In viaggio per Roma sul pullman degli sponsor ecco Pierluigi Pizzaballa, storico portiere dell’Atalanta e protagonista della vittoria nella Coppa Italia della stagione 1962-63, (nella foto con Stefano Locatelli presidente del Valle Imagna).
Tra i migliaia di tifosi atalantini che desiderano assistere alla conquista di un trofeo da parte della Dea, ce n’è uno che ha avuto addirittura il privilegio di sollevarne uno di persona: stiamo parlando di Pier Luigi Pizzaballa, storico portiere dell’Atalanta e protagonista proprio della vittoria della Coppa Italia nella stagione 1962/63. In occasione di un’intervista, Pizzaballa ha raccontato l’emozione di poter rivivere la gioia assaporata da giocatore.
Si sarebbe mai aspettato che l’Atalanta giungesse alla finale dell’Olimpico?
“Le aspettative c’erano e la sfida contro la Juventus avrebbe segnato uno spartiacque. Superando i bianconeri le speranze sono aumentate e spero che a 56 anni di distanza dall’ultimo successo il trofeo possa essere nuovamente sollevato. C’è un’intera città che è in attesa di gioire e che sarà proprio a Roma: Mercoledì sera Bergamo sarà praticamente deserta!”.
Dei protagonisti di questa cavalcata, quali sono i giocatori che l’hanno maggiormente impressionata?
“I singoli giocatori possono esaltare una partita ma è tutto l’undici che deve lavorare in sinergia: per esempio nel Barcellona gioca una stella come Messi ma si è recentemente visto come questo possa non bastare. Credo quindi che sia l’intero gruppo la vera forza dell’Atalanta, alla quale Gasperini ha fornito un gioco che le dona vivacità e continuità: al momento si tratta della formazione caratterizzata dalla maggiore forza fisica ma soprattutto mentale. Poi sicuramente va sottolineato come siano presenti giocatori di qualità come Ilicic, Gomez, Zapata o Gollini”.
Concentrandosi invece sugli avversari, cosa teme della Lazio?
“Potrò passare per egoista ma spero che si possa ripresentare la Lazio vista recentemente in campionato, meno pericolosa rispetto alle attese: l’importante è che non rompa l’entusiasmo che regna a Bergamo”.
Dall’alto della sua esperienza, c’è per caso un consiglio che vorrebbe dare ai giocatori nerazzurri prima di scendere in campo?
“Non credo ce ne sia bisogno: si tratta di una partita secca e la preparazione mentale mostrata dall’Atalanta degli ultimi anni le garantirà di disputare una gara caparbia, convincente e vogliosa”.
Mercoledì dove seguirà la finale?
“Sarò proprio a Roma a casa di un amico che mi ha invitato per assistere alla partita in compagnia. Mi auguro ovviamente di godermi la serata con un successo!”.