Prospettiva e passioni, due concetti fondamentali nella filosofia di Alessandro Consonni, classe 2003 della Colognese di Baretti che ci ha raccontato non solo dell’annata della sua squadra ma anche della sua vita fuori dal campo, dove cerca di costruirsi un futuro.
Come sta andando la stagione? “Purtroppo non come ci aspettavamo, stiamo dando il massimo da inizio anno ma i risultati non ci sorridono. Il gruppo però è unito e continua ad avere voglia di lottare, c’è ancora tempo e proveremo fino alla fine a conquistarci la salvezza”.
Per te che vieni da Brusaporto e dalla Serie D, quali sono le differenze principali con l’eccellenza? “Secondo me quelle principali sono due: il ritmo di gioco e l’organizzazione generale delle squadre. In Serie D è tutto più veloce ed hai meno tempo per prendere decisione, oltre che naturalmente vedere un livello di qualità nettamente superiore, devo dire però che sono rimasto sorpreso dal livello dell’eccellenza comunque molto alto”.
Nella vita oltre al calcio di cosa ti occupi? “Sono uno studente di ingegneria, è impegnativo conciliare i due impegni ma cerco di organizzarmi al meglio per dare il massimo in entrambi gli ambiti. È importante costruirsi un futuro anche fuori dallo sport, pur comunque portando avanti le proprie passioni”.
Daniele Alborghetti