Atalanta – Salernitana 8-2 (5-1)ATALANTA (3-4-3):
Musso 6; Toloi 6 (13′ st Demiral 6), Palomino 6, Scalvini 7; Zappacosta 7 (13′ st Zortea 6), De Roon 6,5 (1′ st Ederson 7), Koopmeiners 7,5, Ruggeri 6,5; Lookman 8 (36′ st Maehle sv), Hojlund 8 (19′ st Zapata 6), Boga 8. A disp.: 57 Sportiello, 31 Rossi, 5 Okoli, 19 Djimsiti, 33 Hateboer, 93 Soppy, 88 Pasalic, 9 Muriel. All.: Gian Piero Gasperini 8.
SALERNITANA (3-4-1-2): Ochoa 6; Lovato 4,5 (1′ st Gyomber 5), Fazio 4,5 (26′ st Radovanovic 6), Pirola 5 (41′ st Sambia sv); Candreva 5,5, Nicolussi Caviglia 6, L. Coulibaly 5,5, Bradaric 6; Vilhena 5 (26′ st Kastanos 6); Piatek 6, Dia 6 (27′ st Bonazzoli 6). A disp.: 1 Fiorillo, 71 De Matteis, 8 Bohinen, 28 Capezzi, 11 Botheim, 14 Valencia. All.: Davide Nicola 5.
Arbitro: Aureliano di Bologna 6,5 (Zingarelli di Siena, Garzelli di Livorno; IV Paterna di Teramo. V.A.R. Dionisi dell’Aquila, A.V.A.R. Muto di Torre Annunziata).
RETI: 5′ pt Boga (A), 10′ pt Dia (S), 20′ pt rig. Lookman (A), 23′ pt Scalvini (A), 38′ pt Koopmeiners (A), 41′ pt Hojlund (A), 9′ st Lookman (A), 11′ st Nicolussi Caviglia (S), 16′ st Ederson (A), 40′ st Zortea (A).
Note: Ochoa para il rigore a Koopmeiners al 38′ pt. Atalanta col lutto al braccio per Gaudenzio Bernasconi, nerazzurro per 54 volte tra 1952 e 1954, scomparso il 10 gennaio. Maglia celebrativa consegnata dal presidente Antonio Percassi e dal co-chairman Stephen Pagliuca a Rafael Toloi per le 250 presenze raggiunte lunedì a Bologna. Tardo pomeriggio uggioso, spettatori 18.499 per un incasso di 363.724,06 euro. Ammonito Koopmeiners per gioco scorretto. Tiri totali 18-4, nello specchio 12-2, parati 5-0, respinti/deviati 2-0, legni 1-0. Var: 2. Corner 6-2, recupero 3′ e 0′ .
Bergamo – Boga sul mercato? Speriamo di no. Perché allineato al capocannoniere interno Lookman alle soglie della decina piena e a un Hojlund già elevato a nuovo eroe della Curva Nord che segna di sgroppata potente dopo essersi procurato due rigori, anche l’ivoriano può dirsi un campione ritrovato nell’Atalanta, tornata a essere una macchina perfetta. Il mal di Gewiss Stadium, leggi le tre sconfitte con Lazio, Napoli e Inter, considerata pure la non strenuissima resistenza della fragile Salernitana è superato di botto. Promosso nel modulo rivisitato a tridente, il numero 10 rompe il ghiaccio ringraziando il tacco di Pirola per la prima stagionale, dando il la alla goleada da record. Nella corsa all’ottovolante il pareggio quasi subitaneo altrui non è nemmeno un incidente di percorso.
Calato l’asso del vantaggio convergendo da mancina nella corsetta parzialmente contrastata solo da Coulibaly con la complicità del centrale difensivo altrui che in uscita si agita abbastanza da spiazzare Ochoa. Grande, in seguito, di piede e di pugno, per rintuzzare il possibile bis di Koopmeiners a rimorchio di Zappacosta (7′) e il fendente di Lookman (12′) dal limite rientrando sul sinistro. Peccato che a metà del guado Piatek riesca a spizzare in anticipo su Palomino il rilancio del suo portiere e che l’infilata col mancino del pari di Dia fulmini il resto della difesa e Musso.
Al ventesimo, però, il check assegna il penalty vedendo giustamente in area il contatto sul lato corto di destra fra Fazio e Hojlund con l’anglo-nigeriano a piegare la mano dal dischetto al portiere messicano. Quindi la schiacciata imperiosa di Scalvini per tramutare in oro il primo angolo dalla destra del mancino olandese. Al 29′ il danese chiama al tuffo Ochoa, poi sullo scarico dell’ala destra ci pensa Pirola a far muro su Zappacosta, poco più tardi RoboKoop si gioca l’ultima di andata in casa della Juventus travolgendo Coulbaly davanti alla sua lunetta. A quattordici dall’ìntervallo Fazio mette fuori tempo il centravanti sull’allungo da sinistra dell’ex Sassuolo, salvo tirarlo giù nell’incuneata tra lui e l’altro sfortunatissimo centrale. Stavolta Ochoa dice di no a Teun, che però può ribattere indisturbato. Il 2003 d’oro firma la manita sporca lanciandosi per il tiro a incrociare sul filtrante di De Roon.
Nella ripresa Musso (3′) chiude Bradaric e Piatek non arriva sull’allungo di Dia (6′), poi ci pensa Mola a chiudere il set al 9′ girando splendidamente nel sacco a mezza altezza il suggerimento ancor dello scatenato Jermie. Nicolussi Caviglia dalla lunetta (deviazione di Palomino) rende meno umiliante il gap nello score appoggiato da Dia nel rasoterra (11′). La new entry Ederson si toglie la soddisfazione del gol dell’ex piazzando il jolly da oltre venti metri all’incrocio (assist dell’11) poco oltre il quarto d’ora. E a 5′ dal gong Zortea, altro ipotetico soprannumero da finestra invernale, slalomeggia per il diagonale dell’8-2 dopo lo scambio con Zapata. RoboKoop ci prova al novantesimo, Ochoa e la traversa concedono l’ultimo angolo. Altro neo, al netto della imminente squalifica del tulipano: Zappacosta ha un risentimento al flessore sinistro, esami tra 48 ore.
Simone Fornoni