Attenzione alla combo Borra più scarichi? Macché, la BCC Treviglio nella partita di Supercoppa di A2 decisiva per la qualificazione nel girone Giallo con Urania Milano e Orzinuovi (battute di 1 lunghezza, ma passare come migliore seconda con meno 9 di quoziente canestri è impossibile) prende il largo quando il suo totem, spremuto come una cesta di limoni di Sorrento, riposa in panca. Per la Bergamo Basket il percorso nella coppetta si ferma al terzo derby consecutivo perso in una stagione e uno spicchio, anche perché il calo alla distanza di Carroll ha diminuito le soluzioni in attacco per coach Calvani e dietro non è stato possibile limitare un Reati salito invece di tono nei momenti roventissimi della partita.
Finisce 72-61 (14-20, 33-37, 43-45) per la Blu Basket con la bomba tardiva dell’asso cittadino. E dire che pareva un buon presagio il controparziale di 12-2 chiuso dalla bomba di Costi (14-11, 7′), con Ivanov a pareggiarla subito e la BB14 avanti lo stesso per tre periodi. Nel primo si scollina al 20-14 con il Laker sugli scudi, mentre nel secondo quarto i bassaioli si riportano a meno 2 con un giro sul perno di Pacher (27-25, 5’12”), fin lì piuttosto alterno. Bozzetto al rientro dal timeout infila subito la tripla e quando c’è da consolidare il vantaggio l’americano di casa risponde sempre presente coi suoi balzi nel pitturato. Dall’altra parte però le tre ciuffate in serie di Borra (35-32, 9′) riavvicinano lo score in vista dell’intervallo.
A inizio ripresa il losangelino per la seconda volta pesta la riga dei 6,75 e Pacher sfrutta l’alley oop di Caroti per il nuovo meno 2 (39-37), prima che Ogunleye faccia pentole e coperchi con un gioco da 3. Ma si resta punto a punto comunque, col controsorpasso del centrone ospite a metà frazione (43-42) e la risposta pesante di Parravicini, 2001 che gioca più del titolare Zugno, stoppato dalla botta al ginocchio allo start della seconda decade cronometrica.
Quello dell’ex Varese resta l’ultimo paniere al rientro sul legno. La fraziocina della passerella finale dovrebbe servire a cancellare l’onta delle spadellate terrificanti nella precedente (10-6 di parziale e airball imbarazzanti), ma se di là Pacher pareggia sul 45 di qua Carroll patisce un mini blackout colmato da Ogunleye. L’Usa trevigliese la spariglia ancora inchiodando di prepotenza a 8’13 dai titoli di coda.
Troppo tempo a disposizione perché l’inerzia scelga il padrone, benché Pacher la reclami e Reati dalla carità scavi il minigap: 47-51 al 2′. Il non-ritorno, la svolta, la tempesta perfetta che comincia con la pioggerella. Palumbo alza la manina dimostrando che è calda (54-47, 3’15”). Dieng non si dà per vinto dalla lunga, però gli altri sembrano non rispondere presente e così la coppia D’Almeida-Reati ne piazza 6 (3+2+1) di fila. Il britannico che vuole essere chiamato Lautier si desta da 3 (53-60 a metà tempo), ma è tardi. Niente più possibilità di recupero, a incontrare Tortona saranno i Vertemati-boys.