Reduce da cinque sconfitte su altrettante gare di campionato, l’U.S. Sarnico cambia pagina e affida a un volto arcinoto la conduzione tecnica della prima squadra. Sancita già la scorsa settimana la separazione con Matteo Teani, si chiude l’interregno di Mirko Rossi, in panchina in occasione del derby con l’Atletico Villongo e si apre un nuovo affascinante capitolo, con la nomina di Mario Donelli. Trattasi allora di gradito ritorno, dato che Donelli ebbe modo di cimentarsi proprio a Sarnico ai tempi dell’Eccellenza, ancor prima che cominciasse una carriera di altissimo profilo culminata con gli incarichi ricoperti all’estero, in particolare Australia e Giappone, per conto del Milan Academy. Maestro di tecnica, oltre che istruttore specializzatosi nel tempo per l’attività nei settori giovanili di determinate società professionistiche, in tempi recenti l’Albinoleffe, mister Donelli si farà carico anche del blasonato vivaio U.S.Sarnico, incrementando ulteriormente l’appeal di una società che può fregiarsi del titolo di Centro di Formazione dell’Inter. Dal Milan all’Inter, allora, come compete a un elemento abituato a stupire fin dai tempi della carriera da giocatore, secondo quanto raccontato da quel soprannome divenuto un marchio indelebile, nel panorama del calcio bergamasco e bresciano: “Maradonelli”. Un tempo fantasista minuto ma dall’esplosività non indifferente e dal mancino fatato, proprio come il “Pibe de Oro”, Donelli ha saputo reinventarsi quale “Eroe dei due mondi” esportando calcio presso frontiere poco conosciute, come Australia e Giappone, sciorinando un dato di non poco conto: il grande calciatore è in grado di trovare le credenziali per concedersi un’altrettanta fulgida carriera, in qualità di allenatore. Ora il più mite ritorno in provincia, per un sostanziale ritorno nella casa di un’U.S. Sarnico che ha disperato bisogno di invertire la rotta, nel complicato torneo di Prima categoria.
Nik