L’emozione del donare non si ferma. Un milione e trecentomila euro donato negli ultimi quattordici anni e nuovi traguardi da scrivere insieme. L’Accademia dello Sport ha presentato questa mattina – mercoledì 9 maggio – il Tennis 2018, la 42esima edizione di un torneo tennistico che dal 2003 ha assunto i contorni di una grande festa della beneficenza. Nella sala consiliare del Palazzo della Provincia di Bergamo, si sono ricordate le tante tappe di quest’avventura e si sono svelati i dettagli del nuovo anno.
Il torneo
Si giocherà da venerdì 18 maggio a giovedì 7 giugno sui campi del Centro sportivo «Mongodi» di Cividino di Castelli Calepio (A4, uscita Ponte Oglio); venerdì 8 giugno, i saloni della Fiera di Bergamo accoglieranno il galà finale del Tennis 2018, una serata magica in cui saranno premiati i vincitori dei tornei sportivi – oltre al tennis, si festeggeranno anche i giocatori del «Bergamo Golf for Charity», la competizione golfistica che l’Accademia ha organizzato nel mese di aprile con tre appuntamenti – e le personalità a cui l’Accademia attribuisce i Golden Vip, prestigioso riconoscimento che valorizza i meriti nel mondo dell’imprenditoria, dello sport e della medicina.
Il Tennis 2018 mette in palio il 27esimo Trofeo Achille e Cesare Bortolotti (doppio maschile), il 12esimo Trofeo Giacinto Facchetti (singolare maschile A), il 5° Torneo Franco Morotti (singolare maschile B), la Coppa Accademia dello Sport (doppio misto) e la Coppa Banca Mediolanum (competizione a squadre). Si cimenteranno con la racchetta volti noti e notissimi dello sport (dai campioni di Serie A sino alle medaglie olimpioniche), dell’imprenditoria, della comunicazione, del cinema, dell’informazione (da Striscia la Notizia è pronta una grande «pattuglia» di ospiti) e della società civile: in totale, saranno oltre 300 le personalità attese sulla terra rossa di Cividino.
La presentazione
Nella presentazione di stamane, condotta da Marco Bucarelli, il saluto iniziale lo ha portato Giovanni Licini, da sempre l’«anima» del torneo e dell’Accademia «Quasi mezzo secolo, chi lo avrebbe mai immaginato? Partimmo dal campetto sotto il campanile di Lallio con 16 giocatori: oggi ne contiamo oltre 300. Prima di tutto, oggi vogliamo ricordare i tanti amici che non ci sono più: Cesare e Achille Bortolotti, Giacinto Facchetti, Franco Morotti, Gigi Basso, Chicco Pisani, Roberto Lavelli, Ivan Ruggeri, Giovanni Scainelli, Gianmario Colombo, Emiliano Mondonico». La vittoria più importante è quella della solidarietà: «Dal 2003 abbiamo cambiato pelle: allo sport e all’agonismo abbiamo affiancato le serate in amicizia, ma soprattutto la solidarietà. Un milione e 300 mila euro distribuiti sul nostro territorio a enti e associazioni di volontariato: abbiamo contribuito a far crescere tante associazioni e aiutato reparti ospedalieri con attrezzature innovative. Tante sono state le attestazioni di stima e i ringraziamenti ufficiali, ma sicuramente le più sincere, concrete e silenziose sono quelle dei singoli malati che hanno potuto trovare beneficio nel nostro aiuto, tornando in salute a riabbracciare i propri cari. Un altro grande grazie va a tutti i nostri amici sponsor, che condividono una visione, e tutti i nostri instancabili collaboratori. Un augurio a tutti i partecipanti, affinché sia un evento di sport ma soprattutto di amicizia». L’altro pilastro dell’Accademia, insieme a tutto il consiglio direttivo e i tantissimi volontari, è il presidente Alessandro Masera: «La macchina organizzativa è partita già da tempo, ci sono le premesse per un’altra bella edizione. Gli sponsor sono ancora più numerosi e sono grandi e piccole realtà imprenditoriali, a testimonianza della generosità del territorio bergamasco. Enti e istituzioni ci sostengono sempre, questo ci allevia nelle fatiche del lavoro. Perché ha successo il nostro torneo, anche dopo quarantadue anni? Perché questa non è una semplice manifestazione tennistica: questo è felice mix di sport, solidarietà e amicizia, legati dal divertimento e dalle emozioni».
