Atalanta – Sampdoria 2-0 (0-0)ATALANTA (3-4-1-2):
Gollini 6; Toloi 7, Caldara 6, Djimsiti 5,5 (7′ st De Roon 6,5); Hateboer 6,5, Pasalic 6 (25′ st Muriel 7), Freuler 6, Gosens 6 (41′ st Castagne sv); Gomez 7; Ilicic 6 (24′ st Malinovskyi 7), D. Zapata 6 (41′ st Sutalo sv). A disp.: 31 Rossi, 57 Sportiello, 16 Guth, 7 Czyborra, 21 Castagne, 22 Bellanova, 5 Tameze, 90 E. Colley. All.: Gasperini 6,5.
SAMPDORIA (4-5-1): Audero 6,5; Bereszynski 6, Yoshida 6, O. Colley 6, Murru 5,5; Depaoli 6,5 (47′ st D’Amico sv), Thorsby 6, Ekdal 6 (37′ st La Gumina sv), Linetty 6,5, Jankto 5,5 (37′ st Augello sv); Gabbiadini 6,5 (37′ st Ramirez sv). A disp.: 22 Seculin, 5 Chabot, 16 Askildesn, 91 Bertolacci, 20 Maroni, 26 Leris, 9 Bonazzoli, 27 Quagliarella. All.: Ranieri 6,5.
Arbitro: Giua di Olbia (Bindoni di Venezia, Villa di Rimini; IV Maggioni di Lecco. Var Nasca di Bari, AVar Galetto di Rovigo).
RETI: 30′ st Toloi (A), 40′ st Muriel (A).
Note: eseguiti, per la cerimonia d’ingresso in campo di ufficiali di gara e squadre, il “Deborah’s Theme” di “C’era una volta in America” in memoria del Maestro Ennio Morricone, e l’inno a Bergamo “Rinascerò, rinascerai” di Roby Facchinetti durante il minuto di silenzio in onore delle vittime del Coronavirus. Ammoniti Djimsiti, Thorsby e Bereszynski per gioco scorretto, Jankto per comportamento non regolamentare, Gasperini e Ranieri (18′ st) per battibecco, Castagne per fallo di mano. Allontanato Ranieri al 21′ st per proteste. Occasioni 11-12, nello specchio 6-4, parate/respinte 5-8 Var: 1. Corner 7-9, recupero 0′ e 5′.
Bergamo – Sorpasso all’Inter (di scena giovedì a Verona dall’allievo Juric) al terzo posto (66 a 64, meno 2 dalla Lazio) e nona sinfonia di fila alla voce vittorie. Ma anziché i Tre Tenori, di nuovo insieme dallo start dove mancavano dal primo marzo a Lecce, per l’Atalanta di Gasperini la risolvono Toloi da palla inattiva e il capocannoniere interno in A Luis Muriel alla diciassettesima prodezza stagionale. Sabato si va all’Allianz Stadium dalla Juve capolista, mai così vicina (9 lunghezze a 7 turni dal gong). Rischiava di finire coll’occhiale come all’andata il 10 novembre a Marassi, ma stavolta aver giocato meglio i secondi 45 giri di lancette ha pagato decisamente.
Superato il brividino al 2′ sul diagonale largo del defilato Murru nel gioco a due con Gabbiadini, bergamasco ed ex di turno come Muriel e Zapata, proprio il colombiano appoggia Ilicic nello slalom in area dalla destra (8′) concluso in bocca al portiere col più innocuo dei cross. In attesa di meglio, lavoro per Gollini in uscita bassa (12′) sul centrattacco di Bolgare lanciato da Linetty e di testa ai 20 metri (14′) su Depaoli imbeccato da Ekdal. Il reparto di mezzo densissimo degli ospiti non favorisce la manovra ragionata, finché San Giuseppe non santifica la prima sortita di Toloi che incespica al momento del tiro favorendo la presa di Audero (19′). Il Doria è reattivo e lo stesso oriundo ferma in angolo la mezzala polacca sull’apertura dell’unica punta in campo, poi protagonista di un sinistro alle stelle (23′) sul disimpegno errato di Djimsiti. La fotocopia di Murru al 29′ rilancia l’azione nerazzurra sulla diagonale Hateboer-Pasalic-Duvan, con tiro centrale da fuori. Alla mezzora il primissimo tiro nello specchio della Samp con Gabbiadini, che dai 25 metri impegna il Gollo nella manata per alzarla sopra il montante. Botta e risposta tra 37′ e 38′, quando Gabbiadini riprende la respinta di Hateboer sul sul corner da destra imboccando Gollini e Zapata, lanciato da Pasalic, scarica addosso ad Audero senza altra opposizione. Depaoli e Ilicic (41′) non hanno mira, anche se il ravvicinatissimo sloveno fa peggioperché spreca al volo la delizia del Papu, quindi il numero 72 innesca il suggerimento di Duvan per Hateboer coll’estremo baluardo avversario a coprire bene il suo palo.
A un amen dalla pausa il giallo del contatto Omar Colley-Freuler sulla verticale col croato (il silent check dice no), in avvio di ripresa l’ennesimo tic-toc con Ilicic a chiamare a rimorchio Toloi (2′, alto), la mischia da angolo di Ilicic con torre di Pasalic e il muro bianco a chiudere il sinistro del futuro match winner e il Gasp a richiamare Djimsiti a favore di De Roon virando al 4-2-3-1. Al quarto d’ora il colpo di reni di Gollini su Jankto è vanificato dal fuorigioco, poi la tenta Hateboer in spaccata volante su ammollo del suo numero 10 (19′). Al 27′ il cambio Malinovskyi non fa abbassare la sfera a sufficienza dalla lunga, alla mezzora finalmente l’attesissimo rompighiacchio: angolo dalla destra di Malinovskyi in persona, pennellatissimo quanto contestato (Colley protesta dicendo che Muriel ha toccato per ultimo, a Ranieri già allontanato), e l’oriundo schiaccia di testa in rete all’altezza del secondo palo. Una sporca decina e il Ronaldito ha tutto il tempo di mirare al bersaglio centrando l’angolino alla destra di Audero sulla seconda palla concessa da azione d’angolo dalla sinistra del mancino venuto dall’Est. Gollini al 5′ di recupero salva su punizione corretta da Thorsby e angolo da destra di Ramirez.
Si.Fo.