Torre de’ Roveri 10:
certe partite sono quelle che fanno svoltare in meglio un’annata già bellissima. Per il Torre de’ Roveri la domenica a Pedrengo è di quelle dolcissime, intanto per come è arrivata la vittoria in casa della corazzata di Barcella, un successo strappato con le unghie, con i denti, con il cuore, con la classe e con l’intelligenza. Poi i tre punti sono di fondamentale importanza per la classifica, due punti di lunghezza sulle avversarie nella corsa promozione a questo punto della stagione, superato lo scoglio Pedrengo, sono un tesoretto che può fare la differenza. Torniamo all’ultimo match, vinto da grande. Partita sbloccata dopo dieci minuti (uno scatenato Lecchi steso in area, conseguente sacrosanto rigore trasformato dal cecchino tutto fantasia che di cognome fa Sala), dominio assoluto per l’intero primo tempo, ripresa gestita grazie a una meravigliosa prova difensiva del quintetto formato dal numero uno Boy, dai laterali Santucci e Daha e da quei due invalicabili muri umani che sono Akkouch e Petteni, e gara portata in porto. Bene tutti, Ruggeri, che si è sacrificato per far girare tutto al meglio, l’imprendibile Lecchi, il regista biancoceleste Ghali (che piede) e Foiadelli, lottatore presente in ogni zona del campo. Discorso a parte merita la coppia offensiva, Suardi-Sala, spauracchio per qualsiasi difesa avversaria. Capite bene che per la capolista il momento magico, ora un mese da vivere come se ogni domenica fosse una finale per coronare il sogno promozione del presidente Cristoforo Giorgi.
Matteo Bonfanti