22a (3a rit.) Primavera 1 – Vinci (Firenze), Centro Sportivo di Petroio, domenica 26 gennaio (ore 11)
Empoli – Atalanta 0-1 (0-1)
EMPOLI (3-5-2): Seghetti 6,5; Bembnista 6 (35′ st Moray sv), Falcusan 6,5, Tosto 6,5; Olivieri 6 (34′ st Bagordo sv), Barsotti 6,5 (33′ st Mannelli sv), Bacci (cap.) 6,5, Matteazzi 6 (29′ pt Baralla 6,5), El Biache 6,5; Konate 5,5, Gravelo 6 (35′ st Monaco sv). A disp.: Versari, Asmussen, Mboumbou, Huqi, Berizzi, Popov. All.: Alessandro Birindelli 6.
ATALANTA (3-4-2-1): E. Zanchi 6; Gobbo 7, Ramaj 6,5, Armstrong 6,5; Arrigoni 7 (46′ st Mensah sv), Manzoni 7, Steffanoni 7, Simonetto 7; Bonanomi (cap.) 7 (41′ st Ghezzi sv), Capac 5,5 (1′ st Baldo 6,5); Camara 5,5 (20′ st Lonardo 6,5). A disp.: Bugli, Leto; Isoa, Mencaraglia, Tavanti, Idele, Damiano. All.: Giovanni Bosi 6,5.
Arbitro: Toro di Catania 6 (Tempestilli di Roma 2, Fratello di Latina).
RETE: 43′ pt Steffanoni (A).
Note: mattinata bigiognola, spettatori 100. Ammoniti Capac, Baldo, Konate  e Simonetto per gioco scorretto. Tiri totali 13-15, nello specchio 2-6, parati 2-5, respinti/deviati 7-4. Corner 6-1, recupero 1′ e 6′ .

Petroio di Vinci (Firenze) – Il 2008 Federico Steffanoni (terza stagionale, seconda in campionato) azzecca il mezzo angolo a destra dell’ultimo ostacolo nei pressi della pausa di riflessione e la Primavera dell’Atalanta ottiene in un colpo solo la sesta vittoria in campionato con lo scavalco a quota 27 sulla zona rossa, la seconda di fila dopo il 3-1 al Sassuolo, la quarta in trasferta e la terza su tre con l’Empoli Coppa Italia compresa. Venerdì 31 alle 13 altro extra moenia dal Cesena.

El Biache apre le danze accentrandosi per la botta direzione strada provinciale al decimo, stessa sorte della risposta di Bonanomi col piede sbagliato a rimorchio di Gobbo dal fondo dopo la sovrapposizione ad Arrigoni. Tutto figlio del giropalla nato dal recupero alto di Armstrong su Barsotti. Tre corsette oltre il quarto d’ora, la chance è sul sinistro di Gravelo, dritto per dritto in scia all’accentramento con via di tacco del primo nominato di casa, di fatto un’ala aggiunta; di qua, due dopo il ventesimo, ecco il girello di Manzoni un metro sopra l’incrocio appoggiato da Arrigoni in coda a un pallone alto di Simonetto per Camara non rinviato da Tosto e rimesso in gioco proprio dal crossatore di turno. Il capitano ci riprova in capo a un paio cronometrico verso la lunetta di seconda senza riuscire nemmeno a trasformare il suo tentativo in un’imbeccata per il terminale unico. Alla mezzora, il lampo: il laterale sinistro nerazzurro pesca bene il taglio dello stesso Bonanomi, che impegna in tuffo Seghetti incrociando il preferito sinistro. Ed è sempre lo stesso a provarci, centralmente e invano, quando la lancetta dice trantatré.

Verso l’intervallo, Steffanoni stoppa El Biache (34′) sugli sviluppi del secondo corner di casa di Gravelo, ma a vedere lo specchio sono solo gli ospiti col lungolinea a 6′ dalla pausa chiamato a Manzoni dal suo numero 10. Presa bassa e via, anche perché la distanza è quella che è, con Capac a protestare sul susseguente contatto con Bembnista. L’interno destro s’inverte di zolla per servire il rompighiaccio – c’è una deviazione in mischia, non si capisce di chi, forse di Bacci, forse di Falcusan – dalla lunga, si vede deviare da Tosto in corner l’inserimento del possibile bis e infine Armstrong alza di fronte la traiettoria dalla bandierina. Inizia la ripresa e Armstrong smorza il conato di Gravelo Pereira, servito da Bacci, tra le braccia di Zanchi (4′), ma che fosse un tiro è solo un’ipotesi. Fiato sospeso per quasi quattro minuti per il malore di un raccattapalle, poi presa in punta di falangi di Zanchi sullo schema da destra del capitano locale e muraglia su Baralla due volte e Tosto dal terzo corner empolese al 13′, quindi è Seghetti a doversi scomodare per respingere la conclusione centrale di Baldo.

Al 26′ l’esordiente Edoardo Lonardo (2005 e teoricamente destinato all’Under 23), l’arrivo di gennaio dalla Sambenedettese, spizza appena il traversone di Arrigoni dall’out destro, mentre Simonetto in scia all’altra punta e a Bonanomi scaglia il mancinone addosso a Olivieri. Alla mezzora per poco, anzi per la punta di dita del portiere di casa, non arriva il battesimo del gol per la new entry, che se la sposta bene sul destro dietro input del fantasista dell’attacco bergamasco. Un po’ di affanno in due tempi per Zanchi sulla seccata non angolatissima di Baralla al 34′, tanto sul tracciante da destra di El Biache sul quale Mannelli alza il tap-in. Al quarto di recupero, infine, innocuo l’esterno masticato di bagordo in scia a Mannelli e Monaco, dopo un cross di Baralla respinto da Ramaj di testa. Zanchi deve poi soltanto uscire per anticipare l’ultimo attaccante altrui entrato