AlbinoLeffe – Bassano Virtus 2-2 (2-2)ALBINOLEFFE (3-5-2):
Nordi 8; Zaffagnini 6, Gavazzi (k) 6,5, Scrosta 6; Gonzi 7,5, Agnello 7, Loviso 6 (41′ st Nichetti sv), Giorgione 6,5, Cortellini 6,5; Mastroianni 6 (23′ st Minelli 6), Virdis 7 (47′ st Moreo sv). A disp.: S. Cortinovis, Mondonico, Magli, Anastasio, Guerriera. All.: Alvini 7.
BASSANO (4-3-1-2): Bastianoni 6,5; Barison 7 (10′ st Bortot 6), Pasini 6, Bizzotto (k) 6, Crialese 6; Falzerano 6,5, Cavagna 6,5 (37′ st Lancini sv), Bianchi 6,5; Minesso 6,5; Rantier 6 (24′ st Maistrello 6), Grandolfo 7. A disp.: Rossi, Candido, Tronco, Soprano. All.: D’Angelo 6,5.
Arbitro: Strippoli di Bari 5,5 (Vono di Soverato, Catamo di Saronno).
RETI: 3′ pt Virdis (A), 5′ pt Grandolfo (B), 36′ pt rig. Minesso (B), 47′ pt Gonzi (A).
Note: serata fredda e serena, spettatori 593 di cui 82 paganti (incasso 1.167 euro) e 511 abbonati (quota 4.346 euro). Ammoniti Scrosta, Pasini, Bizzotto, Loviso e Agnello per gioco scorretto. Corner 2-3, recupero 2′ e 6′.
Bergamo – Spettacolo, quota venti in una classifica che continua a dire playoff ed ennesimo risultato di prestigio con una big. L’AlbinoLeffe impone il due a due alla capolista Bassano dopo un match entusiasmante, pieno di chances non sfruttate da ambo le parti e con almeno un tris di paratissime di un Nordi in serata monstre. Un risultato meritatissimo che conferma lo straordinario momento di forma dei seriani di Alvini, non a caso reduci dal terno di bottini pieni con Teramo, Sudtirol e Modena.
Pronti via, i botti si consumano quasi subito: da una parte Agnello pesca dall’out il taglio vincente di Virdis sotto misura, dall’altra Grandolfo insacca il tap-in sull’inzuccata di Bianchi neutralizzata da Nordi sugli sviluppi di cross di Barison. Il confronto del venerdì sera, anticipo feriale dovuto all’impegno dell’Under 21 lunedì contro la Danimarca, prosegue sui ritmi forsennati di una manovra bifronte veloce e senza troppi tocchi, da cui spuntano le occasioncelle dello slalomeggiante Gonzi (12′) che calcia alto e di Giorgione (19′) che imbocca Bastianoni dal vertice mancino. La svolta piove improvvisa e gelata al 35′, quando il direttore di gara vede un fallo in mischia di Scrosta su Minesso, che aveva tentato la conclusione dopo un piazzato di Rantier (ex atalantino, Cavagna è in giallorosso in prestito) respinto dalla barriera: il mancino infila dal dischetto. Al 42′ Mastroianni potrebbe rimediare girandosi in area, ma Bizzotto gli sbarra il passo con una chiusura superlativa. Ma c’è ancora tempo per raddrizzare la baracca sull’asse Gorgione-Gonzi, ovvero traversone e volée fulminea di destro a mezz’altezza.
La ripresa si apre con il miracolo del portiere dei bergamaschi sulla deviazione di tempia di Grandolfo dopo soli due giri di lancetta, propiziata dall’ammollo morbido di Falzerano dal lato corto dell’area. Il gioco resta estremamente piacevole, non ci si annoia mai. Non schiodano lo score la punizione di Loviso (5′), il tiro-cross di Gonzi (17′) che attraversa l’intero specchio, il tocco appena accennato dall’area piccola di Rantier servito da Bortot (20′), la bicicletta di Giorgione (27′) sul favore di ritorno dello scatenato esterno senese di San Pietroburgo (capocannoniere di squadra a 4) e soprattutto il sinistro volante di Grandolfo al 32′ sul corner di Minesso: l’estremo di Comacchio evita la capitolazione ai suoi con un tuffo anguillesco. Di là Giorgione non prende bene la mira al culmine di una carambola tra Gonzi, la new entry Minelli e la difesa ospite a dieci dal novantesimo. Il penultimo sussulto nemico, al 43′, ha le fattezze di Falzerano e Bianchi: il primo vede abbassarsi la saracinesca di un Nordi mostruoso, il secondo alza alle stelle il rigore in movimento. I numero sette di D’Angelo rientra sul sinistro in recupero, a tre dal gong, ma il montante gli dice di no; al novantaquattresimo Bastianoni fa lo stesso con Giorgione dal limite. Nei prossimi due sabati, ecco le trasfertone di Reggio Emilia (16.30) e San Benedetto del Tronto (14.30) contro due club ambiziosi: un paio di tappe ulteriori per dimostrare che l’anno zero in bluceleste sta diventando l’inizio di una nuova era.
S.F.