Che dire del Clusone senza usare mille aggettivi superlativi? Perdonateci, ma non si può, perché i biancazzurri stanno scrivendo la storia del pallone bergamasco in Terza categoria. Nessuna squadra mai ha vinto matematicamente il campionato a metà marzo, nessuna squadra mai ha vinto diciannove partite di fila, tutte quelle giocate dall’avvio della stagione 2018-2019. E si badi bene che la formazione allenata da mister Martinazzoli, a cui vanno i nostri applausi, è in uno dei raggruppamenti che in estate avevamo definito di ferro, con Casnigo, Amici di Pegu, Alzanese, Virescit, Ardesio e Villese, gente attrezzata per fare bene, con in testa il pensiero stupendo del salto in Seconda. Si vedrà nei play-off, adesso lasciateci celebrare questi ragazzi fantastici, marziani del pallone orobico, in grado – tenetevi fermi e restate a bocca aperta – di farne sessantotto, subendone appena sedici in diciannove partite stagionali. Media gol impressionante grazie a un gioco spumeggiante e a interpreti sempre sul pezzo.
Partiamo dall’attacco, che ha cinque giocatori fantasmagorici, Omar Ferrari, classe 1995, ventisette centri fin qui, assist, giocate d’autore, svariate meraviglie per palati fini, insomma l’uomo della Provvidenza anche domenica, doppietta alla Poliscalve, prima una bordata imparabile scagliata all’altezza dei venti metri, poi golasso da killer dell’area, meravigliosamente servito da Fabio Gelfi, centrocampista di quantità e qualità, altra pedina preziosa.
Torniamo ai bomber del Clusone, la lista è lunga e vede Gabriele Francesetti, altro classe 1995 da tenere d’occhio, a quota nove, spalla ideale dello scatenato Ferrari, perché sempre in grado di creare superiorità numerica là davanti, poi Paolo Bertola, 91, a otto, un altro che dal del tu al pallone, quindi Stefano Mella, grande talento nato nel 1988 che è già a sette, il coetaneo trentenne Federico Delvecchio a cinque così come il venticinquenne Andrea Guizzetti, due ragazzi che segnano parecchio anche se di mestiere fanno altro, tengono il pallino della mediana.
Fortissimi in avanti, invincibili dietro, con l’esperto portiere Fabio Magrini in grado di dare sempre sicurezza al reparto formato da Marco Bettineschi, Maicol Calzoni, Michele Canobbio e Alessandro Folzi, due che anche domenica hanno giocato una gara da urlo, poi Fabio Cemmi e Davide Chiarolini, il capitano di mille battaglie, uomo spogliatoio, giocatore fortissimo, imprescindibile perché in grado di ricoprire benissimo più ruoli.
Via col centrocampo, detto di due elementi di valore come Delvecchio e Guizzetti, gli altri eroi sono Riccardo Dalla Torre, il giovane ispiratissimo che risponde al cognome di Bassanelli e di nome fa Danilo, il già citato Fabio Gelfi, che ha cuore e polmoni , necessario quando c’è da mettere la gamba per far ripartire la truppa, Federico Giudici, quello che ha addosso la classe che serve per l’ultimo passaggio, e Fabio Luzzana, altro talento della generosa annata 1998 a Clusone e dintorni.
Gli uomini sono questi, con rincalzi di valore che hanno sempre fatto il loro quando chiamati in causa, parliamo del secondo portiere Daniel Gualdi, di Armelin Kokic e di Quentin Gonan.
Grandi i ragazzi, super sia lo staff tecnico formato da mister Giovanni Martinazzoli, Battista Bettinaglio, Mauro Invernici, Andrea Palini, Graziano Calzoni, Grazia Bonometti, Angelo Ferri e Gian Pietro Giudici, che quello dirigenziale, il presidente Vittorio Dalla Torre e il vice, il grande Valter Pianezzi, da decenni impegnato anima e corpo nel club biancazzurro. E il campionato non è finito, restano tre partite, ovviamente da vincere per chiudere a punteggio pieno trasformando una stagione già storica in una impossibile da non ricordare sempre e per sempre.
Matteo Bonfanti