Per la nuova Curva Nord il taglio del nastro non è così lontano: “Prevediamo di concludere i lavori in 34 giorni, che è la cifra segnata sull’orologio interno per le maestranze insieme alla temperatura e altri dati”, è la premessa di Roberto Spagnolo, direttore operativo dell’Atalanta, nell’intervista rilasciata al sito ufficiale. 

“La struttura, tra gradinata e copertura, sta crescendo bene e alla svelta, ma abbiamo comunque bisogno di accelerare i tempi perché c’è comunque ancora molto da fare – spiegato Spagnolo, coordinatore unico dei lavori al Gewiss Stadium -. Si lavora su due turni anche su quello che a occhio nudo, dall’esterno, non si può vedere: servizi idraulici e di condizionamento, spogliatoi, area stampa, locali tecnici e locali per l’Uefa, perché una volta ultimato l’impianto sarà certificato dall’Uefa”

Stiamo facendo lavorare senza sosta su due turni gli operai, abbiamo lavorato tutte le domeniche e a Ferragosto. Non ci sono alternative.
Ma la soddisfazione è tanta, perché dietro c’è un enorme impegno in primis da parte della proprietà che investe in queste progetto e poi da parte di chi ogni giorno lavora per realizzarlo. E c’è anche orgoglio. Questo progetto viene realizzato dalle ditte, ma le ditte sono fatte degli uomini che qui lavorano ogni giorno”, ha concluso Spagnolo. Il principale artefice di questo miracolo edilizio e organizzativo, l’uomo che dalla sera del 29 maggio, quando è stata avviata la demolizione della vecchia curva Nord, ha trascorso tutte le sue giornate e serate nel cantiere di viale Giulio Cesare a contatto con ingegneri, architetti e manovali, coordinando riunioni e visite tecniche, il tutto riuscendo ad essere sempre presente anche agli allenamenti e alle amichevoli della squadra.

Alimentando voci su suoi possibili sosia o cloni che gli permettono di essere ovunque e non riposare mai…

 

 

 

 

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