AlbinoLeffe – Legnago Salus 1-2 (1-1)ALBINOLEFFE (4-4-2):
M. Rossi 6; Gusu 6, Marchetti 6, De Felice 5,5 (32′ st Ntube 6), Michelotti 6,5; Petrungaro 6 (23′ st Martignago 5,5), Poletti 6 (32′ st Doumbia 6), Giorgione (cap.) 6,5, Tomaselli 6 (29′ st Zoma 6); Galeandro 6, Ravasio 6,5 (1′ st Cori 5). A disp.: 40 Facchetti, 41 Muzio, 44 Concas. All.: Michele Marcolini 5,5.
LEGNAGO SALUS (4-3-3): Enzo 6; Ricciardi 6,5, Gasparetto 5,5, Bondioli (cap.) 6, Pitzalis 6,5 (35′ st Stefanelli sv); Salvi 6, Yabre 6,5, Giacobbe 6 (35′ st Zanetti sv); Sgarbi 5,5 (9′ st Contini 6,5), Buric 7 (23′ st Antonelli 6), Juanito Gomez 6,5. A disp.: 1 Corvi, 12 Gasparini, 3 E. Rossi,, 5 Ambrosini, 7 Lazarevic, 13 Milani, 16 Muteba, 27 Olivieri. All.: Armando Perna 6,5 (Giovanni Colella squalificato).
Arbitro: Taricone di Perugia 6,5 (Colavito di Bari, Palla di Catania; IV Galiffi di Alghero).
RETI: 30′ pt Tomaselli (A), 42′ pt Juanito Gomez (L), 11′ st Contini (L).
Note: pomeriggio soleggiato, terreno in condizioni precarie con presenza di ghiaccio a chiazze. Ammoniti Pitzalis, Bondioli e Gasparetto per gioco scorretto, Contini per esultanza scomposta e Cori per proteste. Tiri totali 6-11, nello specchio 2-4, respinti/deviati 1-3, parati 1-2, legni 1-0. Corner 6-3, recupero 2′ e 5′.
Gorgonzola (Milano) – In Salus, purtroppo, c’è solo il Legnago. Cinque ko in nove partite: l’AlbinoLeffe della mini rivoluzione a fasce chiuse conferma di soffrire di un mal di Gorgonzola da emicrania eterna. L’ansia, soprattutto in fase difensiva, scorre nelle vene prima e dopo il rompighiaccio pressoché casuale di Tomaselli alla mezzora, continuando imperterrita ad attanagliare gambe e idee anche a cavallo del pareggio di Juanito Gomez da situazione inattiva e della rimonta by Contini. Di lì, avversari (c’era l’ex Stefanelli) coi remi in barca e tanti saluti, a tiro degli occhiali inforcati a Verona città. 6 punti su 23 tra le mura amiche, con l’unica vittoria precedente ancora in estate, il rigore del subentrato odierno Cori al Mantova il 19 settembre, dicono male ai bergamaschi dalle ambizioni di playoff zavorrate da infortuni e squalifiche (Saltarelli). A Trento, sabato prossimo, sempre alle 14.30, il gong del girone d’andata. Non si vince dal 3-2 di Lecco del 14 novembre, Galeandro e doppio Zoma dopo essere andati sotto: stavolta il giochetto del tutto per tutto col baby inserito in corso d’opera non è riuscito.
Se la manovra sulla catena di centrosinistra alla manita d’orologio non può trovare l’aggancio di Petrungaro, di là Sgarbi rifinisce il contropiede al quasi raddoppio temporale per la telefonata del carrarmato Buric con la loffia oltre il limite. Una pausa esagerata delle operazioni sui due fronti si rompe dopo ben undici lancette e con più decisione i blucelesti potrebbero passare, solo che sulla seconda palla concessa dal terzetto altrui l’aspirante assistman Ravasio deve limitarsi a sganciare un rasoterra innocuo dal limite, costretto com’è a riprendere il conato in acrobazia di Giorgione (che cade quasi stortandosi il polso sinistro) respinto da Salvi. E meno male che il retropassaggio sciagurato in capo a due minuti del firmatario del vantaggio di lì a poco De Felice stoppa il diagonale della boa ospite a Rossi ormai fuori causa.
Avanti proprio con l’esterno sinistro alzato a trequartista per la seconda volta di fila, cui basta l’appoggino a porta indifesa sulle ali della sponda del terminale per Galeandro, i seriani si fanno acciuffare a una cinquina secca dall’intervallo dalla spizzata dell’argentino in anticipo sul baby difensore a correzione della punizione tagliata del centravanti croato dalla trequarti destra. A metà del guado, l’occasionissima per parte, con Michelotti a chiudere l’omonimo del critico d’arte su apertura di Pitzalis, Gomez a lisciare e Giacobbe ad allargare la svettata sul secondo palo sul successivo tiro dalla bandierina dello specialista (35′) prima che il terzo corner a favore scateni il destro secco e fragoroso di Petrungaro respinto dalla traversa (41′).
Incassata la dura legge del gol, la ripresa inizia con la testa bendata del capitano di casa per uno scontro fortuito con Yabre e prosegue col ribaltamento dello score della new entry su un rilancio di Bondioli per levare l’impasse dal tic-toc che trova l’allungo in gioco aereo del centrattacco legnaghese per controllo e radente inizialmente disturbato dal 2003 in campo, comunque poco deciso nel contrasto. Al 17′ l’ottimo numero 29 biondo ciabatta alto dal limite il suggerimento della sua ala più fantasiosa, ma di qua non si va oltre il calcio franco procurato da Poletti sul contrasto con l’avversario dalla fascia al braccio e sprecato dal sannita addosso alla barriera (24′). Marcolini vara la formula all attack con l’ingresso di Martignago e la sequela a destra del battistrada, poi rimpiazzato dal burikinabé, due discesone sul lastrone, zero termico e ahilui anche al quoto.