Tra il calciomercato a meno otto dal gong del 1° settembre e l’Atalanta dal lento recupero di Ederson, ma ancora mancante di esterno mancino e backup d’attacco alla voce punta pura, c’è di mezzo la trasferta domenicale dall’Hellas Verona comunque piena di incognite. Perché il brasiliano, nei piani di Gian Piero Gasperini il centrocampista avanzato dietro la linea d’attacco e lesionatosi il bicipite femorale sinistro tre maretedì fa nella partitella in famiglia in occasione del saluto della squadra al pubblico, all’indomani del test match col Franciacorta vissuto da panchinaro fisso s’è allenato solo parzialmente insieme al resto del gruppo nel corso della doppia sessione del mercoledì al Centro Sportivo Bortolotti di Zingonia. Giovedì lavoro previsto solo prima di pranzo. Curiosità: dato da mesi vicino al Bologna dell’ex responsabile dell’area tecnica Giovanni Sartori, Josip Ilicic adesso è più vicino proprio ai prossimi avversari.
Se la risposta alla coperta corta nel ruolo è il solito affidabilissimo Mario Pasalic, reduce da due buone prove contro Samp (da assistman del rompighiaccio di Toloi) e Milan (passaggio sprecato da Hateboer e raddoppio sfiorato in gioco aereo), Borna Sosa dello Stoccarda e Rasmus Hjolund dello Sturm Graz sono bersagli da non mancare. Il croato del ’98 e il danese del 2003 sono ciò che serve per completare un organico competitivo. In uscita (Tottenham) il solito Ruslan Malinovskyi, per cui la società avrebbe però chiesto una follia (nell’ordine dei 40 milioni) e probabilmente Hans Hateboer, che a differenza del ’99 Nadir Zortea ha l’interesse di chi può pagare cash come il Nottingham Forest.
Infine, la designazione non certo indolore, visti i recenti trascorsi, del dentista Alessandro Prontera per dirigere la partita del “Bentegodi”. La doppia carie Gaston Pereiro, con rosso a Musso per essergli uscito a forbice da ultimo uomo, nel ko per 2-1 a Bergamo col Cagliari il 6 febbraio scorso, è ancora viva nella memoria del pubblico e del tecnico, a dispetto del temporaneo pari di José Palomino, destinato a una lunga lontananza al pari del neo infortunato Berat Djimsiti. L’unico altro precedente è il 3-1 alla Sampdoria a Marassi del 27 ottobre 2021 (Caputo, autorete di Askildsen, Zapata e Ilicic), mentre i giallobù hanno vinto con Venezia e Sassuolo fuori casa (4-3 e 4-2) le ultime due delle cinque gare dirette dal nativo di Tricase classe ’86 dopo aver perso le prime tre: la prima volta già a Reggio Emilia (3-2), quindi al “Bentegodi” (2-1) con la Fiorentina e infine il 3-2 subìto dal Milan a San Siro.