10a giornata – Serie B Interregionale Division C (Conference Nord Est), C.S. Italcementi Bergamo (ore 21)
Unica Bergamo – Re-Basket 2000 Rubiera Special Steel Reggio Emilia 74-65 (19-15, 40-35, 57-56)
BLUOROBICA: Simoncelli 10 (1/3, 1/6, 5/5, 9 ass.), Dore 6 (0/6, 2/6), Turel 18 (1/7, 5/8, 2/3), Mazzoleni 11 (4/6, 1/3, 6 r.), Markovic 12 (2/3, 1/1, 5/6, 11 r., 7 ass.); Nespoli (k) 6 (3/3), Carparelli N.E., Renella N.E., Doneda 1 (0/1 da 3, 1/2 tl), Odiphri N.E., Dembele 6 (1/5, 1/1, 1/2, 8 r., 2 st.), Leoni 3 (1/3, 1/2 tl). Coach: Marco Albanesi.
T2 13/36, T3 11/28, TL 15/20 – rimbalzi 10+33 (Markovic 11), assist 21 (Simoncelli 9)
RE-BASKET 2000 REGGIO EMILIA: Alberione 21 (8/12, 1/5, 2/2, 6 ass.), Frediani 6 (1/5, 1/4, 1/2), Longagnani 13 (3/4, 1/5, 4/6), Porfilio 6 (2/7, 0/3, 2/2, 11 r.), Lusetti 10 (5/15, 9 r.); Paparella (k, 0/1, 0/4), Stellato 5 (1/1, 1/1), Dabangadata N.E., Obayagbona 4 (2/3), Codeluppi (0/1), Martelli N.E., Caridi (0/1). Coach: Alberto Baroni.
T2 22/50, T3 4/22, TL 9/12 – rimbalzi 11+31 (Porfilio 11), assist 16 (Alberione 6)
Arbitri: Di Giuseppe e Cignarella di Milano.
Note: parziali 19-15, 21-20, 17-21, 17-9. Timeout 7’49” B (16-15), 11’18” R (26-15), 14’03” R (33-17), 18’30 B (37-27), 24’23” B (44-42), 33’12” R (59-57), 38’56” R (72-63). Fallo tecnico: Dore 28’50” (54-51), 31’29” Nespoli (59-56). Uscito per 5 falli: Lusetti 39’01” (72-63).
Bergamo – Nel mare magnum della discontinuità, lo stacchettino decisivo con 8 punti di Mirco Turel (Fip Stats gli dà un libero in più nel 2/3 di Markovic nel terzo quarto: mistero) tra i sei e i quattro giri di lancetta dal termine per la quarta vittoria su dieci giornate della Bluorobica Bergamo. Vittima Reggio Emilia, capace comunque di vendere carissima la pellaccia. Avanti di 16 al quarto d’ora di gioco, la Unica si perde tra le solite palle perse e le plance difensive date troppo spesso in pasto anche agli esterni avversari, che al parziale di 18-6 a cavallo dei primi due periodi per un 37-21 che pareva averla messa in ghiaccio rispondono il tremendo 12-3 ospite verso metà gara. Ora due trasferte a Iseo e Pizzighettone: all’Italcemeni si ritorna il 7 dicembre ospitando la Sangiorgese.
Mazzoleni si trova subito e viene trovato bene da Markovic. Lusetti impatta e apre il contropiede di Alberione per il primo vantaggio ospite, ma di qua c’è il moloch che tiene botta aiutato da Turel a riportarsi sopra con la bomba (7-6, 3′). Il post bergamasco aumenta i giri fino al pari sul 9 di Longagnani dal mezzo angolo pesante a 6′ dal primo cambio cronometrico. La sfida nella sfida dall’arco premia il serbo da posizione frontale per il nuovo +3 a metà minitempo, mentre il minimo accenno di zona porta gli emiliani a strafare nei tentativi infruttuosi da fuori area e dalla lunga. Sempre distanza dispari non minimale su rimbalzo difensivo e transizione di Nespoli, anche se il suo omologo risponde subito. Come in precedenza Porfilio a campo aperto per un terzo tempo comodo, stavolta è Lusetti, mezzo lungo schierato pivot di posizione ma molto agile, a ristabilire la distanza di corto muso (7’49”) col semigancio appoggiato determinato la prima sospensione di Albanesi.
Turel piazza la bomba del 19-16, Dembele invece inaugura il quarto della sirena corta con uno spettacolare stoppone a due mani su Codeluppi prima della consegna del capitano di casa per i primi due punti di Leoni a tabellone. Dore e il regista ne infilano unaa cinquina tra bombone dall’angolo destro fuori equilibrio e ha la strada spalancata per il sottomano del +11 (26-15) chiudendo a 1’18” un parziale da decina piena destinato comunque a riaprirsi, quindi l’altra mini esondazione grazie alla guardia succitata e alla carambola offensiva di Ljubo, mentre di là esiste solo Lusetti. Leoni scava il massimo gap (33-17) a 6′ dall’intervallo e tale si mantiene fino all’alzata mancina del manico reggiano (35-21) a 4’45” dalla pausa lunga. Dembele si schioda anche in attacco grazie al cioccolatino di Markovic, ma occhio ai ritornio di fiamma: Alberione, poi a segno sul la di Obayagbona, e Longagnani limitano i danni dalla carità e il successivo timeout serve al coach locale per spezzare il fiato a una rimonta giunta alla mera doppia cifra.
Se il missile di Dembele rompe solo un po’ il ritmo del nemico, in cui i due precedentemente in combutta fanno ancora sfracelli, fa decisamente riflettere il controparziale di 12-3 che riapre la partita, figlio di seconde palle non sfruttate e di tiri da sotto o aperti non retinati. Alberione scrive 16 e meno 5 grazie a una persa di Simoncelli, Longagnani fa meno 3 dall’angolo sinistro contrassegnando un avvio di terzo periodo da blackout. La riallungano dalla linea un Doneda a mezzo giro e un Simoncelli che scaccia la virgola con un gioco da 3 punti (44-37, 3′), la riavvicina il solito Alberione per la sua prima tripla agevolata da Porfilio dopo un furto senza effrazione a Markovic nel pick’n’roll col veterano veronese. Si arriva lo stesso a un solo possesso di vantaggio e, nonostante il cesto pesante di Mazzoleni, la cinquina di Frediani la mette in parità per la prima volta in serata a quota 47, ancora su un rimbalzo d’attacco concesso con scarico susseguente a 4′ abbondanti dall’ultima passerella. Leoni e Turel sono a mezzo servizio dalla lunetta, ma per fortuna il secondo rispolvera la berta (52-49) a 2’49” da disputare nel periodo numero 3 e Markovic lo segue in doppia cifra con due personali su tre.
Il tecnico a Dore riporta sotto Reggio e ai nuovi liberi del centrone slavo risponde Stellato al limite dei 24 secondi per il 56 pari. Si ricomincia dal risicatissimo +1 di Dembele dalla linea. Nel quarto finale ci pensa Mazzoleni a risolvere le fasi stracche dell’asse Simoncelli-Dembele dopo 1’24”. Un secondo tecnico viene capziosamente fischiato a Nespoli dopo una bella selva di sbracciate, poi a rimettere le cose a posto c’è la doppia tripla di Turel entro 6′ dal gong, preludio al più otto a quota 67 assistito da Simoncelli. Sul più 6 Dembele sbarra il passo a Stellato e Simoncelli può gonfiare la retina dal divano per il 70-61 a 2′ dal termine per la relativa sicurezza. Dalla carità la chiusura, dello mvp del match Alberione l’ultima, inutile ciuffata.