Siamo secondi in classifica, a tre giornate dalla fine.
La mia dedica va a Muriel, perché lui sa davvero come si fa.
Mi riferisco ai suoi sorrisi sinceri, sempre presenti sul suo viso.
Un viso perennemente allegro, con gli occhi che brillano e che dimostrano gioia e voglia di giocare, divertirsi e stupire.
Come un bambino che scende in strada a giocare col suo papà – appena tornato dal lavoro – con la palla in mano.
Come al campetto dell’oratorio, nei pomeriggi con gli amici che vorresti non finissero mai.
Io sono Muriel!
Troppo facile vincere per poter sorridere.
Occorre sorridere, per poter vincere.
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