Bergamo Basket 2014 – Viola Reggio Calabria 86-74 (18-28, 45-48, 62-61)
BB14:
Simoncelli 18 (2/4, 4/7, 9 ass.), Isotta 11 (3/6, 0/2, 5/6, 6 r.), Masciarelli 5 (1/1, 1/3), Genovese 13 (2/5, 3/4), Manenti 11 (4/11, 1/1, 0/1, 6 r.); Roveda (0/2 tl, 2 ass., 1 rec.), Sodero 13 (2/3, 3/6, 3 ass.), M. Cagliani 7 (2/2, 1/1), Rota 4 (2/4), Cane 6 (3/3); NE Caridi. Coach: Gabriele Ghirelli.
VIOLA: Balic 7 (0/1, 2/3, 1/1, 4 r., 5 ass.), Marchini 11 (4/4, 1/5), Bischetti 15 (2/2, 2/3, 5/6), Farina 10 (4/6, 0/3, 2/3, 6 r.), Spizzichini 15 (5/14, 1/2, 2/5, 7 r., 5 ass.); Corsaro, Laquintana 6 (3/4, 0/1), Musolino, Tiberti 11 (2/3, 2/3), Hamza. Coach: Domenico Bolignano.
Arbitri: Zaniboni di San Lazzaro di Savena e Moratti di Quattro Castella.
Note: parziali 18-28, 27-20, 17-13, 24-13. Spettatori: 146. Timeout: 4’07 V (9-9), 5’51” (11-20), 18’20” V (39-43), 19’19” B (43-47), 24’57” V (58-56), 34’02” (75-66). Fallo tecnico: panchina BB14 26’28”. Antisportivo: Tiberti 19’19”.
Gugliemo Sodero torna dopo 11 partite da spettatore, Alex Simoncelli e Totò Genovese pigiano a tavoletta per lo stacco decisivo nel cuore della quarta decade. Sono soprattutto i veterani a mettere il timbro sull’ottava vittoria in campionato della Bergamo Basket 2014, sempre terzultima, ai danni della Viola Reggio Calabria vice-fanalino di coda del girone B. Prossima stazione, la capolista Mestre, che ha appena espugnato Orzinuovi: ennesima mission impossible in un finale dalle labili speranze di acciuffare il sospirato dodicesimo posto.
Alla bomba dall’angolo di Bischetti, imitato dal mezzo sinistro di Marchini e replicato dall’altro lato per il 9-2 ospite dopo 2’20”, risponde un doppio Manenti girando bene sul perno. La prima freccia scoccata dall’arco di Genovese è seguita dal controsorpasso di Isotta che attacca il ferro due volte su altrettanti possessi per il contro-parziale di 9-0. Balic inizia subito la serie personale dalla lunga (15-11 a metà minitempo) punendo il minimo accenno bergamasco di zona. La guardia piemontese rimette i piedi sul parquet in occasione della transizione di Bischetti, Spizzichini fa 11-0 dai 6 e 75. Il gap si mantiene entro limiti accettabili, ovvero entro la decina, grazie all’ala trapanese, fino al più 11 di Farina, 26-15 da sotto a 1′ dal primo cambio cronometrico. Sodero insacca dal dispari ed è una buona nuova, visto che conosce un seguito con la cinquina secca a ruota della new entry Cagliani allo start della frazioncina della sirena corta. Il 25-28 a 8′ e rotti dall’intervallo lungo innesca la reazione di Laquintana e Farina, finché Rota non rompe il ghiaccio con lo score tagliando sotto canestro (29-32, 3’30”). Cane tiene botta, Simoncelli (35-37, 5′) prosegue la ridda di soluzioni individuali a campo più o meno aperto. Di là Marchini e Spizzichini fanno danni; il rimorchio Rota-Manenti e la schiacciata di Masciarelli (41′-45, 9′) tengono in piedi la rotazione giallonera un po’ a maglie larghe in difesa. Isotta è bravo a guadagnare personali, ma il centro nemico, destinato a calare alla distanza, è inarrestabile.
In avvio di ripresa Simoncelli firma la ciuffata pesante da mancina (48-50, 1′), preludio a borseggio (a Marchini) e inchiodata in contropiede del 52 pari di Isotta alle soglie del controsorpasso da 3 di Cagliani sul 55-54. Due liberi su tre infornati da Farina sono ribaltati subito dal missile nothing but net di Genovese per il 58-56 a metà del guado. Al rientro dalla sospensione chiesta da Bolignano è Manenti a prolungare la striscia dalla lunga.
Ultimo quarto schiodato da Sodero in avvicinamento acrobatico. Di là tiene botta Bischetti, di qua gli under grazie anche a un essenziale Rota, ma tocca al veterano capitan Simoncelli lo stacchettino da fuori (69-64, 2′), replicato per il massimo vantaggio (+6) fin lì a quota 72 a 7′ dal gong. La rotazione nemica è troppo corta e spezzare il fiato diventa un’impresa. Il quarto fallo precoce leva dalla mischia Cagliani, ma il playmaker veronese scaccia ogni minus schiaffandola tumida da dove ci vuole il prefisso per l’aggiornamento dello score a più 9. A ucciderla è Genovese quasi due giri di lancetta dopo il nuovo timeout calabrese, anche perché il 78-66 a un poker dai titoli di coda anticipa di poco la chiusura del parziale a dozzina del massimo solco (81-65) e il successivo “13” agguantato da Sodero (84-68) con l’aiutino da primo e secondo ferro come gli audaci. Il garbage time arancionero è tutto di Tiberti.