La vicinanza delle istituzioni
Padrone di casa è Matteo Rossi, presidente della Provincia: «Un grande grazie per la scelta di questa sede, la casa dei bergamaschi. Sport e solidarietà si tengono insieme, la voglia di fare del bene per gli altri rappresenta lo spirito di questa terra. Mi associo nel ricordo di Emiliano Mondonico, amico dell’Accademia e di tutti i bergamaschi. Ogni anno sapete realizzare cose che paiono impossibili». Nel binomio con la ricerca scientifica s’inserisce il discorso di Angelo Piazzoli, segretario generale della Fondazione Credito Bergamasco: «In questa manifestazione c’è una coralità preziosa. Col premio alla dottoressa Giovanna Mangili, direttore della Patologia neonatale dell’ospedale Papa Giovanni di Bergamo, insignita del Golden Vip per l’eccellenza medica, abbiamo voluto guardare al fattore umano: è un premio straordinariamente meritato per l’umanità di questa professionista. È un momento difficile per tutta la società, ma vedere la solidarietà che l’Accademia interpreta in maniera così intraprendente è un grande motivo di soddisfazione». Per la Regione c’è Claudia Terzi, assessore alle Infrastrutture, ai trasporti e alla mobilità sostenibile, che porta anche i saluti del presidente Attilio Fontana: «È un onore condividere come Regione questa storia, è un onore affiancare i nostri concittadini che si dedicano con tanta dedizione alla solidarietà. Si arriva a tali risultati solo se ci si impegna giorno e notte: è la caratteristica di ogni lombardo, di ogni bergamasco e dell’Accademia».
La memoria continua
Il torneo è anche l’occasione per regalare un pensiero affettuoso a compagni di viaggio che non ci sono più. Il loro spirito, però, vive nelle famiglie che proseguono la «missione» accanto all’Accademia. «Sono felice di poter contribuire a un’iniziativa che raccoglie così alti consensi e risultati – le parole di Umberto Bortolotti, una famiglia da sempre vicina all’Atalanta -. Far del bene anche ricordando la figura di Achille e Cesare è un motivo d’orgoglio». C’è anche Barbara Facchetti, figlia di Giacinto, tra i più grandi sportivi italiani: «È un motivo d’orgoglio essere qui, grazie a Giovanni Licini e all’Accademia per l’entusiasmo. Papà partecipava sempre volentieri, sport e solidarietà sono l’abbinata vincente». Marco Morotti ricorda il padre Franco, figura preziosa del calcio bergamasco e dell’imprenditoria locale: «L’Accademia era un grande orgoglio di papà, l’amicizia continua: è sempre un piacere ritrovarsi al torneo, trascorrere tempo insieme, anche ricordando chi ha dato un bell’impulso a queste attività».
La solidarietà
Ogni punto, ogni smash e ogni ace si tradurrà in beneficenza. Le attività dell’Accademia dello Sport, di cui il Tennis 2018 è l’appuntamento clou, quest’anno sposano tre progetti. Stamattina li hanno presentati i protagonisti. Si aiuterà l’Unità operativa complessa di Riabilitazione specialistica (ex Casa degli Angeli di Mozzo) facente capo all’Asst Papa Giovanni XXIII per la costruzione di un percorso per outdoor wheelchair training dedicato a persone in carrozzina a causa di traumi vertebrali dovuti a incidenti o malattie: «Sarà un ulteriore tassello di addestramento all’utilizzo della carrozzina prima delle dimissioni dei nostri pazienti dall’Unità spinale – spiega Guido Molinero, responsabile dell’Unità di Riabilitazione specialistica -. Le barriere sono nella vita di tutti i giorni, nelle città». Fa eco Claudio Tombolini, presidente dell’Associazione Disabili Bergamaschi: «C’è ancora molto da lavorare su questo tema: noi lo facciamo da 35 anni, ma non ci arrendiamo. La carrozzina è un ausilio pesante psicologicamente, ma se sappiamo usarla bene diventa tutto più facile: l’aiuto dell’Accademia è prezioso».
