
Dellavalle trova il muro in rovesciata, la punizione del firmatario dell’1-1 non scende abbastanza con Pardel comunque in controllo (37′). Se una volta ritrovato il fondo del sacco da parte dei Bosi-boys Mendes volta la schiena opportunatamente alla punta bergamasca non a segno, è Muntu a sbagliare il secondo pari nel gioco tra quarti alle soglie del duplice fischio, ciccando più il tentativo pretenzioso di tacco che il controllo incollato al secondo palo. Inizia la seconda metà e l’assistman del temporaneo acchiappo torinista fa la sponda nel nulla senza sfruttare l’apertura della new entry Desole (2′). Momento propizio per il tris della Baby Dea, quando Comi intercetta di testa il rinvio di Abati e il mattatore di giornata può doppiare il lob stavolta a gamba alzata senza lo straccio di un marcatore nei pressi.
Alle stelle il piazzato dellavallesco, all’undicesimo lo stesso centrale salva su Vavassori imbeccato da Tornaghi per poi smorzare, ancora non rialzatosi, il tap-in molliccio dell’autore del 2-1. I due davanti sono imprendibili e scaricano per il gioco a due col centrocampista sovrannumerario che porta Colombo alla conclusione dalla luntetta tanto indisturbata quanto alta. Tutto in verticale al 17′, dal perno difensivo decisivo per arrotondarla fino al ragazzo del Benin tramite partner di reparto, ma il destro si strozza in eccesso. Un impeto inarrestabile coi due uomini d’area a smarcare Colombo, controllo e sinistro addosso all’ultimo ostacolo in uscita (23′). La risposta di Dell’Aquila è la svettata non in repertorio arrampicandosi in vano sul cross di Silva nei pressi del settantesimo. All’ottantesimo lo score non cambia perché Pardel lo difende staccando dall’incrocio la zampata di Perciun, servito involontariamente da Manzoni nel disimpegno di nuca, e la torsione in terzo tempo di Njie spondato da Dellavalle. Il migliore del Toro serve a rimorchio lo sprecone Longoni (37′) e, udite udite leggendovelo d’un fiato: Castiello appoggia da sinistra, Riccio smista, sterzata su Desole e Silva, portiere messo a sedere. C’è di meglio? Forse nemmeno l’esordio del prossimo sedicenne Lorenzo Bonsignori Goggi, esterno alto a sinistra, ex azzurrino Under 15 accreditato di un futuro assicurato.