Finalmente lo strappo decisivo, anche l’ultimo indugio è rotto e Michele Arrigoni torna ufficialmente all’Atletico Chiuduno. La voce che nel giro delle ultime settimane ha preso rapidamente consistenza può vantare dalla serata di martedì i crismi dell’ufficialità. Elemento conosciuto e apprezzato – basti pensare alla parentesi alla Fiorentina che lo portò alla ribalta nazionale – Arrigoni, reduce da una stagione vissuta a metà tra Grumellese, in Serie D, e Verdello, in Eccellenza, torna al “Renato Paris” dopo il primo approdo concretizzatosi nel 2014, quando ancora l’Atletico era in Terza categoria. Tre stagioni in tutto, con tanto di salto in Prima e unanimi consensi sulle qualità di un giocatore che, evidentemente, non si scopre oggi. Poi il flop della Prima, la corazzata Atletico Chiuduno imbottita di fuoriclasse riesce a malapena a raggiungere i playoff, da cui si congeda cadendo al primo turno e inevitabilmente si apre qualche processo. La squadra viene stravolta, “Arri” se ne va, ma ciò che non passa è la stima e l’affetto di una famiglia, quella dei Gritti, per un interprete di prim’ordine del bel calcio. Quel che prima poteva apparire rammarico diventa allora una promessa: con una categoria più consona e un progetto tecnico più attendibile, Arrigoni diventa l’obiettivo numero uno, assieme ai tanti giovani che inevitabilmente comporta la Promozione. Detto fatto, da martedì sera il fantasista ex Curno e Villa d’Almè è a disposizione di mister Beppe Marchesi. E un attacco imperniato sui gol di bomber Bosis, la corsa di Caldara, l’imprevedibilità di Macetti e, ora, le magie di Arrigoni, suona da chiaro avvertimento per tutte le dirette rivali.
Nik
mercoledì 20 Giugno 2018