Un’altra «partnership» è con l’associazione SOS – Solidarietà in Oncologia San Marco-Zingonia, per approfondire la ricerca e la cura nelle patologie tumorali. «Il progetto è di grande importanza, così come il supporto che riceviamo dall’Accademia – è il saluto di Miro Radici, presidente dell’associazione -. Sono stato tra i pionieri del torneo: una volta andai in finale, e viste le mie non eccelse capacità tennistiche voleva dire che eravamo proprio pochi (sorride, ndr). È stata però la genesi di un evento di grandissima importanza per il territorio». «Se le associazioni collaborano tra loro, diventa tutto più bello. Con l’Accademia è nata un’amicizia vera e sono nate idee positive: grazie all’Accademia, ci avvicineremo all’utilizzo di tecnologie ancora più sofisticate», aggiunge Andrea D’Alessio, responsabile dell’Unità operativa di Medicina interna e oncologia del Policlinico San Marco. È intervenuto anche Giancarlo Borra, attuale direttore sanitario degli Istituti ospedalieri bergamaschi e già presidente della Provincia dal 1980 al 1985: «Il miglior ringraziamento per l’Accademia è quello dei malati, oggi voglio fare da tramite con chi soffre. Portate un contributo a progredire in settori delicati».
L’Accademia aiuterà anche la Patologia neonatale presso l’Asst Papa Giovanni XXIII con l’acquisto di un nuovo macchinario: «Il progetto di quest’anno completa quello dell’anno scorso – sottolinea Giovanna Mangili, direttore della Patologia neonatale e della Terapia intensiva neonatale -. L’apparecchiatura che ci è stata donata lo scorso anno è subito diventata preziosissima per la cura dei neonati più critici». Il ringraziamento giunge anche da Carlo Nicora, direttore generale dell’Asst Papa Giovanni XXIII: «Siete la rappresentazione di un aiuto concreto, grazie alla vostra costante attenzione alla medicina e alla salute. Da anni interpretate i bisogni dei malati e dei disabili, di chi vive momenti di fragilità».
Golden Vip e premi speciali
L’8 giugno, il galà porterà con sé anche l’emozione dei Golden Vip. Il Golden Vip per l’imprenditoria premia Olivo Foglieni, a capo del Gruppo Fecs, holding bergamasca da 300 milioni di fatturato e sette stabilimenti produttivi in Italia e all’estero: «Questo è un premio alle persone di Bergamo che credono ancora nel lavoro. Da figlio di contadini, grazie alla mia squadra sono riuscito a guidare un gruppo che fa dell’economia circolare la propria missione e che compete nel mondo con risultati d’eccellenza. Oggi serve ricchezza economica e anche sociale, perché il lavoro è dignità». Il Golden Vip per l’eccellenza medica premia la dottoressa Giovanna Mangili: «Faccio un lavoro che mi piace moltissimo. Questo premio mi onora, così come le parole del dottor Piazzoli». Il Vip d’Onore alla memoria di Luciana e Gianni Radici sarà assegnato a Michela Moioli, la snowboarder di Alzano campionessa olimpica a Pyeongchang 2018. Il senso del riconoscimento lo ha espresso Cristina Radici, a nome della propria famiglia e della stessa Accademia di cui è componente del direttivo: «Michela è una grande sportiva ma è ancora giovane, insieme a Sofia Goggia (Golden Vip nel 2017, ndr) ha portato il nome di Bergamo nel mondo. Sarò felicissima di consegnare a lei un premio che porta il nome dei miei nonni».
Due ulteriori premi speciali celebreranno altrettante figure che hanno contribuito in modo prezioso allo sviluppo recente del territorio bergamasco. Carlo Nicora, direttore generale dell’Asst Papa Giovanni XXIII, è l’uomo che ha guidato il trasloco dai vecchi Riuniti alla modernissima struttura della Trucca: «Il premio va dedicato a tutte le persone che hanno contribuito a realizzare il trasloco. Quando sono arrivato a Bergamo nel 2011, per due anni ho fatto solamente l’ingegnere (sorride, ndr), perché c’era da portare a termine l’apertura dell’ospedale: traslocare un ospedale da 1.200 posti letti in sei giorni resterà per sempre impresso nella memoria delle migliaia di persone che vi hanno contribuito». Emilio Bellingardi, direttore generale di Sacbo, la società che gestisce l’aeroporto di Orio al Serio, è la figura chiave della crescita dello scalo bergamasco: «L’aeroporto è della squadra che ci lavora, e già appena arrivato a Bergamo capii la grande capacità lavorativa e decisionale dei bergamaschi. Il grazie va a Miro Radici, che mi ha permesso di conoscere Giovanni Licini e che mi ha costantemente supportato durante il suo mandato ai vertici di Sacbo. Mi piace ricordare l’impegno e il lavoro che abbiamo fatto per rendere accessibile l’aeroporto ai disabili, un tema che si lega alla solidarietà qui rappresentata».
