Atalanta – Roma 0-3 (0-2)ATALANTA (3-5-2):
Dajcar 6; Del Lungo 6 (24′ st Lozza 5,5), Berto 5,5, Ceresoli 6; Oliveri 6,5, Sidibe 5 (17′ st Mediero 5,5), Panada (cap.) 6 (1′ st Giovane 6), Zuccon 6, G. Renault 6,5 (37′ st Bernasconi sv); De Nipoti 6 (37′ st Pagani sv), Omar Shakur 5,5. A disp.: 24 Sassi, 15 Hecko, 17 Guerini, 18 Chiwisa, 19 Fisic, 28 Regonesi. All.: Massimo Brambilla 5,5.
ROMA (3-4-1-2): Mastrantonio 6,5; Ndiaye 6, Morichelli (cap.) 6, Keramitsis 6; Missori 6,5 (40′ st Louakima sv), Faticanti 6,5, Tahirovic 6 (40′ st Di Bartolo sv), Rocchetti 6; Volpato 7 (49′ st Ngingi sv); Voelkerling 7 (32′ st Pagano sv), Cherubini 6,5 (49′ st Koffi sv). A disp.: 12 Berti, 40 Del Bello (p), 19 Dicorato, 27 Bianchino, 31 Verrengia, 37 Falasca, 42 Pisilli. All.: Alberto De Rossi 7.
Arbitro: Gualtieri di Asti 6 (Caso di Nocera Inferiore, Torresan di Bassano del Grappa).
RETI: 17′ pt Voelkerling (R), 40′ pt Cherubini (R), 47′ st Pagano (R).
Note: pomeriggio soleggiato, terreno in buone condizioni. Spettatori accreditati 100. Ammoniti Panada, Rocchetti e Giovane per gioco scorretto. Tiri totali 13-9, nello specchio 4-5, respinti/deviati 3-3, parati 3-2. Corner 6-2, recupero 0′ e 5′ .
Zingonia – Fare di più per farlo a metà non serve nemmeno a livello Primavera. Perché se gli altri sono più cinici e ti guardano pure dall’alto della classifica, allora, pista pista la capolista. L’Atalanta di Brambilla, a ‘sto giro a bottino pieno in campionato soltanto a settembre (4-2 alla Juve il 10, all’inglese sul Milan il 25), inciampa su una Roma intelligente ed essenziale rimediando il secondo ko di fila a tiro di quello a Cercola col Napoli. Con l’Inter all’esordio fanno tre, i punti invece rimangono 8. Manca mordente, perché se Voelkerling colpisce a freddo e Cherubini è un diavoletto in tap-in nel primo tempo, nell’una e nell’altra frazione si sono spalancate pertiche sulle ripartenze avversarie. E sull’ultima del migliore in campo il tocco sotto mancino di Pagano ha punito la Baby Dea, comunque volenterosa, oltre in demeriti. Martedì c’è il Manchester United per la Youth League, sabato prossimo la Fiorentina al “Bozzi”: uno snodo forse cruciale della stagione, con soli 3 punticini in Europa.
Peima dello svantaggio, piovuto facendosi prendere d’infilata in contropiede grazie all’imbucata dell’astuto mancino Volpato per lo sfondatore biondo, agevolato dall’uscita di Dajcar che gli presta il fianco destro in uscita per l’appoggino sul primo palo, Renault prova ad azzeccare il tredici a rientrare al quarto d’ora senza che anima viva sia lì a sfruttare la mezza saponetta di Mastrantonio. Se scollinato il ventesimo di due corsette c’è la grande muraglia sul francese, stavolta in area ma da posizione defilata, in asse con Ceresoli, la chance grossa per impattarla è al 26′, quando il portiere ospite toglie la palla lunga di Panada dalla testa di De Nipoti per poi deviare in corner con le ultime falangi la girata dello stesso a rimorchio di Oliveri.
Di piede e tenendola a terra non va, quindi non resta che usare la testa. Campa cavallo. Il campanile in ascensore di Sidibe chiamato dal calcio franco del jolly siciliano dall’out destro oltre la mezzora serve solo alle nude statistiche, la spizzata di tempia del pendolino destro, accarezzata dall’ammollo di un Del Lungo a metà tra Toloi e Zappacosta, è calibrata proprio male. E per fortuna subito dopo è la mira a impedire all’apripista di imbracciare la doppietta, nonostante il diagonale pressoché senza opposizione apertogli dal suo assistman tra le linee. A sei dalla pausa, la paratissima del baluardo giallorosso sulla correzione di Omar, dettatagli dalla sponda aerea di Berto sul quarto angolo della serie battuto dal ragazzo di Palermo. La punizione la sforna la catena di (centro)destra tra Faticanti e il rompighiaccio, l’estremo nerazzurro non può trattenerne il tiro incrociato né fiondarsi in tempo su controllo, piroetta su se stesso e destro secco della punta nemica più mobile a fil di legno lontano.
Nella ripresa ci prova subito Oliveri con la punizione alta (3′) dal vertice sinistro, conquistata dal bomber svedese, oggi un po’ troppo a sprazzi, e ancora svettando al decimo nel gioco da quinto a quinto. Dritto per dritto, di fronte piena, con la porta che s’intigna a non spostarsi. Dietro si balla al primissimo break Tahirovic-Voelkerling-Rocchetti con sfera allontanata corta (16′) e tiraccio in fallo laterale del centravanti dalla sinistra dell’area. Di là, in capo a due minutini, De Nipoti batte al volo col preferito sul lancetto di Zuccon indirizzandola in lungolinea a un metro scarso dall’incrocio. I cambi di casa portano gli attaccanti al numero perfetto, con Mediero sballottato dalla mezzala e i laterali arretrati, ma non si supera la telefonata di Giovane (31′) al culmine di mezza dozzina di rimpalli. Al gong, la beffa del tris calato sempre in contropiede.
S.F.