C’è chi può permettersi il lusso di schierare alternativamente i superbig Pippo Carobbio o Rolando Bianchi, recente doppiettista nel 6-1 dei tre doppiettisti nel derby della Bassa Valseriana vinto sulla Destinazione Sole incapace di pareggi (8 vinte, altrettante perse), e chi potendo abitualmente contare sulla coppia irresistibile del centrocampo Gian Mario Consonni-Alessandro Imberti viaggia in prima classe senza nemmeno aver dovuto scomodarsi dal divano di casa. Il duello al vertice del campionato provinciale Over 40, ormai lo sanno anche i muri, è circoscritto alla Onis, 3-0 a tavolino sui Tarac che lunedì non si sono presentati perché con soli 8 giocatori disponibili senza riuscire a ottenere il rinvio, e agli inseguitori della Nembrese dei fratelli Zenoni (Davide ed Emanuele, non Cristian e Damiano), leader rispettivamente della panchina e dello spogliatoio.
I claret & blue, sempre secondi a due punti (36 a 38), hanno all’orizzonte un bel pokerino da asso rischiatutto, servito loro sul tavolo verde dal calendario e dalle circostanze. Prima dello scontro direttissimo del 21 marzo, anticipato dal quasi testacoda coi giallorossi del presidente-capitano-fantasista Duilio Rota, ostacoli mica da ridere come l’Eurostick, quarta a quota 30 a braccetto col Nicogesteam che ha la difesa meno perforata (20 in 16 turni) e vincitrice sui Randagi Celadina grazie all’uno-due del mancino d’oro Chakir Behelaj (ventina acciuffata), e i Giardini Erba Sintetica, terza forza bergamasca che ha regolato di corto muso gli arancioni di mister Oscar Plebani e del dirigente Franco Cominelli.
Il boccino è tra i piedi della formidabile squadra di Paolo Novati, capace di insaccarne una settantina piena finora, sulle ali soprattutto della vena micidiale del supercannoniere Simone Cavadini, classe ’71 che nei mitici anni novanta quando militava nel Dalmine in Promozione era appetito dalle parti di Leffe. 27 palloni in porta sui 70 dei suoi bastano e avanzano a chiarirne le virtù di punta asciutta e tonica, dal baricentro alto, tendenzialmente mancina, dai colpi e dalla visione di gioco al top. Una linea di fuoco con Giuseppe Insinna a 14 e un Flavio Sibio a 5 in 7 gare è a posto, non dovendosi curare nemmeno troppo della fase di copertura, dove talora riappare la coppia di mastini d’oro Salvi-Scognamiglio dello Scanzorosciate d’antan. Continua a veleggiare a vista il Comun Nuovo di Ezio Cingarlini, 4-2 all’Azzanese, mentre in rimonta, facendo 2-1 come il clan Sonzogni coi cittadini del quadrante urbano sud, la Olfez lascia a 12 l’Over 35 Urgnano concedendo più di metà partita all’arto destro bionico di Ottone Mesti, sottopunta che nasconde la sfera agli avversari e da dirigente si coccola nel frattempo il suo Ranica nella LND, neopromosso in seconda e a vele spiegate in direzione Prima.