I tanti amici dell’Accademia
Numerose le istituzioni che hanno portato il proprio saluto. C’era Giacomo Stucchi, presidente del Copasir: «Oggi qui c’è la Bergamo dell’impresa, dello sport, della cultura, delle istituzioni. E della solidarietà, la caratteristica che lega tutte le persone qui presenti». È intervenuto Antonio Rossi, sottosegretario ai Grandi eventi sportivi di Regione Lombardia: «Un plauso alla grande forza organizzativa di Giovanni Licini. La Lombardia è terra di sport e di persone generose, che guardano però alla concretezza: l’Accademia è un’associazione seria, lo dimostrano i progetti finanziati». Alessandro Vanoi, vicepresidente Coni Lombardia, ha portato anche i saluti del presidente Oreste Perri: «Attraverso lo sport, l’Accademia esalta la solidarietà. Continuare un’avventura simile è sempre difficile, la costanza è la caratteristica di questa associazione». C’era anche Franco Tentorio, consigliere comunale ed ex sindaco di Bergamo: «Ogni anno testimoniate tre grandi valori: lo sport, l’amicizia, la solidarietà. La cifra raccolta è enorme, dovete essere davvero felici per il bene che avete fatto». Il legame col territorio lo ribadisce Davide Casati, sindaco di Scanzorosciate: «Licini è un motore di solidarietà e di organizzazione. L’anno scorso avete sostenuto gli Amici del Moyamoya, un’associazione proprio nata sul territorio del nostro comune, e di questo impegno costante ringrazio l’Accademia».
Accanto al Tennis 2018, l’Accademia si muove su molti altri fronti. Domenica 27 maggio parteciperà a Seriate all’inaugurazione dei due nuovi campo sintetici dell’oratorio: «Con l’Accademia è nata da tempo un’amicizia – racconta il parroco, don Mario Carminati -. E c’è gratitudine: grazie alla mediazione dell’Accademia abbiamo trovato la strada giusta per realizzare questi campi da calcio, che saranno una risorsa soprattutto per i giovani».La «rete» dell’Accademia è senza confini. Questa mattina, un applauso di ringraziamento è stato tributato agli Alpini di Cividino-Quintano e a quelli di Celadina, all’Associazione Nazionale Carabinieri – sezione Caduti di Nassiriya di Grumello del Monte, ai volontari della Croce Blu Basso Sebino di Sarnico, realtà sempre al fianco dell’Accademia. È stato svelato anche il nuovo libro, edito da Corponove Editrice e stampato da Cpz, un elegante volume che racchiude passato, presente e futuro dell’Accademia.
La solidarietà a tavola: tre chef per il Tennis 2018
Sport e solidarietà. Ma anche amicizia. Il Tennis 2018 è l’occasione per stare insieme e per valorizzare al meglio tutte le eccellenze bergamasche. Anche quelle enogastronomiche: a prezzi contenuti, ogni sera sarà possibile cenare nei locali appositamente allestiti del Centro «Mongodi» di Cividino. La novità del 2018 è la predisposizione di particolari «percorsi» che offriranno un’esperienza gustativa unica. Il servizio ristorazione è affidato a VR Eventi: «Avremo tre grandi chef che ci presenteranno menù particolari durante il torneo – ha svelato Sabina Verzeri –. Giovanni Rota si occuperà della cucina bergamasca, Davide Brovelli, chef del Sole di Ranco, ci delizierà con il pesce di lago. Umberto De Martino, chef del Florian Maison, ci preparerà un’altra serata speciale. Un’ulteriore serata sarà dedicata alle carni del mondo, mentre l’azienda vitivinicola Medolago Albani fornirà vino bianco e rosso del territorio». Dal 18 maggio, appuntamento a Cividino.