Un quarto di secolo “di passione” oggi per l’AlbinoLeffe. L’annuncio della fusione tra Albinese e Leffe data 19 giugno 1998. Ma l’ingresso come socio, salvo poi diventarne amministratore delegato, del presidente Gianfranco Andreoletti è consegnato alla storia 2 luglio successivo, all’indomani della comunicazione a livello federale, partendo dalla C2, della creatura nata dall’accordo promosso dall’ex direttore sportivo dell’Atalanta Nicola Radici, vicepresidente dalla delega tecnica con Pietro Zambaiti (pars albinense) temporaneamente presidente, Roberto Spagnolo segretario generale e Fausto Selvinelli direttore generale. Ecco come l’imprenditore di Colzate, ormai vertovese d’adozione e residenza, ricorda i fatti dalle pagine del sito ufficiale bluceleste.

AlbinoLeffe: è paradossale per me pensarlo, ma è una passione che ha accompagnato la mia vita in età… matura. Proprio oggi, 25 anni fa, mi venne chiesto, da socio del Leffe, di far parte di questa nuova realtà, e assieme al signor Servalli accettai. Quel giorno iniziò la mia storia societaria sportiva. Prima appunto, come socio, poi come amministratore delegato e infine come Presidente dalla stagione successiva la fusione con l’Albinese (1999).
Sono solito rappresentare quel momento come un “grosso errore” commesso, non perché la passione sia venuta meno, ma perché conscio delle risorse, delle energie e del lavoro richiesto.

Oggi riguardo questo pezzo di vita e prendo atto del mio trascorso con i colori blucelesti augurandomi che l’attività svolta possa essere servita a qualcosa per quella collettività che ci ha seguìto e frequentato in questi anni di AlbinoLeffe.
In primis, penso ai giovani che hanno fatto parte del Settore Giovanile, cuore della nostra missione. Tanti sono stati i ragazzi a cui, oltre all’aspetto tecnico proprio dello sport che pratichiamo, speriamo di aver trasmesso una morale tale per cui abbiano imparato che i risultati della vita sono il frutto di sacrifici che si sintetizzano nel “prenderle e darle nel rispetto delle regole e dello spirito di gruppo”. Con loro, penso ai formatori che li hanno guidati lungo questo percorso.

In seconda battuta penso agli staff che si sono succeduti alla guida della Prima Squadra per tanti anni. Allenare una formazione di calcio è motivo di sofferenza, perché non sempre i risultati sono la conseguenza di ciò che pensi e per cui hai lavorato. Siamo stati fortunati: la nostra Prima Squadra ha avuto degli allenatori “super”. Ricordo ad esempio Oscar Piantoni, il mister degli esordi, Elio Gustinetti, che ci ha regalato dei risultati che ancora oggi considero “sogni”, prima la Coppa Italia di Serie C, poi la Serie B. Emiliano Mondonico, uno splendido “cavallo di razza”, che ci ha consentito di mantenere la Cadetteria per tanti anni. A questi aggiungo i più recenti Massimiliano Alvini, Marco Zaffaroni e il buon ultimo Claudio Foscarini, che è stato capace di salvarci al termine di una stagione più che difficile.

Ricordo poi tutti i giocatori della Prima Squadra. Non cito i nomi, perché correrei il rischio di dimenticare qualcuno. Sarebbe scorretto e ingiusto, perché tutti hanno contribuito a portare l’AlbinoLeffe a un livello professionistico impensabile, considerati il nostro bacino di utenza e le possibilità economiche. D’altra parte, non posso non ricordare i tristi momenti causati da chi di loro ha “venduto la Serie A”, coinvolgendoci nelle vicende del calcioscommesse. Vicende che hanno segnato noi e i nostri tifosi, ma la passione e la buona volontà che caratterizzano da sempre lo “spirito bergamasco” ci ha permesso di rialzarci. Questo anche dopo un’altra triste vicenda, sia per noi sia per tutto il calcio provinciale, quale l’ingiusto “allontanamento” nel concorso all’acquisto e, di conseguenza, all’utilizzo dello Stadio Brumana di Bergamo.

Un pensiero di gratitudine va ai soci, diretti e indiretti, che ci hanno aiutato a sostenere i notevoli costi di questa categoria, nella speranza che il sistema calcio modifichi le modalità di distribuzione delle risorse che genera, premessa per far sì che ci possano essere investimenti capaci di migliorare le strutture e la formazione dei ragazzi per il calcio italiano.

Da ultimo, non per importanza ma al contrario per evidenziarlo al meglio, il grazie che rivolgo agli sportivi che ci hanno seguito, ci seguono e continuano a sostenerci. Quanto è bello vederli arrivare allo Stadium – ragazzi e famiglie – e festeggiare insieme alla squadra dopo un gol! Ci piacerebbe regalare loro domeniche ricche di successi. Purtroppo non può essere sempre così. Siamo consapevoli dei nostri mezzi e dei nostri limiti, ma vorrei sottolineare il grande lavoro che tutti i componenti dello staff societario mettono in campo, ognuno con la propria professionalità, per ottenere sempre il miglior risultato possibile e regalare ai nostri tifosi momenti di felicità.

Sono passati 25 anni con risultati che, nonostante tutte le difficoltà, restano… indimenticabili! Grazie a tutti e forza AlbinoLeffe!

Il Presidente, Gianfranco Andreoletti

https://youtu.be/9FkYIC5uxgE