9a giornata serie A – Bergamo, Gewiss Stadium, sabato 26 ottobre (20.45)
Atalanta – Hellas Verona 6-1 (5-1)
ATALANTA (3-4-3): Carnesecchi 6; Djimsiti 6,5, Hien 6, Kolasinac 7 (32′ st Palestra 6); Zappacosta 6 (11′ st Bellanova 6), De Roon 7,5, Ederson 7 (11′ st Pasalic 6), Ruggeri 6,5; De Ketelaere 8, Retegui 8 (17′ st Zaniolo 6), Lookman 10 (11′ st Samardzic 6). A disp.: 28 Rui Patricio, 31 Rossi; 2 Toloi, 5 Godfrey, 40 Comi, 7 Cuadrado, 6 Sulemana, 50 Steffanoni. All.: Gian Piero Gasperini 8.
HELLAS VERONA (3-4-2-1): Montipò 6; Coppola 5 (1′ st Lazovic 6), Magnani 4,5, Ghilardi 5,5; Tchatchoua 5, Belahyane 6,5, Serdar 5 (22′ st Suslov 6), Bradaric 4,5 (1′ st Daniliuc 5,5); Kastanos 5 (1′ st Dani Silva 6), Livramento 5 (34′ st Alidou sv); Sarr 6,5. A disp.: 34 Perilli, 98 Magro; 15 Okou, 5 Faraoni, 17 Sishuba, 80 Cisse, 7 Lambourde, 11 Tengstedt, 35 Mosquera, 72 Ajayi. All.: Paolo Zanetti 4,5.
Arbitro: Feliciani di Teramo 6,5 (Bercigli di Firenze, Di Gioia di Modena; IV Marinelli di Tivoli. V.A.R. Massa di Imperia, A.V.A.R. Marini di Roma 1).
RETI: 6′ pt De Roon (A), 9′ pt e 13′ st Retegui (A), 14′ pt De Ketelaere (A), 29′ e 34′ pt Lookman (A), 42′ pt Sarr (V).
Note: serata autunnale e coperta, 23.015 per un incasso di 522.154,11 euro. Ammonito Bradaric per gioco scorretto. Tiri totali 19-4, nello specchio 10-2, parati 4-1, respinti/deviati 3-0, legni 1-0. Corner 4-2, recupero 1 e 0′.
Bergamo – La partita, la terza di fila vinta in campionato dell’Atalanta al cospetto dell’Hellas meno epico di sempre, che pareva già chiusa al decimo, esonda ancor prima della mezzora e tanti saluti, pratica archiviata in attesa di completare il trittico col Monza mercoledì e a Napoli domenica prossima. De Roon e Retegui aprono subito la scatola di sardine del 5-4-1 del Verona in fase di non possesso, rispettivamente a rimorchio e su conclusione ribattuta di Lookman dopo 5 minuti e quindici secondi e otto e rotti. Al tris ci pensa De Ketelaere con la magia sotto il sette opposto dalla destra dell’area, alla quaterna lo scatenato ‘Mola, nettamente il migliore in campo, al 29’. Uno score ulteriormente allargato dalla doppietta del mattatore a 11′ dalla pausa, mentre di là è il terminale unico a salvare parzialmente la faccia
Kolasinac ne spara subito una a salve, ma a scardinare il catenaccio ospite basta il paio di sgasate del nigeriano, la seconda volta in combutta con l’oriundo che infila di sinistro in lungolinea la nona sinfonia stagionale raccogliendo la respinta di Ghilardi. Quest’ultimo concede solo l’angolo, su pallone dal fondo ancora del bosniaco, al bomber di casa che al 12′ manda fuori in elevazione il cross di Zappacosta. Alle soglie del quarto d’ora, però, a ruota della pezza miracolosa del portiere avversario, che sbarra il passo di piede all’inserimento della Super Aquila, Bradaric fa la bella statuina senza impedire la minima finta al fiammingo che insacca a giro. Due assist per un Ademola strepitoso, mentre l’argentino azzurro al 25′ ci riprova staccando sul traversone di Ruggeri, un poker scongiurato dal colpo di reni di Montipò. Ma l’uomo dall’11 sulle spalle decide di metterla ulteriormente in ghiaccio scendendo da sinistra per superare il contrasto molliccio di Coppola, convergere e battere l’ultimo baluardo nell’angolino sul primo palo dal limite. Bis personale al 34′ quando Ederson prende il fondo e CDK gliela tocca per il tiretto mancino davanti all’area piccola. Sarr colpisce il palo sull’unica manovra gialloblù degna di tal nome, ma è in offside e sull’avanzata di Belhayane la piazza comunque sotto il primo incrocio di sinistro facendo secco anche Hien a un pokerino cronometrico dal tè caldo.
Inizia la ripresa e Magnani devia sulla traversa alta al doppiettista il possibile tris individuale (9′) in scia a Kolasinac e De Roon, finché Mateo non indovina la decima, sempre di mancino ma stavolta sotto il primo sette, finalizzando da un passo l’azione in verticale di Pasalic rifinita dal belga. Al 28′, dopo che Lazovic ci ha messo la seconda sponda veronese dopo quella iniziale di Livramento su ammollo di Tchatchoua, l’aspirante doppiettista ospite si ritrova in linea col suo assistman ma allarga il destro senza riuscire a chiudere bene il diagonale. Siamo al 74′; al 78′ CDK-De Roon-Zaniolo aprono il piattone debole a Pasalic. Dani Silva ci prova dalla lunga a 6′ dal 90′ saggiando i riflessi di Carnesecchi,