Lazio – Atalanta 1-3 (0-2)LAZIO (4-3-3):
Magro 6; Zazza 6, Bordon 6, Dutu 5, Milani 6,5; Sardo 6 (14′ st Napolitano 7), Nazzaro 5,5 (39′ st Cuzzarella sv), Di Tommaso 6 (39′ st Bigotti sv); Serra 5,5 (14′ st D`Agostini 6), Sulejmani 6 (32′ st Kone 6,5), Sana Fernandes 6,5. A disp.: Gioele Bosi, Kone, Tredicine, Ferrari, Cappelli, Bordoni. All.: Stefano Sanderra 6.
ATALANTA (3-4-1-2): Pardel 6,5; Guerini (cap.) 7, Tavanti 6,5, Tornaghi 6; Ghezzi 6,5, Colombo 7, Riccio 7,5 (23′ st Bonanomi 6,5), Armstrong 6,5; Manzoni 7 (42’st Cassa sv); Vlahovic 7, Fiogbe 7 (23′ st Vavassori 6). A disp.: Torriani, Obric, Simonetto, Mensah, Camara, Jonsson, Orlando, Castiello. All.: Giovanni Bosi 7.
Arbitro: Gianquinto di Parma 6,5 (Lisi e Linari di Firenze).
RETI: 28′ pt Riccio (A), 43′ pt Vlahovic (A), 10′ st Manzoni, 42′ st Kone (L).
Note: mattinata soleggiata, spettatori 100. Ammoniti Guerini, Tornaghi e Cassa per gioco scorretto. Occasioni da gol 9-9, tiri totali 11-13, parati 2-3, respinti/deviati 1-2, legni 1-0. Corner 4-6, recupero 2′ e 4′.
Formello (Roma) – Riccio ci mette la testa e la Primavera dell’Atalanta la rialza insieme a Vanja Vlahovic, tornato dopo quasi tre mesi dall’Under 23 e capace di riprendere il vizio in una categoria dove segna come nessuno. Memore della doppietta a Monza del 26 gennaio, ultima partita con la Samp il 6 del mese successivo prima di dieci giornate senza di lui, il serbo scrive 19 in casella agevolando l’operazione controsorpasso alla Lazio (55 punti a 54) al terzo posto. Chiude i conti Manzoni al decimo della seconda metà recuperando l’errore in uscita di Dutu, prima del gol della bandiera in caduta di Kone incrociando la sfera portagli da Napolitano in piena area. Scollinata la minicrisi del paio di ko con Cagliari e Juventus, da qui al gong della regular season, il tris di prove Bologna-Verona-Inter con la prova alzanese in casa a metà del guado.
Se l’asse Manzoni-Fiogbe costringe Magro all’uscita subitanea di piede (2′), il rischio successivo se lo prende il futuro assistman Ghezzi, sbilanciato dal movimento di Sana Fernandes che poi calcia altissimo sul cross a rientrare di Sardo da rimessa laterale di Zazza. Siamo alla cinquina cronometrica e per vedere un’altra mezza chance tocca aspettare il quarto d’ora, quando la mezzala destra di casa anzidetta stacca alla viva al parroco accompagnata dal contagiri del sovrapposto Milani. Due lancette abbondanti più tardi, ecco il tiro in porta numero uno, sempre degli altri, quando Colombo perde palla ed è sempre Sardo a combinarne di interessanti, smistando per Serra che in corsa incrocia il diagonale per modo di dire. Il vantaggio non sembra nell’aria, eppure dal campanile del pendolino di Grassobbio spunta un curioso gioco delle torri con la punta beninese che premia il terzo tempo imperioso a fil di palo del centrocampista figlio d’arte. La stessa specialità, invece, non premia Di Tommaso, che taglia davanti al secondo palo con gli stessi esiti del compagno di reparto a tredici dalla pausa, senza sfruttare il pallone calibrato della sua ala sinistra. Ma l’ex Partizan è implacabile nel diagonale a mezza altezza da posizione invero defilata verso destra, cogliendo la palla al balzo del recupero con allungo di Colombo a un quater dall’intervallo.
La ripresa s’incammina con due chances sprecate dagli Aquilotti, con Serra che taglia bene ma alza la mira al culmine della serpentina di Milani per poi porgerla all’ingrato Sardo che spara anche lui ai piccioni il tiro mancino (7′). Alla Baby Dea, comunque, per ingranare di nuovo basta e avanza la corsa in navata di Colombo con destro secco dalla lunetta respinto in due tempi da Magro per passare la volta dopo. Tra 23′ e 27′, le occasioni per calare il poker non sfruttate da Vlahovic in spaccata sul tiro di Armstrong divenuto assist in combutta con l’autore del tris e Bonanomi che si fa chiudere il palo dal portiere locale sul la di Vavassori. A una decina dal novantesimo, l’uomo-assist di stanza al “Mirko Fersini” di Formello la sgancia per D’Agostini che saggia i riflessi di piede di Pardel. Lo slavo rilasciato da Modesto se la fa parare su slancio di Manzoni (37′), Vavassori sullo smarcante da sinistra dello stesso Vlahovic (47′). In mezzo il gol laziale, sempre all’ottantadue Tavanti devia sulla traversa la conclusione di Zazza a botta sicura.