Catanzaro – AlbinoLeffe 0-1 (0-0)CATANZARO (3-5-2):

Di Gennaro 6; Scognamillo 6, Fazio 6, Gatti 6; Garufo sv (12′ pt Pierno 5,5), Baldassin 6,5, Verna 6, Di Massimo 6,5 (31′ st Parlati 6), Contessa 6 (1′ st Porcino 6); Carlini (cap.) 6,5 (40′ st Jefferson sv), Curiale 5 (31′ st Evacuo 5,5). A disp.: 1 Mittica, 22 Branduani (p), 4 Corapi, 15 Molinaro, 20 Riccardi, 25 Grillo, 27 Casoli. All.: Antonio Calabro 5,5.
ALBINOLEFFE (3-5-2): Savini 6; Canestrelli 7, Mondonico 7, Riva 6,5; Borghini 6,5 (24′ st Petrungaro 6), Gelli 7,5, Genevier 6,5 (12′ st Nichetti 6,5), Giorgione (cap.) 6,5 (38′ st Maritato sv), Gusu 6 (12′ st Tomaselli 7); Manconi 6, Cori 6 (24′ st Gabbianelli 7). A disp.: 24 Paganessi, 31 Caruso (p), 2 Cerini, 3 Berbenni, 11 Galeandro, 19 Ravasio, 27 Miculi. All.: Marco Zaffaroni 7.
Arbitro: Marini di Trieste 7 (Rinaldi di Roma 1; De Pasquale di Barcellona Pozzo di Gotto; IV Carrione di Castellammare di Stabia).
RETE: 39′ st Gelli (A).
Note: ammoniti Contessa, Scognamillo, Borghini, Pierno e Mondonico per gioco scorretto, Manconi per perdita di tempo. Tiri totali 9-8, nello specchio 2-4, respinti/deviati 3-2, parati 2-3, legni 0-1. Corner 2-6, recupero 1′ e 4′.

CatanzaroTomaselli e lo sgambetto di Pierno, Gelli e il bolide morbidissimo dal lato sinistro del “Ceravolo”, uno schiaffo nel sette a Di Gennaro e ai pronostici. L’AlbinoLeffe sbanca Catanzaro e raggiunge nelle semifinali di playoff di Serie C l’Alessandria, da affrontare in casa domenica 6 e al “Moccagatta” mercoledì prossimo. Di nuovo nel finale, sempre una sorpresona: seconda testa di serie su due fatta fuori dopo il Modena, a tiro di Pontedera e Grosseto macinati di misura nella fase a gironi pur al riparo dall’obbligo di farlo vista la migliore classifica. Il sogno della B va scalato come la più impervia delle montagne e come la più entusiasmante delle vette. Unici due crucci, le inevitabili squalifiche del difensore-esterno Borghini e del superbomber (18, 15+3) Manconi (sfera allontanata assurdamente nel finale).
Dal vuoto spinto di un confronto bloccato e tatticissimo, al 21′, piove il primo mezzo pericolo per Savini, che respinge cortissimo il tracciante quasi dal fondo di Contessa, imbeccato da Di Massimo sull’innesco di Baldassini, costringendo l’impattatore dell’andata Mondonico all’anticipo precipitoso sul battistrada a campi invertiti Carlini. Entro il tris secco è ancora l’esterno mancino a centrarla, stavolta accarezzando il colpo di frusta in elevazione di Curiale oltre la sbarra orizzontale. Al 25′ è invece il muro difensivo giallorosso rinforzato dello stesso centravanti a sventare la minaccia del futuro match winner nella stessa specialità, ma da palla inattiva, leggi secondo corner a favore, di Genevier dalla destra. Brividino doppio alla mezzora, quando il capitano di casa illumina in lungolinea Baldassin, la diagonale a braccia all’indietro di Canestrelli fa gridare al penalty e il batti e ribatti scaturito dal primo corner dei Calabro-boys non trova dalla mezzala sinistra la quadratura del rettangolo appena da fuori. Ma sono i seriani, in un contro-forcing furibondo, a sfiorarla a un settebello dalla pausa, con l’incrocio alla sinistra di Di Gennaro a ricacciare i gola a Gelli la gioia del possibile vantaggio sulla punizione procuratasi dal livornese per la carica del laterale dirimpettaio sul velo di Cori. Poco più tardi, il volo d’angelo di Gusu tagliando dalla corsia non incoccia per poco l’ammollo di Borghini dall’altro lato.
Comincia la ripresa e, con l’unica certezza per la vincente di andare a parare contro l’Orso, c’è il botta e risposta tra Di Massimo, che non riesce a imprimere il dovuto giro alla traiettoria (5′), e Manconi, chiuso in angolo (7′) sull’asse con il compagno di reparto. La partita resta in controllo, il perno dei bergamaschi semina l’uomo di centrocampo rinculato sulla sua zolla senza poter replicare la mira euclidea del “Città di Gorgonzola”. Se la prima conclusione nello specchio bluceleste arriva oltre metà cronometro, con la telefonata di Giorgione alzata da terra ma non troppo, la seconda (26′) è un calcio franco liftato ma debole dello stesso capitano, conquistato dalla new entry Gabbianelli, assistman dell’1-1 della domenica in Martesana. I cambi, nondimeno, rivitalizzano i locali, vedi imbeccata di Parlati per Baldassin che dalla lunga saggia i riflessi del portierino di Druento (35′). Quindi, lo scherzone grosso così al destino e al ranking, con Maritato a farsi chiudere il palo in asse con Tomaselli (43′) e Tomaselli (2′ di recupero) sgancia un missile anziché appoggiarla a Jacopo il cannoniere, prossimo assente nel primo atto dell’ennesima supersfida. Avellino-Padova dall’altra parte del tabellone. 
Simone Fornoni