Atalanta – Inter 0-0ATALANTA (4-2-3-1):
Musso; Djimsiti, Demiral, Palomino, Pezzella; De Roon, Freuler (cap.); Pessina (33′ st Miranchuk), Koopmeiners, Pasalic (45’st Zappacosta); Muriel (41′ st Piccoli). A disp.: 31 Rossi, 57 Sportiello, 42 Scalvini, 46 Cittadini, 45 Zuccon, 48 Panada. All.: Gian Piero Gasperini.
INTER (3-5-2): Handanovic (cap.) 7,5; D’Ambrosio 6, Skriniar 6,5, Bastoni 6,5 (38′ st De Vrij sv); Darmian 6 (21′ st Dumfries ), Calanhoglu 6 (21′ st Vidal 6), Brozovic 6,5, Barella 6, Perisic 6,5; Sanchez 5 (22′ st Correa 5,5), Dzeko 5,5 (37′ st Lautaro sv). A disp.: 97 Radu, 13 Ranocchia, 11 Kolarov, 32 Dimarco, 5 Gagliardini, 8 Vecino, 12 Sensi. All.: Simone Inzaghi 6.
Arbitro: Massa di Imperia 5,5 (Lo Cicero di Brescia, Valeriani di Ravenna; IV Sacchi di Macerata. V.A.R. Di Paolo di Avezzano, A.V.A.R. Giallatini di Roma 2).
Note: serata fredda e serena, terreno in discrete condizioni. Spettatori 5 mila per un incasso di 124.969 euro. Ammoniti De Roon, Brozovic, Calhanoglu e Palomino per gioco scorretto. Tiri totali 10-9, nello specchio 6-3, respinti/deviati 3-1, parati 6-3. Corner 6-4, recupero 0′ e 3′.
Bergamo – Inforcare gli occhiali con la capolista Inter rischiando di romperle le lenti nonostante la squadra decimata. Il miracolo dell’Atalanta alla prese con l’emergenza sanitaria è aver conservato il quarto posto con 1 punto sulla Juve in condizioni menomatissime: indisponibili gli infortunati Gosens-Zapata più Toloi-Hateboer-Maehle-Malinovskyi-Ilicic, ossia i presunti casi Covid-19 da cui invece sono guariti Sportiello-Zappacosta-Piccoli. Stop alla serie di otto vittorie di fila dei più forti del campionato: una grande soddisfazione, pure in mezzo a qualche rimpianto per la mira là davanti non esattamente centratissima.
Il pubblico comincia a scaldarsi col recuperone di Palomino per impedire a Sanchez (7′) di tagliare a dovere sul tracciante di D’Ambrosio. Un tris cronometrico più tardi il jefe tucumano non arriva sul corner da destra di Koopmeiners spizzato da Pasalic, giusto per precedere i primi mormorii di disapprovazione per l’errata misura del lancio basso di Pessina per un Muriel altrimenti lanciato verso la porta (11′). Due minutini ancora e la Beneamata ringrazia Perisic, lesto a fermare la stoccata dal limite di Freuler a rimorchio del brianzolo, spostato alto a destra nel 4-2-3-1 gasperiniano obbligato dalla penuria di laterali. Scollinato il quarto d’ora, che strizza sull’ascensore chiamato a Dzeko da Brozovic senza arrivare a destinazione. Per vedere un tiro nello specchio occorre attendere il 27′, quando il risolutore della Supercoppa Italiana viene pescato da Calhanoglu in asse col borseggiatore Barella (su Muriel sembrava fallo netto) e appena dentro i 16 metri costringe Musso ad alzare in angolo. Verso l’intervallo, ecco che la Dea vede la porta, ma la svettata di Pessina, pescato da Freuler, è lemme e centrale (39′). In agguato pure la moviola, senza che il Var metta becco sul contatto Perisic-Pasalic a una cinquina dal tè caldo sull’imbeccata a centro area proprio dello svizzero.
La ripresa, dopo un primo tempo dallo snervante e preponderante giropalla meneghino, sembra avviarsi bene per la squadra di Gasperini, che sfiora il vantaggio due volte, ma se l’uomo con la fascia al braccio è poco incisivo da fuori, Pessina davanti all’area piccola si mangia l’uno a zero sul suggerimento di Pasalic facendosi ipnotizzare dall’estremo nemico (4′). Di là il centravanti bosniaco impatta male l’ammollo di Perisic (6′) e per poi sbattere su Musso (14′) che lo ferma in corner su pallone dentro di Barella dal centrodestra. Verso metà tempo, dopo il prodigioso salvataggio volante di Pezzella su Darmian (non si capisce cosa fischi o cosa veda Massa, che fa rimettere dal fondo), servito dal colosso balcanico, il triplo cambio di Inzaghi Dumfries-Vidal-Correa per Darmian-Calhanoglu-Alexis produce la chance ancora per Dzeko, che però spreca di testa da due passi la torre dell’esterno olandese (26′) sull’ammollo da mancina di Barella. Passata la mezzora, la prima della classe va nuovamente vicina al colpaccio, ma Vidal si vede parare la botta da fuori e D’Ambrosio spreca alle stelle il la di Brozovic dal fondo. Handa è la mano della Provvidenza una volta di più su Muriel (36′) lanciato in contropiede. Ultime grandi occasioni per SuperMario che al 42′ fa secco il dirimpettaio di fascia e trova i pugni del salvatore della patria interista, e appunto per il centrale di destra ospite che sul doppio smarcamento Barella-Dumfries coglie l’esterno della rete senza opposizione, a 3′ dal 90′.
Simone Fornoni