Le Cavallette hanno fatto centro pure stavolta. Milleseicento al via, altrettanti a farsi rifocillare dal Gruppo Alpini tra salamelle e vin brulé ai bordi del campo di calcio del centro sportivo: “Ma la pandemia ci ha un po’ tagliato le gambe, prima i runner accorrevano in più del doppio”. Gian Carlo Gualandris, presidente del Gruppo Podistico Saiòcc di Osio Sotto, la mente e la memoria storica della StraOsio giunta alla trentottesima edizione: “Nasciamo nel 1982 e la camminata non competitiva va avanti dal 1984, con due anni di sospensione causa covid. L’organizzazione riesce sempre alla grande, anche se da ottantacinque che eravamo agli esordi noi del gruppo siamo una quindicina”. Bastano e avanzano, si direbbe: “Un’ottima riuscita grazie al lavoro instancabile di tutti noi e al tempo clemente – sottolinea il segretario Saiòt, Sergio Villa -. La nostra è da sempre una manifestazione molto sentita e partecipata. Stiamo lavorando bene al nostro interno e sta andando a gonfie vele il gemellaggio coi Balòch di Osio Sopra”.

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