Un ritorno doppiamente gradito va profilandosi, per la guida tecnica del Carobbio 2020. Preso atto dell’addio di Paolo Foglio, per il club di stanza al “Matteo Gritti” è in via di definizione l’accordo che riporterà sulla panchina biancazzurra un profilo decisamente conosciuto, dall’alto dei successi, e dei consensi, riscossi ai tempi del Carobbio degli Angeli. Correva l’anno 2014 e Luca Ferigo, alla corte di Manuel Toti e Pierluigi Danesi, due pilastri di ieri come di oggi, si impose alla ribalta, in qualità di tecnico dei carobiensi, con la vittoria del campionato di Seconda categoria e la finale raggiunta in Coppa Lombardia. Una cavalcata con pochi eguali, nel segno di un calcio improntato sulla passione e sullo spirito di appartenenza, come compete a un Carobbio 2020 che, dopo le delusioni della stagione appena andata agli archivi, vuole ripartire con rinnovato orgoglio e rinnovata ambizione. Sancita la separazione, nella primavera del 2015 – annata poi culminata con la salvezza del Carobbio degli Angeli, agli ordini di Marzio Lugnan – Ferigo, classe ’75, distintosi da giocatore anche sul palcoscenico della Serie D, non ha faticato nell’entrare nel cuore di un’altra piazza a caccia di consensi e tutt’ora sulla cresta dell’onda. Così un’altra epopea prese vita, in quel di Cividate al Piano, con una Cividatese finalmente padrona del proprio destino, capace di raggiungere la Prima categoria, senza più voltarsi. Il presente degli “Orange” racconta di un solido insediamento in Promozione, con tanto di playoff lungamente rincorsi e svaniti soltanto all’ultima giornata dello scorso torneo, mentre la carriera di Ferigo, dopo la tappa all’Atletico Sarnico, nell’anno dell’avvento sulla scena dei lacustri, è andata abbracciando il calcio giovanile e quegli autorevoli orizzonti di sfida che competono a chi bazzica gli staff tecnici di società semiprofessionistiche. Prima, la parentesi in qualità di vice di Maurizio Dondoni; poi, il ruolo di primo allenatore, a capo della Juniores Nazionale della Real Calepina. Terminata un’avventura altamente formativa, ricca di spunti di interesse, va ora profilandosi il più gradito dei ritorni, sulla scena delle prime squadre. Il tecnico di Castelli Calepio torna e lo fa alla corte di Toti e Danesi, rispettivamente presidente e direttore sportivo di un Carobbio 2020 che non fa mistero di puntare in alto, rendendosi protagonista anche in sede di trattive per il parco-giocatori. Così, a battezzare il terzo anno di competizioni di un sodalizio fresco, genuino, dalle idee chiare e innovative, ci saranno anche innesti di grido. La prima pista porta a Danilo Pesenti, un totem indiscusso per la Cividatese fin dai tempi di Ferigo allenatore. La seconda rimanda a Samuele Marchesi, classe ’94, centrale riadattabile laterale basso, con trascorsi in Eccellenza alla Ghisalbese, oltre che Palazzolo, Cividatese e Bagnatica. E poi c’è il terzetto di elementi in procinto di lasciare la Nuova Valcavallina. Chiude una lunga e meritoria militanza Luca Adami, terzino all’occorrenza centrale di sinistra: nel proprio palmares, anche la Coppa Lombardia alzata, guarda caso nel 2014, con il Casazza. La stessa rotta verrà con tutta probabilità compiuta anche da Matteo Facchinetti, mezz’ala classe ’92 con il gol nel sangue, e da Dimitrios Farmakis, attaccante classe ’96, alle spalle un quinquennio in maglia Cenate Sotto.
Nik