Ero un ragazzino e il Leffe era il meglio del calcio bergamasco, una squadrona che spaventava il Chievo, il Como, il Vicenza e l’Empoli quando i cinque club lottavano per il primato in Serie C1. In maglia celeste un certo Pippo Inzaghi, che sarebbe poi diventato il più forte centravanti italiano, con lui gente fenomenale, Gianni Cefis, ora stimato mister tra la D e l’Eccellenza, e Alessandro Furlanetto, libero straordinario, adesso mister di tante ottime squadre semiprofessionistiche. L’Hellas Verona s’innamorò a tal punto di quella meravigliosa compagine, arrivata al quarto posto nel 1993, da prendere l’intero pacchetto, mister Mutti e i suoi tre talenti. Leffe era un fortino, anche grazie a uno degli stadi più belli della categoria, il famoso Martinelli, gioiello da tremila posti, spesso esaurito perché i lanieri avevano un sacco di ammiratori, molti che come me venivano da fuori provincia.
Poi, come accade in tanti paesi, dall’apice al buio calcistico. E adesso la rinascita, anzi, le rinascite perché le squadre che hanno fatto innamorare di nuovo gli appassionati sono due, il Calcio Leffe, in vetta al girone B di Terza categoria, e l’Oratorio 1993 Leffe, distante un solo punticino. Domenica alle 14.30 il derbissimo, che scommettiamo sarà una vera e propria festa del calcio.
Andiamo con ordine, partendo dalla capolista, squadra fortissima, capace di raccogliere 27 punti in dodici partite, segnando, udite, udite, quarantatre gol, quattro a partita, e subendone appena quattordici. Chi sono gli eroi di questa nuova formazione di cannibali sul terreno di Leffe? Uno su tutti, Matteo Imberti, ex stella dell’Accademia Valseriana, arrivato a Leffe per fare gol su gol, dieci in questo primo scorcio di stagione. Ma i fenomeni in attacco sono parecchi, c’è Nicola Capitanio, già otto centri quest’anno, un classe 1994 che siamo pronti a scommettere che l’anno prossimo giocherà avanti di due categorie, poi Davide Bonazzi, baby boom del 1999, a quota quattro come Alex Martinelli e Nicola Milazzo, altri due calciatori che non si tirano indietro quando c’è da spararla in porta. Con loro una rosa di prim’attori, sia in difesa che a centrocampo e mister Giovanni Vavassori in panchina.
Straripante anche l’altra favola del paese, l’Oratorio 1993 Leffe, il club presieduto da Alberto Pezzoli, dal direttore generale Giovanni Gelmi e dal direttore sportivo Massimiliano Mosconi, appassionati che in questo decennio hanno fatto un gran lavoro. A riprova i risultati raggiunti in questa stagione, quei 26 punti raccolti fin qui dall’ottima squadra allenata da Ulisse Pezzoli che domenica ha pareggiato contro l’altra grande forza del girone, la Virescit di mister Fadigati. Anche qui, dall’altra parte del cielo calcistico di Leffe, i ragazzi interessanti sono tanti. Ci sono i bomber, Alessandro Castelli, tecnica mostruosa, già a otto reti, e Fabio Bazzana, centrocampista di quelli che la mettono quasi sempre, ora a sette reti. Ma non è solo l’attacco, è l’intero complesso che fa sfracelli in ogni zona del campo. Riccardo Bernini è un ottimo portiere, Gianluca Noris, Marco Sorte e Davide Cornaro formano un pacchetto difensivo di altissima affidabilità, poi, in mediana, ecco il pendolino Luca Zenoni, l’inesauribile Marco Bonazzi, Luigi Castelli, assenza pesantissima domenica perché squalificato, e Carlo Benatti, pedina fondamentale per via dell’incredibile esperienza sui campi di mezza provincia.
Partitone, quindi, non sarà Leffe-Chievo, ma qualcosa di diverso, l’impressione che il pallone nel paese seriano sia tornato alla grande.
Matteo Bonfanti