Napoli – Atalanta 0-3 (0-2)NAPOLI (4-3-3):

Meret 5,5; Di Lorenzo (cap.) 6, Rrahmani 5, Juan Jesus 5, Mario Rui 6; Anguissa 6,5 (30′ st Simeone 6,5), Lobotka 6,5, Traoré 5,5 (1′ st Zielinski 6,5); Politano 6 (22′ st Lindstrom 5), Osimhen 6,5, Raspadori 5,5 (1′ st Ngonge 5). A disp.: 14 Contini, 95 Gollini; 3 Natan, 55 Ostigard, 17 Olivera, 30 Mazzocchi, 24 Cajuste, 32 Dendoncker. All.: Francesco Calzona 5,5.
ATALANTA (3-4-1-2): Carnesecchi; Scalvini (26′ st Toloi), Hien, Kolasinac (22′ st Djimsiti); Hateboer, De Roon, Ederson, Zappacosta (15′ st Ruggeri); Pasalic (16′ st Koopmeiners); Miranchuk, Scamacca (15′ st Lookman). A disp.: 1 Musso, 31 Rossi; 6 Palomino, 20 Bakker, 25 Adopo, 10 Touré. All.: Gian Piero Gasperini.
Arbitro: Pairetto di Nichelino 6,5 (Colarossi di Roma 2, Garzelli di Livorno; IV Gualtieri di Asti. V.A.R. Valeri di Roma 2, A.V.A.R. Di Bello di Brindisi).
RETI: 26′ pt Miranchuk (A), 45′ pt Scamacca (A), 43′ st Koopmeiners (A).
Note: minuto di silenzio in ricordo di Joe Barone, scomparso martedì 19 marzo dopo il malore accusato prima di Atalanta-Fiorentina due giorni prima. Pomeriggio soleggiato e tiepido, spettatori 50 mila. Ammoniti Osimhen per proteste, Kolasinac, Koopmeiners e Di Lorenzo per gioco scorretto. Occasioni da gol 16-11, tiri totali 20-12, parati 6-5, respinti/deviati 6-2, legni 2-1. Var: 2. Corner 7-5, recupero 1′ e 5′.

NapoliMiranchuk di furbizia, Scamacca incrociando il destro su assist del primo, Koopmeiners che fa 13 in stagione (11 in A, spaventoso) nella cruna d’ago e meno male che in Oranje s’era fatto la bua. L’Atalanta rilancia alla grandissima la propria corsa Champions da Napoli, proprio all’inizio del ciclo di ferro che entro quattro settimane la vedrà affrontare altre otto sfide decisive su tre fronti.
Al 3′ il legno esterno nega il vantaggio precoce a Miranchuk, che allunga bene il destro senza chiuderlo abbastanza dopo aver ricevuto la rifinitura in verticale di Pasalic. Non ha la stessa misura Anguissa per Osimhen in capo a una coppia di lancette, indizio di un palleggio elegante quanto privo di sbocchi, mentre il puntuale Hien non fa azzeccare il 13 a Traoré, inseritosi su la di Mario Rui. Il boccino resta dei Ciucci che provano a servire il centrattacco nigeriano: scollinato il quarto d’ora è sempre l’ex Verona a chiuderne in angolo l’arpionata con sombrero su Hateboer, poi Victor non può imprimere potenza all’inzuccata oltre il dischetto sulla palla rimessa dentro da Di Lorenzo al culmine del secondo corner di casa. L’olandese a destra è ancora in ambasce ma crossa bene al 21′ per Ederson, cui Meret leva l’attrezzo dalla testa; a seguire, la grande manovra del brasiliano dal lato corto a sinistra col futuro apripista di lì a poco a toccarla di ritorno per il destro alto di De Roon. Ed ecco il vantaggio, a ruota di un’uscita bassa di Carnesecchi per evitare guai dall’ennesimo suggerimento, stavolta basso, by Di Lorenzo: gioco da quinto a quinto di Zappacosta per la sponda di Hateboer, Rrahmani di testa lamentando una spinta di Scamacca non libera nemmeno i cattivi pensieri e verso il fondo a mancina è pronto Super Mario a toccarla prima del russo, che non ci mette nient’altro che una delicata giustezza usando di fatto i piedi di Meret per aiutarsi a insaccare da zero metri.
Comincia un’altra partita a ritmi accelerati. Alla mezz’ora fuorigioco evitato da Osimhen su un’altra intuizione di Anguissa: Carnesecchi esce all’impazzata e salva capra e cavoli, come poi Scalvini, quello responsabile di non aver fatto alzare la linea in tempo, in respinta sul tap-in di Politano. Due minutini e l’accentrato Lyosha imbecca splendidamente Pasalic, che come l’avversario calcia sul portiere, bravo a chiudere lo specchio anche a Kolasinac. Ma il raddoppio rimane dietro l’angolo dell’intervallo, quando Juan Jesus, imbambolatissimo, ridà la sfera a Scamacca lungo lo scambio con Ederson e il russo gli innesca la seccata del bis.
Inizia la ripresa e Zappacosta ci prova rientrando di poco dal lato di competenza senza angolare a sufficienza; al 4′ De Roon e Hien chiudono la strada alla new entry Zielinski con pallonata in testa su rinvio tra ex Hellas. Occhio a non riaprirla, però. Se Ederson si fa chiudere su la di Pasalic, ecco il doppio legno Zielinski-Osimhen poco dopo il nono, rispettivamente al volo di seconda su una scodellata di Politano non allontanata e correggendo il successivo tentativo di Lobotka, ma qui è decisivo Carnesecchi nell’estendere il braccio pur in controtempo. I nerazzurri in kit rosso cambiano dalla cintola in su senza riuscire ad allentare la pressione locale, tanto che De Roon interviene sull’asse tra il polacco e il nigeriano in azzurro (kit biancoblù, il quarto) rischiando di mettere sotto il suo portiere (17′), impegnato nel tuffetto per dire di no al primo. Passa anche il ventesimo e Mario Rui chiude Hateboer sovrappostosi a Miranchuk. Al 25′, invece, Scalvini allunga il muscolo in recupero su Lindstrom, pescato a piede invertito da Di Lorenzo: il palazzolese, a rischio semifinale di Coppa Italia a Firenze, cede la zolla a Toloi. A una corsetta dalla mezzora, il rompighiaccio se la vede parare col braccio di richiamo dal friulano in porta dopo aver innescato l’azione a due tra Koopmeiners e Lookman, che ha il torto di scivolare ma anche il pregio di scaricare per il compagno.
‘Mola supera Rrahmani chiamando Meret alla sbracciata (33’), il connazionale servito da Simeone saggia invece i riflessi delle estremità inferiori del riminese dall’altra parte. Tre minuti e proprio Carnesecchi chiude lo specchio al sinistro di Osimhen, che Hien non riesce più a contenere, sul lancio millimetrico del terzino sinistro portoghese. Il contropiede a due con Ruggeri premia il diagonale mancino del neerlandese più forte del mondo, l’appoggio del Cholito viene sprecato alle stelle dal capitano partenopeo. Unica nota negativa: in diffida, ad Hateboer, De Roon, Zappacosta e Lookman si aggiungono Kolasinac e Koopmeiners.