C’è un nuovo arrivo in casa Valcar-Travel & Service: si tratta della velocista Martina Alzini che correrà con la maglia fucsia della formazione orobica per i restanti mesi del 2020. Un arrivo che conferma sempre più la volontà di mantenere una forte identità italiana con una delle atlete stabilmente nel giro della nazionale azzurra per quanto riguarda la pista. Un nuovo arrivo che porterà qualità, professionalità ed anche un’ottima dose di visibilità visto che Martina è seguita stabilmente da più di 14.000 followers su Instagram.

Martina, un arrivo a stagione in corso in una squadra che, per molti versi, è stata ‘rivale’ negli anni della tua adolescenza. Come ci si sente ad essere approdata in casa Valcar – Travel & Service?

“Sì, è vero. Da adolescente questa squadra era la squadra da battere. Poi crescendo ho sempre guardato alla Valcar -Travel & Service con grande ammirazione perché, allenandomi con le altre ragazze Valcar in nazionale si capiva bene una cosa…”

Che cosa?

“Che alla Valcar – Travel & Service sono le atlete ad essere messe al centro anche nelle piccole cose. Questa è una cosa che fa piacere e non è per nulla scontata. Adesso il team si è affermato a livello internazionale e sono contenta di poter correre i restanti mesi del 2020 con questa maglia”.

Parliamo di te, Martina. Con quale spirito ti accingi a vivere questa nuova avventura?

“Sai, le mie aspettative sono quelle di essere sempre competitiva in pista, ma di essere competitiva anche su strada. Competitività vuol dire dare sempre il 100% quando mi viene chiesto di fare qualcosa. Quando ci sarà da aiutare la squadra, sarò pronta, e a quando mi verrà data la possibilità, cercherò di affermarmi a livello personale”.

Decisamente l’approccio giusto per iniziare questa nuova esperienza. Dimmi qualcosa in più sul tuo approccio alle gare in pista.

“Quest’anno sappiamo tutti che cosa è successo. L’emergenza Covid-19 ha spostato nel 2021 le Olimpiadi che erano il mio obiettivo stagionale. Proprio per questa ragione si ero trasferita a vivere a Bedizzole in provincia di Brescia per essere più comoda negli allenamenti al velodromo di Montichiari e tutt’ora continuo a vivere qui a Bedizzole perché mi sono trovata bene. Dopo i mesi difficili del lockdown finalmente siamo tornate ad allenarci tutte insieme con le dovute precauzioni. Correrò le gare di Fiorenzuola e Pordenone in agosto in pista e vedremo a che punto sono”.

Torniamo a parlare di strada, Martina. Sono curioso di avere una tua opinione. Benché tu sia molto giovane, hai già alle spalle esperienze importanti in squadre come Alé Cipollini, Astana e Bigla. Quale la tua valutazione sullo stato di salute del ciclismo femminile?

“Sono molto ottimista. Il movimento femminile cresce di anno in anno. Cresce a livello di immagine perché siamo sempre più seguite, cresce a livello di considerazione e di professionalità. E anche a livello tecnico le nostre gare diventano sempre più interessanti: il chilometraggio è cresciuto e le nostre corse sono spettacolari. Sono a favore del World Tour. Le squadre che hanno entrambi i settori, maschile e femminile, hanno dato tanto al nostro movimento. E mi auguro che sempre più squadre maschili investano nel nostro mondo”.

E avere in calendario tante gare insieme alle gare maschili immagino sia una cosa che ti piaccia.

“Sì, assolutamente. Perché sai, è una cosa tanto banale, ma tanto vera: quando il pubblico va a vedere le grandi gare maschili, mentre aspetta il passaggio della corsa degli uomini, può vedere anche noi, può imparare a conoscerci e ad apprezzarci. E poi quest’anno ci sarà la prima Parigi – Roubaix femminile: sono molto curiosa di vedere come sarà. Sì, sono ottimista: la strada intrapresa è quella giusta”.