Atalanta – Bayer Leverkusen 3-0 (2-0)ATALANTA (3-4-3):
Musso 6,5; Djimsiti (cap.) 7, Hien 6,5, Kolasinac 7,5 (1′ st Scalvini ); Zappacosta 7,5 (39′ st Hateboer sv), Koopmeiners 7, Ederson 7, Ruggeri 7 (46′ st Toloi sv); De Ketelaere 6,5 (12′ st Pasalic 7), Scamacca 7,5 (38′ st Touré sv) Lookman 10. A disp.: 29 Carnesecchi, 31 Rossi; 43 Bonfanti, 3 Holm, 20 Bakker, 15 De Roon, 25 Adopo, 59 Miranchuk. All.: Gian Piero Gasperini 8.
BAYER LEVERKUSEN (3-4-3): Kovar 5,5; Tapsoba 5,5, Tah (cap.) 6, Hincapie 6; Stanisic 5,5 (1′ st Boniface ), G. Xhaka 5, Palacios 6,5 (23′ st Andrich ), Grimaldo 5,5 (24′ st Hlozek 6); Frimpong 6 (36′ st Tella 6), Adli 5, Wirtz 5,5 (36′ st Schick sv). A disp.: 1 Hradecky, 36 Lomb; 6 Kossounou, 13 Arthur, 32 Puerta, 7 Hofmann, 9 Borja Iglesias. All.: Xavi Alonso 5.
Arbitro: Kovacs 5,5 (ROM – Marinescu, Artene; IV Kruzliak – Svk. V.A.R: Van Boekel – NED, A.V.A.R. Popa – ROM).
RETI: 12′ e 26′ pt, 30′ st Lookman (A).
Note: serata autunnale, spettatori 46.500 di cui 7.960 tifosi dell’Atalanta e 11.442 del Bayer Lekerkusen nei settori loro riservati. Ammoniti Djimsiti, Scamacca, Zappacosta, Tapsoba, Koopmeiners e Andrich per gioco scorretto, Wirtz per proteste. Occasioni da gol 7-5, tiri totali 10-10, parati 3-2, respinti/deviati 1-2. Var: 2 (penalty check Kolasinac-Adli, 30′, Scalvini-Hlozek 91′). Corner 2-5, recupero 2′ e 5′.
Dublino – La zampata e la delpierata di Lookman impreziosita dal tunnel, la chiusura dello stesso uomo da triplete alla mezzora della ripresa. L’Atalanta attinge alle vette della storia e della gloria nella finale di Europa League a Dublino contro il Bayer Leverkusen portandosi a casa un secondo trofeo dopo la Coppa Italia del 1963. Alla cinquantaduesima partita cade l’imbattibilità delle Aspirine.
Se al 5′ Musso deve uscire di pugno per anticipare Wirtz sulla sventagliata di Xhaka, la risposta entro il tris cronometrico è di Scamacca, borseggiatore della palla in mezzo al campo e aspirante finalizzatore in torsione di testa con Hincapie a mandarlo un po’ fuori tempo sulla sovrapposizione crossata di Ruggeri all’apripista di lì a poco. Di giustezza e scaltrezza, col mancino sotto l’incrocio, in corsa, grazie al flipper da primo tiro dalla bandierina (il suo) rimesso in gioco di fronte da Kolasinac per l’appoggio dall’out destro di Koopmeiners all’incursione di Zappacosta.
Botta e risposta tra Stanisic, tiro smorzato dal bosniaco tra le braccia del portiere nerazzurro dopo il liscio di Adli a rimorchio di Frimpong, e Scamacca che col piede debole non chiude bene lo scambio col partner di linea-rompighiaccio alzando la mira al culmine di un recupero alto di Hien. Ventesimo scarso e poco più tardi il direttore di gara, copertosi gli occhi sul fallo tattico di Hincapie su De Ketelaere, sfodera subito il giallo sotto gli occhi di Djimsiti, in ritardo in uscita alta su Palacios, ma il nigeriano la mette virtualmente in ghiaccio quando il rinvio di Kovar gli ritorna indietro perché addosso ad Adli c’è proprio appiccicato l’albanese come un tafano, la palla finisce in mezzo alle gambe di Xhaka e dal limite ricompare nell’angolino dopo un giro a effetto. Niente tris per la prevedibilità, la scarsa o nulla angolazione e la poca potenza della telefonata da fuori dell’uomo di Fidene scollinata la mezzora, e anche niente dimezzamento dello score di Grimaldo, lanciato da Palacios su sfondone del fiammingo e ipnotizzato dall’arquero albiceleste nel maldestro tentativo di pallonetto. Cartellino buttato pure da Scamacca per una mezza forbice su Adli, a tiro del 30′ protestatario per un anticipo netto sulla sfera di Kolasinac. A una manita scarsa dall’intervallo Kovar blocca in due tempi la conclusione di CDK dettata dal contropiede a due con Lookman riaperto verso destra da uno Scamacca non nuovo a istinti da rifinitore; in recupero, il sinistraccio largo del regista svizzero-albanese dei renani.
La ripresa comincia con la prima punta Boniface novità tra gli Alonso-boys e il recuperatore Koopmeiners a costringere Hincapie alla diagonale disperata per anticipare il belga. Occhio che mica è finita. Pasalic rimpiazza De Ketelaere, Musso in tuffo sul pallone dal fondo da sinistra di Adli e sinistraccio in curva di Frimpong privo di opposizione. Nemmeno l’ora di gioco al netto degli extra, Scalvini che ha sostituito il rientrante Kolasinac all’intervallo va in ambasce qualche volta e ‘Mola finalizza la ripartenza di Scamacca, ma è Super Mario a rubarla stavolta, in faccia ad Andrich e la sterzata vale al nativo di Londra il sinistro nel sette opposto. Settantacinquesimo e in città in piazza è un delirio tra viale papa Giovanni XXIII e la Torre dei Caduti. Ederson non cala il poker perché la telefona bassa. Una deviazione di Djimsiti sul tacco di Schick, una verifica su Scalvini vs Hlozek che poi sgancia il fendente senza incrociarlo ma tutti pensano alla cerimonia. Alzala, mister, alzala!