Juventus – Atalanta 2-1 (0-1)JUVENTUS (4-3-2-1):
Israel 7; Riccio 5,5 (34′ st Ntenda Wa Dimbonda sv), Vlasenko 6, Gozzi 6, Anzolin (cap.) 7; Ahamada 6,5, Fagioli 7, Ranocchia 6,5 (24′ st Petrelli 8); Sene 5,5 (14′ st Tongya 6,5), Moreno Taboada 6 (34′ st Sekulov 6,5); Da Graca 6,5. A disp.: Garofani, Dadone, Fiumanò, Leone, De Winter. All.: Lamberto Zauli 7.
ATALANTA (4-3-3): Ndiaye 5,5; Ghislandi 5,5, Okoli 5,5, Heidenreich 6, Ruggeri 6,5; Finardi 6,5 (42′ st Kobacki sv), Panada 6, Cortinovis 7; Ghisleni 6 (17′ st Traore 5), Piccoli 7, Cambiaghi (cap.) 6,5. A disp.: Gelmi, Bergonzi, Milani, Cittadini, Brogni, Da Riva, Signori, Italeng. All.: Massimo Brambilla 6.
Arbitro: Di Cairano di Ariano Irpino 6,5 (Lencioni di Lucca, Testi di Livorno).
RETI: 39′ pt Piccoli (A), 35′ e 39′ st Petrelli (J).
Note: pomeriggio coperto, spettatori 450 tra cui Andrea Pirlo. Piccoli sbaglia un rigore (parato) al 45’12” pt. Ammoniti Panada, Ahamada, Riccio, Fagioli e Tongya per gioco scorretto. Occasioni 9-22, nello specchio 7-11, legni 0-1. Corner 4-10, recupero 0′ e 4′.
Vinovo (Torino) – C’è sempre una prima volta per tutto, ma esistono anche modi meno sgradevoli per subirla. Roberto Piccoli la apre schiacciando di fronte l’ammollo di Matteo Ruggeri e non la chiude facendosi intercettare il penalty (contatto Riccio-Cambiaghi, in asse col terzino, all’estrema mancina) alle soglie dell’intervallo, i compagni sciupano il quadruplo e alla fine la beffa in rimonta a firma Juventus è davvero atroce. Perché Petrelli infila la zampata dell’1-1 davanti al secondo legno sulla palla dentro da destra di Anzolin sporcata dalla loffia di Da Graca e piove come la grandine anche il tuffo dello stesso nuovo entrato su cross dalla destra di Fagioli, con Ghislandi incapace di tagliarlo fuori. Continua con la prima sconfitta in regular season il digiuno dai bottini pieni della Primavera dell’Atalanta, che in trasferta gioca meglio rispetto al tris casalingo farcito al contrario dai pari con Torino e Samp con l’altro colpo da ko (il terzo, considerando quello di Zagabria all’esordio in Youth League) dell’eliminazione dai quarti di Coppa Italia con la Roma. Mole di gioco notevole, abilità nel concretizzarla ad angolo piatto.
Tre giri di lancetta e Cortinovis impatta male di testa il cross di Ghislandi, settebello e Anzolin in scia con Moreno trova la lieve deviazione di Heidenreich e la difesa del palo di Ndiaye: sugli sviluppi dell’angolo in gioco aereo l’impeferzione è di Sene, da traversone di Moreno. I nerazzurrini provano ad aggiustare la mira da situazione inattiva, ma il terzo tempo di Okoli al decimo alza alle stelle la parabola dalla bandierina dell’esterno destro osiense. Piccoli sfiora il tredici in diagonale su filtrante di Cortinovis e Cambiaghi la tenta di sinistro appoggiato da Ruggeri (16′), ma entrambi sbattono sui guantoni di Israel. Dietro comunque si rischia un po’, vedi spizzata di Da Graca (22′) su pallone dalla trequarti a rientrare ancora di Moreno, mentre davanti la manovra, troppo per vie orizzontali, risulta elaborata in eccesso e al centravanti non rimane che sbucare da un nuovo corner di Ghislandi (29′) ottenendo lo stesso esito delle occasioni precedenti. Si va poco di squadra e molto di iniziative individuali: al 32′ Cambiaghi s’accentra e sgancia, sfera a lato; al 35′ Ghisleni trova un varco e da posizione defilata, praticamente dal fondo, su contrasto di Fagioli trova solo l’esterno della rete. A metà del guado delle due mini chances il portiere dei bergamaschi deve guardarsi dal tiro-cross dal lato corto dell’area di Ranocchia, pescato da Ahamada, alzato prudenzialmente sopra il montante assistendo quindi alla stoccata del medesimo, stavolta di destro, dritta sui tabelloni, sull’onda lunga del tiro dalla bandierina.
Il tempo del conato alto di Panada da fuori ed ecco il vantaggio grazie allo sfondamento deciso dell’ariete di Sorisole, seguito dalla presa del guantato senegalese sulla palla bassa del capitano di casa che precede l’azione del mancato raddoppio. Ci si va vicino anche tra 7′ e 8′ della ripresa, quando sulla fotocopia del rompighiaccio il numero 9 anticipa lo stacco senza incrociarlo e Israel blocca il sinistro dal limite dell’atalantino con la fascia al braccio al culmine della sortita Ghisleni-Cortinovis. Ben più grosso lo spreco all’11’ dell’attaccante smarcato da sinistra da Piccoli e frettoloso nello sfidare il fermissimo estremo difensore bianconero tenendola bassa. A tiro, Da Graca chiuso da Okoli, la botta dritta di Ruggeri respinta a pugni serrati (13′) e ancora l’aspirante doppiettista a mancare quota 15 (in campionato fanno 6) calciando senza angolazione sul lungolinea di Finardi. Fa difetto il cinismo: al 26′ traversa alta di zucca di Piccoli, salito in cielo sul corner ruggeriano e, di seguito, conclusione a giro sbagliata di un amen dal fantasista cittadino, il rigore in movimento sparato ai dirigibili dalla new entry Traore servito da Cambiaghi (28′) e la girata deviata in punta di falangi (31′) di quest’ultimo. Non è finita qui, perché si accoda Ruggeri su piazzato (32′, presa alta di Israel) e cominciano le follie dietro con il terrificante uno-due. Nel recupero Piccoli svetta su cross di Ghislandi facendo la barba al palo. È sempre vetta a 42. Sabato prossimo, ore 14 e 30, ospite il Sassuolo.
Simone Fornoni